Vorrei cominciare il mio breve report con un mantra che penso rappresenti l’essenza della mia splendida permanenza in India: “Atithi Devo Bhava- L’ospite è come Dio”. Quando sentiamo parlare di questo Paese solitamente pensiamo ad un Paese ricco di misticismo religioso ma allo stesso tempo privo di pulizia, ma dopo aver trascorso un mese viaggiando per gran parte dell’India posso dire che è un Paese tutto da scoprire, pieno di cultura e con un’infinità di esperienze da offrire.
Come appunto esprime il mantra sopracitato l’ospite è paragonato ad una divinità, questo ad evidenziare la mia ottima esperienza: ho trascorso due settimane stupende in una famiglia di Mumbai e le restanti due settimane in giro per l’India con la direttrice del campo e tutti gli altri ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. L’India ha molte differenze rispetto al mondo occidentale, partendo dal cibo per arrivare ai riti e alle usanze. Il cibo è molto speziato e piccante il giusto, fortunatamente mi è sempre piaciuto questo tipo di cibo quindi non ho avuto problemi ma per chi non è abituato la prima settimana potrebbe essere “impegnativa”, ma dopo un po’ ci si abitua tranquillamente. Un aspetto che mi ha colpito particolarmente è stato il traffico, confusionario e senza regole, mucche che pascolano, indiani che attraversano strade trafficate e scimmie sui palazzi, ed in tutto questo macchine che sfrecciano: una Napoli con 20 milioni di abitanti. Penso in un mese di aver fatto esperienze incredibili che difficilmente dimenticherò col passare del tempo, dal giro sull’elefante a Jaipur per raggiungere un castello situato sulla collina a bere del latte fatto in casa in un villaggio presso Gohana. Penso che le prime due settimane siano state importanti perché in famiglia non mi sono sentito per niente un turista bensì un indiano, ma non potrò mai dimenticare le ultime due settimane, un’avventura a bordo di un treno indiano attraverso luoghi che aspettavano solo di essere esplorati, con panorami da film che non pensavo avrei mai visto durante la mia vita per arrivare finalmente al Taj Mahal: la prova che il paradiso esiste e si trova in India. Una bellezza indescrivibile, tanto da lasciare a bocca aperta tutti i ragazzi che stavano condividendo con me quella spettacolare visione. Penso che l’India sia un posto veramente stupendo ed oltre a conoscere tantissimi ragazzi da tutto il mondo, ho scoperto cose sulla loro cultura inimmaginabili ma allo stesso modo affascinanti. Consiglierei a tutti di visitare l’India ma allo stesso tempo di prepararsi psicologicamente perché è un viaggio forte che richiede spirito di adattamento e d’avventura, e come dice un proverbio cinese:Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita.