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ITALIA: what else?

Che cos’è un viaggio all’estero con il programma “Youth Camp and Exchange”? È un’esperienza che trasporta i ragazzi in un altro mondo, completamente diverso dal proprio, una nuova realtà affascinante e coinvolgente che apre all’individuo nuovi orizzonti, lo porta a nuove conoscenze e a stringere amicizie solide e durature con le più diverse
sfaccettature di caratteri di diverse persone provenienti da ogni angolo del mondo. !
Che cos’è stato per me il viaggio di tre settimane in Danimarca con il Lions Club?
Molto di più.!!!

Sin dal principio mi resi conto che non sarebbe stato solo un semplice viaggio, ma qualcosa davvero di speciale. Tutto iniziò con i primi scambi di mail con la mia Host Sister Signe (della mia età) nelle quali, oltre a descrivermi la famiglia, la casa, il paese e altre informazioni di base, iniziava già a nascere amicizia e simpatia reciproca, testimoniata anche dalle buffe foto della famiglia ricevute: il clima si annunciava molto conviviale e divertente.!
Durante la mia prima settimana, oltre ad aver legato con tutti i componenti della famiglia (Host father Keld, Host mother Charlotte, Host sister e Host brother Søren), ho avuto la possibilità di svolgere numerose attività, visitare molti luoghi particolari del paese attiguo e della Danimarca in generale e soprattutto vivere e godermi la loro più che tranquilla e rilassante routine familiare.
Escursioni e camminate con il padre o il fratello ospitanti nella rigogliosa e selvatica natura danese, Duck-shooting (con un fucile ad aria compressa e paperelle metalliche come bersaglio), Fodboldgolf (strepitoso mix degli sport calcio e golf che prevede di calciare il pallone in diciotto diverse buche), giri del paese in bicicletta, grigliata in compagnia di una seconda Host family, visita a Viborg (cittadina poco distante dal mio paese), visita alle miniere, al deserto danese (dovuto al fatto che una spiaggia di sabbia lentamente
trasla trasportata dal forte vento che spira costantemente nella stessa direzione) e alla città di Skagen (punta all’estremo nord della Danimarca ove i due mari si incontrano: a dir
poco spettacolare quella giornata). Queste sono state alcune delle esperienze vissute con la mia famiglia ospitante, nella quale ho anche conosciuto alcune delle specialità culinarie danesi, ho apprezzato collaborare nello sparecchiare la tavola o nell’aiutare in piccoli lavori di casa, ho scoperto la bellezza di sdraiarsi in giardino, circondato da verdi alberi con i cinguettii degli uccellini di sottofondo, e delle mille chiacchierate con la vecchia e nuova generazione danese (papà e figlio).!!!
Al termine della settimana in famiglia, una lieve tristezza di abbandonare la famiglia insieme alla grande frenesia di conoscere il Camp e i ragazzi partecipanti mi accompagnarono nella Efterskoledi Skals. Al benvenuto, i diversi Camp Assistants e il Leader Peter ci accolsero e mostrarono la sala dove ci accomodammo con una tazza di caffè insieme alle altre famiglie degli Exchange Students (35 ragazzi pronti per la nuova esperienza accompagnati da altrettante famiglie ospitanti… la sala era abbastanza affollata). Dopo aver salutato la mia famiglia, non è servito più di un minuto per stringere amicizia immediatamente con i miei due compagni di stanza e gli altri ragazzi con cui da due mesi ormai parlavo sui social network. Non ero però ancora conscio delle due settimane che mi aspettavano: molto meglio di quanto mi ero immaginato. Il topic "Sustainability, sports and social skills” si è rivelato in seguito perfetto per i miei interessi, le mie capacità, il mio carattere. Attività sportive a non finire: pallavolo, ping-pong, calcio, beachvolley, tennis, hockey, pallacanestro, nuoto, ginnastica. Numerose uscite, tra cui una visita alla città di Viborg, a un museo di arte moderna, a uno zoo, alla spiaggia, una gita a un fiume per fare canoa e una a un parco divertimenti. Siamo inoltre entrati a contatto, festeggiato e vissuto tre festività in stile danese: Jul (Natale), Sankt Hans (con anche l’accensione del falò e la strega bruciata in cima alla pira) e Fastelavn (Carnevale).
Ciò che di più ho apprezzato è stata la sintonia creatasi e il grande clima di simpatia con qualsiasicomponente del campo (Exchange Students, Camp Assistants, il Leader Peter e altri ragazzi ex studenti di quella scuola desiderosi di rivivere per due settimane la loro esperienza di un anno nella Efterskole). Ogni mattina e ogni sera issavamo e abbassavamo le bandiere delle nostre nazioni, avevamo turni di aiuto in cucina e turni per pulire l’intera scuola e le nostre stanze. Tutto ciò ha contribuito a incrementare il nostro legame, così forte che al termine dell’esperienza nessuno è riuscito a trattenere le lacrime.
Avere amici in giro per il mondo è qualcosa di veramente speciale, maisperimentato prima, che ha reso possibile la conoscenza di diverse nazioni della nostra terra e delle loro
abitudini.
È da pochi giorni finito il Camp e giàabbiamo organizzato di rincontrarci l’inverno prossimo. 
Chissà, cosa mi aspetterà in futuro? Sicuramente qualcosa di straordinario, proprio come il mio viaggio in Danimarca.
Grazie Lions!