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ITALIA: what else?

Buongiorno mi chiamo Lorenzo Michelin e voglio innanzitutto scusarmi per il ritardo con il quale  consegno questa relazione,ma una volta tornato in Italia sono stato sobbarcato dagli impegni burocratici riguardanti l'imminente partenza per l'Eramus.Ringrazio l' associazione Lions italiana e peruviana per avermi dato l 'occasione di partecipare a questo splendido viaggio che mi ha permesso di visitare in 5 settimane molto del Perù .In primo luogo un esperienza utile perché  nonostante qualche difficoltà per l'organizzazione,ho conosciuto una realtà diversa fatta di paesaggi incantati ,persone semplici, odori nuovi,sapori deliziosi e inaspettati.

Il giorno 12 atterriamo a Lima dopo un lungo viaggio ad accoglierci il coordinatore dello scambio di Lima, Armando, il quale ci porta presso la casa dei Vasquez nella quale veniamo accolti con uno dei piatti tipici del Perù , pollo alla brasa.

 La giornata termina con l'alloggiamento assieme ai miei futuri compagni di viaggio Emanuele e Valentina.

Il giorno seguente,  conosciamo la numerosa famiglia composta da 3 figli ,3 figlie e i genitori,molto accoglienti e disponibili. Nei giorni successivi,  infatti , visitiamo ogni attrazione culturale della città , dai  musei  Incas ricolmi di oro e prezioso vasellame precolombiano  , fino ai pittoreschi mercatini tipici,dai colori appariscenti.Scopriamo la cucina tipica peruviana con i suoi sapori  deliziosi e speziati accompagnata da succhi artigianali dei più svariati frutti.

Stringiamo un buon rapporto con la famiglia, tanto da riuscire a portare un po' di cucina italiana in famiglia. La squadra italiana composta da me, Emanuele e Valentina  propone un una cena a base di bruschette e cotolette alla milanese. Terminiamo così la serata in un locale tipico di ballo latino americano, dove proviamo ad imitare gli stupendi e coinvolgenti balli che animano la notte di queste terre, assaggiando  la bevanda nazionale del paese il pisco sour.

La settimana vola ed è già tempo per i saluti , alla partenza incontriamo il quarto italiano Filippo che ci seguirà nel viaggio .Sotto raccomandazioni di Armando partiamo con una valigia piccola per una settimana contenente solo vestiti leggeri.

All' arrivo ad accoglierci a Chimbote, (citta'  nota per la pesca industriale), il nostro coordinatore Willy e la sua simpatica madre nell' hotel di famiglia. Quest'ultimo ci comunica che la permanenza al nord sarà di due settimane e che andremo in alta montagna  ad un matrimonio per il quale sarebbe stato testimone di nozze ,alla quale eravamo invitati .

Corriamo subito ai ripari comprando abiti caldi e un abito per l'occasione riuscendo ad accaparrarci un abito discreto  per  soli100 euro, partiamo cosi per Huaraz

Il viaggio é lungo e tortuoso tra vallate prima desertiche poi montuose, rimaniamo colpiti dai vestiti variopinti delle comunità andine. All' arrivo siamo accolti ad un pranzo di compleanno dove gustiamo la pachamanca una grigliata cucinata direttamente sulle pietre sopra la brace .ad alietare il convitto un gruppo di mariachiperuviani.

Dopo la festa veniamo guidati a casa della famiglia dello sposo che ci accoglie con il consueto calore e riesce a trovare spazio per tutti noi.

Nei giorni seguenti visitiamo la città situata a 3500 metri.  le vallate limitrofe hanno colori incantevoli prima tra tutte la laguna di Llanganuco nella quale ci concediamo una piccola gita in barca a remi .Poi coraggiosamente decido di assaggiare il porcellino d'india, in italia animale domestico ma in Perù succulento piatto tipico.

Arriva il giorno del matrimonio e dall' ora di pranzo siamo coinvolti in un festeggiamento che va avanti fino a notte inoltrata  tra brindisi giochi e balli .

il giorno dopo ci si sveglia presto e dopo un bagno nelle fonti termali vulcaniche è ora di ripartire nel nostro viaggio che ci porterà  prima a Chimbote per poi ripartire alla volta di mete più calde trujillio e chiclaio.

Visitiamo purtroppo solo poche ore Trujillio, abbastanza per ammirare  Chan-chan la più grande città d' argilla del modo .una vera e propria chicca  portata recentemente allo scoperto dalle sabbie che la ricoprivano.

Dopo sei ore di viaggio notturno arriviamo a  Cyclayo  alle 6 di mattina dove incontriamo Teresa un energica signora che gestisce un famoso ristorante della zona .Teresa con le premure di una nonna ci vizia con gustose  portate a base d' anatra, il suo piatto forte, dopodichè ci porta in vari siti della cultura mocica grazie all'aiuto dei leo con i quali instaruamo una forte amicizia, tanto che al momento di partire ci regalano una antica stampa della mostra  d'arte italiana a lima .

Anche questo capitolo di 5 giorni nel nord del Perù si conclude e partiamo un po' di rammarico per il poco tempo speso con i nuovi amici conosciuti.

IL giorno seguente  ritorniamo a lima dove siamo accolti da Eliase maruja ,proprio con questa famiglia anche grazie al loro amore per l'italia decidiamo di gettare delle basi per un gemellaggio Leo tra  il club Jesus-Maria  di Lima e quello di Monfalcone con tanto di scambio di bandiere.

Siamo ospitati per una settimana e poi partiamo per una gita di 4 giorni nella zona di Cusco città più antica del  sud America e nota per la valle sacra e il machu picchu che non dista molto.

All arrivo all'aeroporto di Cusco ci accolgono i Leo dai  qualisiamo ospitati .Nei giorni seguenti infatti visitiamo le attrazioni principali e conosciamo la parte di Perù folcloristica che è spesso nota al turista.

partiamo con ancora molta curiosità per questo lato dell' Perù   molto ricco di musei e cultura oltre che di naturalezza .

Ritorniamo a Lima  sempre accolti da Maruja per altri due giorni ed è già ora di partire.Alla partenza prendiamo un taxi e nonostante il traffico selvaggio di Lima,riusciamo ad arrivare in orario all'areoporto.

Conseverò ricordi e amicizie che difficilmente potrò cancellare e spero di tornare presto in un paese che lascia al viaggiatore una incessabile fame di scoperta in queste terre incantevoli .

Grazie ancora a Mario Nicoloso , mio sponsor da sempre , a Guido Anderloni, perfetto nella organizzazione dei transfert, ai dirigenti Lions tutti, e grazie a questa grande realta' Lions che avvicina i giovani di tutto il mondo e porta un pezzetto dell'Italia oltre i confini.