Il 5 luglio ha avuto inizio la mia prima esperienza di scambio giovanile. All’aeroporto di Istanbul sono stata accolta dai simpatici membri dello staff, che mi hanno presentato la mia famiglia. Mi sono sentita fortunata ad essere ospitata da persone così gentili e affettuose, mi sono sentita come se fossi a casa mia; parlavano tutti in inglese tranne la mamma, ma non è stato un problema perché riuscivamo a comunicare con gesti e poche semplici parole in turco.
La persona con cui ho legato di più è la mia sorellina Irem (di 13 anni), nonostante la differenza di età, e i primi giorni al campo ho sentito più la mancanza della mia host family che della mia vera famiglia.