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ITALIA: what else?

Questo è il titolo che ho voluto dare al mio report/video.  
Durante la mia vacanza in Serbia, a Novi Sad, ho avuto l' occasione ed il piacere di conoscere luoghi e situazioni a me nuovi.  
Principalmente ho potuto visitare le bellezze architettoniche, le piazze ed i monumenti della città in cui sono stato ospite: Novi Sad, per l'appunto, la seconda città più grande ed importante della Serbia, ricca di diverse etnie e culture.  


Mi ha colpito il fatto che lì si parlasse una lingua che avesse due alfabeti diversi: il cirillico ed il latino, e che, nonostante ciò, la tv era in lingua inglese.  
Un evento di grande importanza, per la sua grandezza ed il suo interesse, al quale ho partecipato è stato l' EXIT: quattro giorni di festival musicale, in cui la zona storica della città si riempie di palcoscenici e musicisti di fama internazionale.  
Ma... cos' ha veramente lasciato, nella mia memoria,questo viaggio? Proprio l' "altra faccia della Serbia".  
Prima di partire, sapevo che sarei stato in uno Stato reduce di una guerra fratricida, portatrice di morte e distruzione per le strade, distruzione di cui ancora oggi restano alcune tracce. Non nascondo, quindi, che i pregiudizi e le preoccupazioni di arrivare in un posto che ancora risentisse le conseguenza di tale guerra, non erano mancati.  
Durante il mio soggiorno invece, ho respirato un'aria totalmente diversa da quella che mi aspettavo, sono stato circondato da famiglie ed amici che mi trasmettevano gioia. La gente era orgogliosa della propria indipendenza e libertà, fiera dei propri eroi e di coloro che li rappresentano nel mondo. I giovani, come me, avevano la possibilità di condividere esperienze insieme, nelle piazze, nei parchi... ovunque, proprio come me. La presenza di popoli aventi origini, lingue ed abitudini diverse avvolgeva i luoghi e le persone di colori e sensazioni che difficilmente avevo trovato prima.  
Una grande e bella sorpresa che mi ha arricchito di stupore.