La mia esperienza Lions ha avuto inizio il 3 agosto, la data della mia partenza per la Grecia. Premetto che ad inizio luglio avrei dovuto ospitare una ragazza dal Colorado ma per una serie di problemi non è riuscita a venire. Quindi il 3 agosto ho preso un volo dall’aereoporto di Bergamo e sono arrivato a Thessaloniki, la seconda città più grande della Grecia, dopo Atene ovviamente. Al mio arrivo c’erano la nonna e il figlio maggiore della prima famiglia che mi avrebbe ospitato, Fula e George, che sono stati sin dall’inizio gentilissimi e simpaticissimi. Salimmo in macchina e dopo un’oretta di guida su una strada meravigliosa fiancheggiata su un lato dal mare e sull’altro da aride montagne ricoperte di ulivi e cosparse di greggi, arrivammo in un piccolo paese, Asprovalta, dove la famiglia ha una casa delle vacanze da più di due generazioni.
Qui ho conosciuto il nonno, a me noto solo come Papù, la sorella maggiore e il fratello minore, Zografia e Dimitri, una cugina, Vicky, e il padre, che avrei visto solamente altri due giorni perchè molto impegnato, come la madre, con la quale ho solamente parlato una sera, al lavoro, essendo entrambi ufficiali dell’esercito. Dopo le presentazioni abbiamo tutti pranzato, ormai erano le 16:30 ma successivamente ho scoperto che è normale, e poi mi hanno mostrato la casa e indicato la mia camera dove ho sistemato le mie cose.
Siamo andati in spiaggia verso sera e lì ho conosciuto il loro gruppo di amici di una decina di ragazzi e ragazze tutti amichevoli e per fortuna principalmente capaci di sostenere una conversazione in inglese. Dopo un’intensa serata a conoscere tantissime persone nuove e a chiaccherare del più e del meno, siamo tornati dopo mezzanotte e dopo aver cenato siamo andati a dormire.
Il giorno successivo ci siamo svegliati presto e con la nonna, George e Zografia sono tornato a Thessaloniki per conoscere altri ragazzi dei Lions e fare un tour della città. Quel giorno io e George eravamo gli unici ragazzi ho conosciuto tante ragazze greche che erano delle famiglie ospitanti e altre ragazze da America, Finlandia e Italia. Abbiamo visitato un museo di storia antica, principalmente incentrato su Alessandro Magno essendo quella la sua terra natale, la famosa Torre Bianca, simbolo della città, e la città antica arroccata su una montagna e ancora circondata da mura e rovine. La sera siamo tornati a casa stanchissimi e siamo andati a letto subito dopo cena.
Mercoledì 5, insieme al gruppo di amici che avevo conosciuto, ma questa volta solamente ragazzi essendo un’uscita di soli uomini, siamo andati ad un paese vicino dove c’era il mare e un piccolo molo dal quale abbiamo fatto una gara di tuffi; ritornati per cena, abbiamo mangiato e poi siamo tornati in spiaggia a passare la serata a giocare a carte e chiaccherare.
L’indomani la nonna ha portato me e George a visitare il lago Kerkini, famosa riserva naturale per innumerevoli specie di animali, tra cui bufali d’acqua, fenicotteri e altre specie di uccelli e pesci. Siamo restati a pranzo e per la prima volta ho mangiato carne di bufalo. Nel pomeriggio siamo andati a cavallo nel bosco: è stata una giornata speciale. La sera abbiamo raggiunto gli altri amici in spiaggia e siamo stati ancora lì fino a tardi a chiaccierare.
Venerdì abbiamo passato la giornata in spiaggia e la sera sono andato ad un ristorante col gruppo di amici, poi siamo tornati in spiaggia e abbiamo passato la notte a guardare le stelle e siamo tornati a casa alle 7 dopo aver visto il sole sorgere. Abbiamo dormito fino a mezzogiorno e dopo un’abbondante colazione siamo tornati in spiaggia a dormire; dopo cena ci siamo tornati e abbiamo accesso un fuoco sulla spiaggia ma siamo rientrati a casa prima dell’alba per poter dormire un po’.
Domenica mattina abbiamo dormito e a pranzo abbiamo fatto una grigliata con dei parenti che erano venuti a salutare e il pomeriggio siamo andati al mare. Quella notte è rimasta a dormire la cugina maggiore Zoyia, sorella di Vicky. L’ultima mattina, lunedì, sono andato in spiaggia a salutare tutti gli amici che avevo fatto durante la settimana e dopo pranzo siamo tornati in città per incontrare la seconda famiglia che mi avrebbe ospitato. Dopo aver salutato molto calorosamente la nonna e la sorella della prima famiglia sono salito in macchina con la seconda, genitori e figlio della mia età, Dimitri.
Siamo arrivati alla casa, situata in un piccolo sobborgo della città sulle montagne dietro di essa, nel tardo pomeriggio e prima di cena ho avuto tempo di sistemare le mie cose in camera mia. Dopo aver mangiato siamo stati sul balcone affacciato su tutta la cittadella a chiaccherare tutti quanti insieme e poi siamo andati a letto.
Martedì insieme ad altri due amici siamo andati in città e abbiamo girato tutto il giorno. La città è molto grande, si sviluppa a partire dal porto andando verso le montagne, ed è molto bella in quanto costellata di magnifici monumenti nuovi e antichi e caratterizzata da grandi piazze e vie. Lo stesso abbiamo fatto mercoledì, andando poi la sera, con altri due amici nuovi, dopo aver bevuto il tipico caffè della città in uno dei locali più famosi del lungo mare, sulle rovine della città alta a vedere tutta la baia e la città di notte, illuminata da incalcolabili luci di ogni colore e grandezza. Era una serata davvero bella.
I tre giorni successivi siamo andati in tre spiagge diverse lungo la costa verso est, tutte meravigliose e dal mare cristallino, precisamente a Nèa Kallikràtia, Flogita e Kallithea. Per andare ad ognuna di queste spiagge abbiamo preso l’autobus da Thessaloniki e una volta arrivati andavamo sempre a cercare un ombrellone dove poter lasciare le nostre cose e poi andare a fare il bagno. In spiaggia abbiamo sempre conosciuto altri ragazzi e ragazze tutti molto simpatici e abbiamo passato il tempo a nuotare, prendere il sole e mangiare il tipico gyros della Grecia.
Sabato sera siamo andati a cena a casa di amici di famiglia molto accoglienti e, dopo aver mangiato tantissimo e benissimo, siamo tornati piuttosto tardi quindi domenica abbiamo preso un giorno di riposo restando in casa. La sera siamo tornati in città e abbiamo fatto un aperitivo con il gruppo Lions, dove ho conosciuto altri ragazzi nuovi e riincontrato alcuni del primo incontro, ci siamo riuniti per salutarci e a me e alle ragazze parte dello scambio sono stati dati lo stendardo della Grecia e un cappello con dei saluti e pensieri dagli altri ragazzi presenti. Per una notte è venuta a casa con noi una ragazza americana che aveva il volo l’indomani come me, quindi lunedì ci siamo svegliati molto presto e siamo andati in aereoporto. Dopo aver salutato la famiglia ho preso l’aereo con un’altra ragazza italiana, di Udine, anche lei partecipe dell’esperienza Lions e sono ritornato intero a casa.
In conclusione vorrei ringraziare calorosamente l’associazione e la mia scuola per avermi offerto la possibilità di un’esperienza come questa, davvero indimenticabile, in un luogo meraviglioso circondato da persone stupende e cibo delizioso. Ho legato molto con diverse persone con la quale sono sicuro di rimanere in contatto in futuro e che un giorno mi piacerebbe rivedere e ho imparato innumerevoli cosa di un Paese e una cultura diversi dai miei.
My Lions experience began on the 3rd of August, the day of my departure for Greece. We had been planning to host an American girl from Colorado at the beginning of July however due to a series of problems she was unable to come to Italy. So on 3rd August I flew from Bergamo airport to Thessaloniki, the second largest city in Greece, after Athens obviously. At the airport I was met by the grandmother and the eldest son of the first family with whom I would be staying, Fula and George who were both immediately lovely and kind with me. We got into the car and after an hour’s drive along a marvellous road which had the sea on one side and arid mountains covered with olive trees sprinkled with sheep herds, we arrived in a small town on the coast, Asprovalta, where the family have owned a holiday house for more than two generations.
Here I met the grandfather, whom I knew only as Papù, the eldest sister, Zografia and the younger brother, Dimitri as well as Vicky, a cousin, and George’s father, whom I saw for only two days as he was very busy with work, like the mother whom I spoke to one evening while she was at work as both parents are officers in the military. After being introduced to everyone we had lunch, even though by now it was 16,30 however I soon came to understand that this was the normal time for my host family to have lunch, then they showed me around the house and I organized my things in my room.
Towards evening we went to the beach where I met their group of friends, about ten boys and girls aged between 16 and 21 who were all very friendly and luckily most of them were able to have a sustained conversation in English. After quite an intensive evening meeting so many new people and chatting about all sorts, we returned home after midnight, ate dinner and went to bed.
The following day we woke early and together with the grandmother, George and Zografia we drove back to Thessaloniki to meet the other Lions exchange students and to go on a tour of the city. George and I were the only males present and we met lots of Greek girls from the host families as well as girls from America, Finland and Italy. We visited a Museum of Ancient History, which was based mainly on the life of Alexander the Great as this was his homeland, the famous White Tower which is the symbol of Thessaloniki and we visited the ancient city built on a mountain where the walls and many ruins are still standing. I am very interested in ancient history so found the entire day fascinating. In the evening we returned back home to Asprovalta all exhausted and we went to bed straight after dinner.
On Wednesday 5th together with a group of friends I had already met, but this time just boys as it was a day out only for us lads, we went to a nearby village where the sea is lovely and there is a small pier from which we had a diving competition. We went back home for dinner, we ate and then we went back to the beach to spend the evening playing cards and chatting.
The next day the grandmother took me and George to visit Lake Kerkini, a nature reserve famous for the numerous species of birds and animals found there, where we saw water buffalo, flamingos and many other types of birds and fish. We had lunch there and I ate buffalo for the first time and we went horse riding in the forest. It was a wonderful day out. In the evening we met up with our friends at the beach and we stayed late chatting.
On Friday we spent the day at the beach and in the evening we went to a restaurant with a group of friends then we went back to the beach to spend the night watching the stars, returning home at 7am after having witnessed a beautiful sunrise. We slept until midday then after a very big breakfast we went back to the beach for the afternoon. We returned home for dinner then went back to the beach where we lit a fire and all sat around chatting, but we went home before sunrise to get some sleep!
On Sunday morning we slept late then for lunch we had a big barbecue together with some relatives who had come to visit, then in the afternoon we went to the seaside. That night the elder cousin Zoyia, Vicky’s sister, also stayed at the house. On Monday, my last morning with this family, I went to the beach to say goodbye to all the friends I had made during the week and felt sad saying goodbye although I hope I will see some of them again in the future. After lunch we returned to Thessaloniki to meet the second family whom I would be staying with and after fond farewells with the grandmother and Zografia I got in the car with Dimitri, the son of my age and his parents who gave me a very kind welcome.
We arrived at their house situated in a small suburb of the city located in the mountains above Thessaloniki in the late afternoon and before dinner I had time to settle myself into my room. After eating we sat on the balcony overlooking the city and all chatted together until late when we went to bed.
On Tuesday together with two of Dimitri’s friends we caught the bus down into the city and spent the day looking around. It is a very big city which has grown up from the port out towards the mountains and it is very beautiful as it’s scattered with wonderful modern and ancient monuments and characterized by large squares and wide avenues. On Wednesday we did the same thing and then in the evening together with another two new friends we first went to drink coffee at one of the most famous bars along the seafront then we went up to the old ruins of the ‘high’ city to enjoy the fantastic views over the bay and the city, lit up by a multitude of lights of all different sizes and colours. It was a lovely evening.
The next three days we visited three different beaches along the coast towards the East, all three of them beautiful with amazing turquoise sea, which were Nèa Kallikràtia, Flogita and Kallithea. To get to these beaches we took the bus from Thessaloniki and as soon as we arrived we always went straight to the beach to get an umbrella to leave our things, then we went swimming in the clear sea. On the beach we always met a lot of friendly boys and girls our age and we spent the days swimming, sunbathing and eating the typical Greek food, gyros.
On Saturday evening we went to dinner at a really nice family friend’s house and enjoyed a fun and sociable evening together eating loads and all delicous, returning home very late so on Sunday we had a rest day, staying at home relaxing. On Sunday evening we went back down to the city and we had an aperitif together with the Lions group where I met other new people as well as meeting up again with some of the exchange students and host families I had met before. Al l the visiting students taking part in the exchange were given the Greek banner and a hat with dedications written on it from all our new Greek friends as a souvenir of our trip. That night an American girl came back home with us as she had a flight the next day too, so on Monday morning we woke up early and went to the airport. Again, after fond farewells I caught the flight home to Bergamo together with another Italian girl from Udine whom I’d met and I returned home in one piece.
To conclude, I would like to truly thank the Lions Association and my school for having given me the possibility to live this experience, which really was unforgettable, in an amazing place surrounded by wonderful people and delicious food. I formed close friendships with a number of people I met over the fortnight and I’m sure we will continue to keep in contact and one day I would really like to meet up with them again. I also learnt a lot of things about a country and a culture very different from my own.