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ITALIA: what else?

La mia avventura comincia Venerdì 17 Luglio 2015, giorno in cui la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Subito prima di partire ho avuto un momento di crisi: per me era la prima volta in assoluto in cui avrei dovuto affrontare un viaggio da sola e avevo il timore di non farcela, di non riuscire ad arrivare a destinazione; ero sul punto di mollare ma per mia fortuna ho trovato grande forza in me stessa per affrontare la sfida che mi avrebbe fatta diventare grande.Così dopo tre voli sono arrivata all'aeroporto di Lubiana dove ad attendermi c'era la mia host mum ed un suo caloroso abbraccio basta a farmi dimenticare tutta la stanchezza. La settimana in compagnia di Katja, Andrej, Ursa ed Andraz passa velocemente, sempre alla scoperta di luoghi e panorami mozzafiato: ogni giorno una nuova avventura sempre diversa e speciale resa indimenticabile dalle loro voci, dalle loro risate, dal loro calore. Non avrei mai potuto immaginare di potermi sentire in famiglia a più di 700 km da casa mia, in una regione completamente verde e ricoperta di alberi, fiumi freddissimi, laghi cristallini e ben diversa dal mio Salento! 

Il giorno della partenza per il campo è arrivato davvero in fretta e così a malincuore ho detto addio alla mia seconda casa ed alla mia seconda famiglia che è stata in grado di entrarmi nel cuore in così poco tempo, tutte le parole del mondo non basterebbero a spiegare la malinconia e le forti emozioni di cui gli ultimi abbracci erano colmi. I dieci giorni del campo si sarebbero svolti in due destinazioni diverse, Korte ed Adergas, in compagnia di ventiquattro ragazzi provenienti da ogni parte del mondo ed un team di sei animatori che, oltre a tentare di mantenere l'ordine, si sarebbero occupati del nostro divertimento. Quello che davvero mi ha colpito è stato il fatto che già il primo giorno sulla spiaggia di Piran e poi in giro per Portoroz eravamo già un gruppo unito e molto affiatato e quindi ancora una volta le mie paure di non riuscire ad integrarmi sono scomparse in un attimo. Ciò che si stava creando tra noi ragazzi era qualcosa di completamente inaspettato per me, qualcosa che non avevo mai provato e che sentivo mi avrebbe segnata per sempre. Ogni singolo ragazzo ha avuto qualcosa da darmi, qualcosa con cui arricchirmi ogni giorno.

E così, dopo una memorabile gita in barca ad Izola, la visita guidata alle grotte carsiche di Postojna, il tempo trascorso al mare e tutte le risate sincere e i momenti fantastici ed indimenticabili trascorsi con i ragazzi che erano diventati per me come una seconda famiglia, la prima metà del campo è volta via sin troppo velocemente. Ci siamo spostati dunque ad Adergas per la seconda parte della nostra esperienza che prevedeva una visita al meraviglioso lago di Bled, una caccia al tesoro nella bellissima città di Lubiana, un'attività mozzafiato di rafting, la preparazione di una cena tipica con balli folkloristici e un'attività di workshop che ha fatto in modo di rafforzare ulteriormente il nostro legame. Facile comprendere che il momento dell'addio prima della partenza sia stato a dir poco struggente e molto difficile: la consapevolezza di essere cresciuta insieme a loro, di essermi arricchita profondamente, di aver vissuto l'esperienza più bella della mia vita hanno reso ancora più difficile questo momento, un momento pieno di lacrime e nostalgia per momenti che sapevamo non sarebbero tornati mai più ma troppo importanti per essere dimenticati facilmente.

Sono davvero riconoscente e felice per tutto quello che ho vissuto, per tutte le forti emozioni che ho provato e per le due famiglie che ho trovato in questo paese fantastico. Non esistono davvero parole per descrivere ciò che questa esperienza e le persone speciali che sono state con me mi hanno lasciato dentro: mi sento un'altra persona, più matura e più consapevole di se stessa. Ogni singola emozione ed ogni singolo momento sono scolpiti nel mio cuore ed ho ancora i brividi e sento scendere le lacrime se solo penso ai sorrisi sinceri, agli abbracci, ai bicchieri di vino bevuti in compagnia, all'allegria e alla dolcezza di alcuni amici provenienti da paesi lontanissimi ma che porto sempre con me ovunque vada, insieme al ricordo dei momenti indimenticabili che abbiamo condiviso. Dunque ringrazio davvero di cuore i Lions del mio distretto e tutte le persone che hanno reso possibile che il mio sogno diventasse realtà e che mi hanno permesso di riscoprire me stessa in questo viaggio.