Il 12 luglio mi sono svegliata dopo pochissime ore di sonno, causa preparazione valigia ed emozione, e mi sono avviata verso l’aeroporto di Milano Linate. Fino al giorno precedente avevo ospitato una ragazza portoghese, Maria, ed insieme avevamo passato una bellissima settimana alla scoperta di Milano e delle zone limitrofe. Ciò mi ha permesso di entrare nel mondo dei Lions fin da subito. Devo ammettere che la mia preparazione al viaggio è stata praticamente nulla; del Perù conoscevo solamente Lima e Machu Picchu e prima della partenza mi domandavo spesso come avrei riempito un lasso di tempo così largo come cinque settimane considerando che i posti da visitare, o almeno quelli che io conoscevo, erano così pochi.
All’aeroporto mi sono incontrata con il mio primo compagno di viaggio, Emanuele, ed insieme ci siamo imbarcati per il volo con il quale iniziava il nostro viaggio verso l’ignoto. Prima di giungere a Lima infatti non sapevamo nulla del nostro programma, se non appunto il giorno in cui saremmo atterrati lì. Per fortuna al nostro arrivo nella capitale peruviana siamo stati accolti da Armando, il responsabile degli scambi Lions a Lima, ed abbiamo conosciuto Lorenzo, l’altro ragazzo italiano che sarebbe stato con noi durante il nostro viaggio.
Armando ci ha portato alla casa dei Vasquez, situata ne ‘La Encantada’, un quartiere molto ricco nel distretto di Chorrillos, circondato però da zone di grande povertà, dove saremmo rimasti per una settimana. Durante i nostri primi sette giorni in Perù i Vasquez si sono occupati di farci conoscere i migliori luoghi di Lima, così come i cibi tipici peruviani e il pisco sour, il drink nazionale. L’accoglienza da parte di questa famiglia e il modo in cui si sono presi cura di noi sono stati davvero fantastici ed una delle ultime sere abbiamo deciso di cucinare noi per loro, anche per portare un po’ della nostra Italia in Perù. In seguito quella sera ci hanno portati in una ‘peña’, un locale tipico peruviano dove si può ascoltare e ballare musica criolla, ovvero tradizionale, peruviana.
Nel fine settimana abbiamo incontrato Filippo, il quarto ragazzo italiano che ha proseguito il nostro viaggio con noi, e ci siamo diretti verso nord, a Chimbote, dove ci aspettava Willy, il responsabile degli interscambi Lions. Tutti gli spostamenti che abbiamo fatto fra le diverse città sono avvenuti attraverso viaggi in pullman di 7/8 ore, resi però molto piacevoli dagli stupendi e sempre varianti paesaggi. A Chimbote, città famosa per il suo porto e per la produzione della farina di pesce, di cui è possibile sentire l’odore per tutta la città, siamo stati accolti nell’hotel di Willy e la sua gentilissima mamma Nora. Grazie al matrimonio del nipote di Willy abbiamo avuto la possibilità di visitare Huaraz, considerata la ’Svizzera delle Ande’, e di vedere posti straordinari come la laguna di Llanganuco dall’acqua di un azzurro brillante, di ammirare il monte Huascaran che con i suoi 6700 metri è considerato la vetta più alta del Perù e di partecipare ad un vero e proprio matrimonio peruviano. In seguito al nostro soggiorno di quattro giorni presso gli ospitalissimi parenti di Willy a Huaraz siamo tornati a Chimbote per poi dirigerci più a nord, prima una giornata a Trujillo e poi a Lambayeque presso la dimora di Teresa e Lisandro, proprietari del rinomato ristorante ‘El rincón del pato’ dove abbiamo gustato piatti tipici quali il ceviche e l’arroz con pato. Qui abbiamo passato una settimana visitando huacas (ovvero piramidi della cultura mochica) di giorno e trascorrendo le serate in compagnia dei giovani Leo del posto con i quali si è instaurata una bellissima amicizia. Siamo tornati poi per qualche giorno a Chimbote dove con Willy abbiamo organizzato, anche se con qualche difficoltà, il nostro viaggio a Cusco. Ci siamo diretti poi a Lima dove siamo stati accolti dalla famiglia di Elias e sua mamma Maruja che, oltre ad accoglierci nella sua casa, ci ha anche aiutato molto negli ultimi preparativi del viaggio a Cusco per il quale siamo finalmente partiti lunedì 10 agosto e dove abbiamo trascorso l’ultima settimana del nostro interscambio. Accolti presso case di giovani Leo abbiamo fatto un tour di Cusco, uno del Valle Sagrado e ovviamente l’immancabile tappa dei viaggi in Perù, Machu Picchu. Tutto il viaggio verso la perduta città Inca è stato molto suggestivo, siamo partiti alle 3.30 di notte da Cusco, per prendere poi all’alba delle 6 il treno ad Ollantayambo che, attraversando la selva, ci ha condotti fino al paesino di Aguas Caliente da cui abbiamo poi raggiunto Machu Picchu che, con le nuvole ancora basse sui picchi delle montagne, ero uno spettacolo davvero mozzafiato.
Queste cinque settimane sono state un’esperienza davvero fantastica. Ho potuto conoscere una cultura diversa dalla mia, osservare da vicino il contrasto fra povertà e ricchezza che convivono a pochi metri di distanza, assaggiare nuovi piatti squisiti e molto particolari (tra cui spicca il ‘cuy’, ovvero il porcellino d’india che sì, lì si mangia), scoprire nuovi animali, visitare posti mozzafiato e conoscere persone meravigliose con cui spero di mantenere i contatti. Sicuramente il Perù mi ha dato moltissimo, ma ci sono ancora tanti posti che mi piacerebbe visitare, per questo spero di avere in futuro la possibilità di tornarci. Nel frattempo colgo l’occasione per ringraziare il club dei Lions per questa grandissima opportunità e per incoraggiare tutti a visitare questo paese pieno di sorprese.