"Le mie tre settimane in macedonia sono state emozionanti e piene. La prima settimana l'ho passata a Prilep, ospite di una famiglia davvero meravigliosa: Mihaela, la mia host sister, è una ragazza simpaticissima così come tutte le sue amiche, che lei mi ha presentato. I suoi genitori, Vesna e Goram, sono stati sempre gentilissimi con me e mi hanno trattato come una figlia. Già si parla di una possibile visita in Italia :) in questi primi giorni mi sono divertita a passeggiare la sera per le strade di questa città piena di vita, ma anche ad esplorare, durante il giorno, le moltissime attrazioni storiche, architettoniche e naturali che la zona aveva da offrire - in particolare le Torri del Principe Marko, i resti di una vera e propria reggia scavata nella montagna.
La terza settimana è stata forse quella più divertente, perché Strumica è una vera e propria città quindi abbiamo avuto occasione di fare shopping insieme, andare in piscina, stare tutti insieme in qualche caffè, andare in discoteca, eccetera. I ragazzi dello Youth Council di Strumica ci hanno portato in giro a visitare moltissimi posti (un monastero, il punto più alto e scenografico della città, delle cascate lì vicino, ecc) e ci hanno fattl compagnia durante tutta la settimana. Sia i ragazzi del Lions YCE (due italiani tre a me, tre turchi, un'olandese ed una bosniaca) sia i ragazzi macedoni erano persone fantastiche con cui mi sono divertita tantissimo. Unica pecca, a mio parere anche abbastanza seria: la seconda Host Family. Era composta da tre persone, figlia madre e padre, di cui solo la figlia parlava inglese (il padre parlicchiava ma non capiva nulla quando ero io che parlavo a lui e la madre non sapeva nulla di inglese e nonostante ciò pretendeva che capissi quando mi parlava in macedone o a frasi di una sola parola inglese). Oltretutto la figlia era scorbutica e mi detestava, quindi si rifiutava di parlarmi a priori - per questo motivo molto spesso non sapevo cosa avremmo fatto durante la giornata e lo scoprivo solo quando succedeva. Un esempio lampante: la mattina del venerdì, quando era in programma una visita alle cascate con tutto il gruppo, sono stata svegliata alle 8 di mattina, mi è stato detto di prepararmi e portarmi il passaporto e sono salita in macchina con tutta la famiglia senza che nessuno mi avesse detto nulla sulla destinazione. Ero convinta di andare alle cascate - immaginate la mia sorpresa quando, uscita dalla macchina, mi rendo conto di essere in Grecia. Dove, tra parentesi, non eravamo andati per farmi visitare qualcosa, ma solo perché la mia famiglia doveva fare la spesa ed in Macedonia non ci sono supermercati tipo Carrefour ma solo piccoli alimentari. Ho passato l'intera giornata a seguirli mentre facevano compere, senza che nessuno mi rivolgessea parola per tutto il giorno naturalmente, mentre tutti gli altri erano insieme alle cascate. Dulcis in fundo, la fAmiglia mi dava poco e niente da mangiare - un giorno, il mio pranzo è stato un pacco di crostini. quasi sempre la mia cena era costituita da una banana presa quasi di nascosto in cucina o uno snickers che mi sono comprata da sola. In pratica, si cucinava un pasto al giorno - se poi avevi ancora fame, ti dovevi arrangiare. Insomma spero che questa orrenda famiglia non ospiti mai più nessuno.