A dire il vero forse è meglio che l’abbia scritto questi miei ricordi dopo un po' di tempo perché le emozioni e le immagini del periodo passato in Australia, al rientro erano talmente tante che avrei dovuto scrivere un romanzo.
Riassumere una cosi intensa avventura in una sola lettera è ancora adesso difficile, ma più realizzabile poiché, pur avendo ancora intensamente vive le emozioni, mi pare oggi più realistico scrivere le cose più significative.
Il mio viaggio è cominciato all’Aeroporto di Milano dove dopo aver conosciuto e stretto amicizia con i ragazzi italiani diretti in Australia seppur con destinazioni diverse dalla mia. Ma Paolo Tacchi mi aveva avvisato che dietro un lungo viaggio c’era una terra meravigliosa da vedere dove abitano la sorella e i nipoti di Paolo.
Prima destinazione Dubai.
Arrivato a Dubai mi aspettavano quattro ore di scalo che ho atteso guardando la civiltà araba mescolata alla occidentale, in un aeroporto moderno con negozi ultracostosi. Il viaggio per arrivare a Brisbane è stato lunghissimo ma per fortuna il mio tragitto è stato allietato dalla vasta scelta di film alcuni in inglese , altri in italiano. Arrivato a Brisbane mi attendevano altre sette ore di scalo per poi imbarcarmi nel volo per Cairns.
Giunto a Cairns sono stato accolto calorosamente dalla famiglia ospitante dove avrei trascorso tre settimane prima di raggiungere il campo.
Avevo fatto conoscenza con la famiglia attraverso Skype e conoscevo i loro visi.
Tutto il periodo è stato fantastico, ma i primi giorni ho subito il jetlag che mi ha costretto ad andare a letto presto e a risvegliarmi alle 3 di notte.
La prima settimana di ambientamento in questo continente mi ha fatto capire di essere in un posto speciale. Aprivo la finestra e vedevo il mare a 8-9 metri, a un Km sfociava un fiume dove un cartello avvisava di non avvicinarsi perché c’erano coccodrilli, la barriera corallina era vicina. Era chiaro che ero in una natura ove uomini ed animali vivevano rispettando i loro territori e le loro abitudini.
Dopo poco più di una settimana la famiglia decise di portarmi in campeggio con la tenda prima nella foresta pluviale e poi nel deserto , regalandomi emozioni uniche.Ho visto animali che vivono solo in Australia (canguri, coccodrilli australiani, koala..)
Nei giorni seguenti i bambini Sam tredici anni e Tom otto anni, hanno iniziato scuola e il padre è dovuto partire per lavoro ma Patricia, la madre, mi portava in giro e mi ha fatto anche conoscere due suoi cari amici di famiglia entrambi italiani immigrati dopo la seconda guerra mondiale.
Tutti e due questi italiani mi hanno descritto un’Australia di 60 anni fa, una terra selvaggia dove la nostra inventiva di italiani, aveva permesso loro di far fortuna. Uno di questi Oscar Federici, era diventato proprietario di una catena di ristoranti e la figlia Daniela una della più famose fotografe di
divi USA. Trascorrevo i pomeriggi ad insegnare ai ragazzini a giocare a calcio . Alla sera qualche volta mi hanno portato anche a giocare in un
football social club dove ho appreso quanto siano scarsi gli australiani a giocare a calcio. Scherzi a parte mi sono divertito un sacco soprattutto
gli ultimi giorni trascorsi a Cairns dove mi hanno portato a visitare lo zoo e a vedere i coccodrilli. La famiglia ha anche gradito la mia cucina e ho fatto sia la pasta alla carbonara che le crepes con la Nutella che è apprezzata anche là.
Infine ho dovuto lasciare la mia adorata famiglia per arrivare a Brisbane dove avrei trascorso le ultime due settimane di campo.
La sensazione che nonostante l’Australia sia una terra con animali pericolosi tutto sia vissuto senza grande ansia l’ho avuta quando il capo
del campo ci ha parlato di squali, barracuda ecc. Conoscono tempi luoghi e modi della pericolosità degli animali che popolano la loro terra e sono
gente orgogliosa e volenterosa.
Quando sono arrivato non era molto che piogge torrenziali avevano sconvolto il territorio, ma grazie ad un grande rispetto e solidarietà le tracce del disastro erano appena visibili.
In campo mi sono divertito molto a fare surf ,scalata, giochi e tante altre attività a scopo ludico ed istruttivo. Ho conosciuto un sacco di ragazzi
provenienti da tutto il mondo e ho stretto tante amicizie con cui mi tengo ancora in contatto compresa la famiglia e provato emozioni uniche che non dimenticherò mai perciò ringrazio tutti per avermi dato quest’opportunità e spero un giorno di tornare in Australia con amici e parenti per mostrare loro quanto è bella.
Grazie ancora di tutto, so che dietro il nostro divertimento sta il vostro impegno.
Sono convinto che questo aiuta a crescere. La mamma, che è un Lions, dice che sono cambiato, e per fortuna aggiunge IN MEGLIO !!
Grazie