Inizio questo report di viaggio premettendo che questa è stata la mia prima esperienza di questo genere e ringraziando in anticipo tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della stessa.
La mia esperienza, come quella di molti altri, alcuni giorni prima dell'effettiva partenza; le giornate erano inzuppate in una generale euforia mista a preoccupazioni varie, come per esempio l'organizzazione dello spazio interno alla valigia.
Tuttavia non mi rendevo ancora conto di quello che stavo per affrontare, dove stavo per andare a spendere tre settimane della mia vita.
Ho preso coscienza di ciò solo appena salito sul volo che mi avrebbe condotto da Roma a Helsinki. Una volta atterrato nella capitale Finlandese e dopo aver incontrato i primi compagni di viaggio(Gianni e Giuseppe, oltre ovviamente a Marta che aveva viaggiato con me già da Catania) siamo andati ad incontrare le rispettive famiglie ospitanti. Il tutto è stato con facilità: io e Gianni abbiamo incontrato la nostra famiglia immediatamente all'aeroporto e dopo aver salutato gli altri conterranei abbiamo iniziato il lungo viaggio che ci avrebbe condotto a Rautalampi, cittadina nella quale i gentilissimi Jouko e Irja ci hanno ospitato. Tuttavia non ci siamo recati immediatamente a destinazione poiché prima abbiamo fatto un piccolo tour per Helsinki, al seguito del quale, con le farfalle nello stomaco un po’ per l'agitazione un po’ per il mal d'auto, ci siamo diretti verso Tampere, città nella quale abbiamo passato la prima notte in Finlandia e anche la prima mezza giornata durante la quale ho imparato ad apprendere ed a osservare le prime differenze tra il paese in cui vivo e quello in cui ho passato tre meravigliose settimane della mia vita.
Siamo arrivati a destinazione lo stesso pomeriggio, ovviamente sfiniti, ma una volta entrato nella casa che mi avrebbe ospitato per due settimane, mi sono sentito subito sollevato come se potessi percepire la calda accoglienza delle persone che vi abitavano. Lo stesso giorno Jouko e Irja hanno mostrato a me e a Gianni il programma che ci avrebbe tenuti impegnati e ci avrebbe fatto scoprire una buona porzione di Finlandia nelle due settimane trascorse in loro compagnia.
La prima settimana è trascorsa all'insegna di divertenti attività e che ci tenevano immersi nella natura relativamente non troppo distante da Rautalampi. Abbiamo assaporato il calore della Sauna, le acque fredde del lago, la dolcezza delle fragole e dei frutti di bosco, abbiamo goduto degli splendidi paesaggi Finlandesi e ci siamo divertiti andando a pesca(anche quando non si pesca niente come nel nostro fortunato caso).
La prima settimana è passata al quanto velocemente ma mai quanto la seconda, Jouko e Irja avevo programmato di farci passare qualche giorno nella loro casa in Lapponia, portandoci così ancora più a Nord di quanto già non fossimo.
Io e Gianni sulle prime eravamo abbastanza preoccupati per le distanze (poco più di 800 km da affrontare in macchina)ma dopo brevi riflessioni abbiamo felicemente accettato di visitare l'estremo Nord.
Un'esperienza senza precedenti, non solo per il viaggio interminabile ma anche per aver visto per la prima volta nella mia vita delle renne (e per averle anche assaggiate), per aver superato il circolo polare artico e per essere approdati sulla terra di Babbo Natale.
Nella seconda settimana ho fatto il possibile per vivere al massimo tutti quei momenti e quei paesaggi che forse no vivrò più nella mia vita.
Dopo queste due formidabili settimane pensavo che il campo mi offrisse lo stesso tipo di emozioni ma mi sono accorto ben presto che non sarebbe per nulla stato così.
Bhè che dire riguardo al campo, probabilmente la migliore settimana della mia vita…
Un'esperienza unica e irripetibile durante la quale non ho incontrato solo persone ma ho incontrato membri di una grande "international family": così abbiamo deciso di chiamare il grande gruppo di ragazzi provenienti da tutto il mondo con i quali, in una settimana ho stretto forti rapporti e mi sono trovato a condividere forti emozioni.
Il programma che abbiamo affrontato al campo credo che non potesse essere organizzato in maniera migliore, vi erano alternate attività ricreative e dedite al puro divertimento ad attività mirate a far conoscere e comprendere il cuore della cultura Finlandese.
Inoltre sento il bisogno di complimentarmi e ringraziare gli organizzatori del campo perché non avrebbero potuto scegliere camp Leader migliori di quelli che ho conosciuto. Ragazzi abili nell'organizzare le giornate, ragazzi con i quali potevo parlare delle mie preoccupazioni e allo stesso tempo ridere di qualsiasi sciocchezza.
In sostanza non ho trovato semplici camp Leader ma fratelli maggiori che non avrebbero potuto accogliermi in maniera migliore.
In conclusione ringrazio ancora una volta tutti i Lions che hanno reso possibile questa indimenticabile esperienza, in particolare Stefania Trovato
grazie di cuore