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ITALIA: what else?

In genere la maggior parte delle persone, definirebbe uno scambio culturale “bellissimo” o “fantastico”… io no! 
Penso che nel mio caso siano più adatti aggettivi come: difficile, utile e indimenticabile. 

Se si parte dal presupposto che la mia conoscenza della lingua inglese sia molto approssimativa e se si aggiunge il fatto della timidezza che mi rende rari e difficoltosi gli approcci immediati con persone sconosciute, è facile arrivare alle conclusioni. 
I primi giorni sono stati molto complicati, sarò sincera. 
Dal quarto giorno, però, i leader e tutti i miei compagni d’avventura hanno trovato il modo per farmi sentire a casa e le difficoltà con la lingua e con la timidezza si sono trasformate in lontani ricordi. 
Ho legato con persone che davvero non dimenticherò facilmente. 
Ho scoperto di realtà delle quali non conoscevo l’esistenza. n poche parole sono tornata a casa diversa. Dopo solo due settimane in Repubblica Ceca, durante il viaggio di ritorno mi sono sentita cresciuta e maturata. 

Lo scambio culturale ti insegna un sacco di cose, ti apre la mente e ti cambia realmente; per queste ragioni definirlo semplicemente “bellissimo” o “fantastico” è riduttivo. 

Lo scambio culturale è una vera e propria esperienza di vita.