Riassumere, ma soprattutto trasmettere le emozioni provate durante tre magnifiche settimane in Austria mi risulta molto difficile. Lo scambio è stato un vero e proprio concentrato di esperienze che mi hanno arricchita sia dal punto di vista umano che musicale. Ho infatti partecipato al camp “The sound of music”. Non sono una musicista professionista (canto semplicemente nel coro della mia parrocchia), nonostante ciò mi sono trovata a mio agio: quello che più contava non era la conoscenza musicale (per qualcuno è stata la prima esperienza come cantante), ma la passione per essa. Guidati da Rudi, Caroline, Christoph, Johannes (oltre ai Leo Tatjana e Renè) noi, 33 ragazzi provenienti da tutto il mondo, legati da una lingua comune, la musica (l’inglese non era così famigliare per tutti), siamo stati in grado di ottenere ottimi risultati che si sono manifestati nel concerto finale tenutosi a Bad Radkersburg.
Prima di giungere al camp ho trascorso una settimana in compagnia della straordinaria famiglia Hölzl nelle vicinanze di Weyer, luogo in cui erano ospiti altri 5 ragazzi e con i quali ho condiviso la maggior parte del tempo e tanto divertimento. Siamo stati invitati a 4 barbecue, abbiamo cucinato la Linzer torte secondo la ricetta tradizionale, fatto diverse escursioni, visitato Linz e il monastero di Admont (in cui è contenuta la più antica biblioteca europea e un macabro museo di storia naturale), vinto un torneo di bowling contro gli adulti delle nostre famiglie ospitanti a cui è seguito un magnifico post partita. Il nostro rapporto con le famiglie ospitanti è stato splendido e ci siamo ripromessi di rincontrarci tra 50 anni, tempo ragionevole per colmare alcune nostre lacune (ad es. conoscenza tedesco/italiano…).
Al camp non abbiamo solo cantato e suonato, ma anche visitato Vienna e Graz, la mitica fabbrica di cioccolato Zotter, fatto escursioni in montagna, rilassati alle terme,… Inoltre la famiglia Drobesch ed in particolare la sig.a Gabriele han reso possibile la traditional eve, serata durante la quale sfoggiando i costumi tradizionali austriaci (Dirndl per le ragazze e i Lederhosen –pantaloni di pelle- per i ragazzi) ci siamo divertiti a suon di musica locale, danze popolari e giochi tipici. Ottima opportunità fornitaci dal camp staff è stata assistere a due concerti jazz, uno dei quali- Vokal Total- era una famosa competizione di musica a capella a cui hanno partecipato gruppi provenienti da tutto il mondo. Due sono stati i concerti tenuti dal nostro gruppo: uno alla Nation’s eve- serata delle nazioni- durante la quale tutti i ragazzi dovevano eseguire un brano che rappresentasse il proprio Paese di origine e quello finale tenutosi l’ultimo giorno, durante il quale ho pianto a non finire perché le emozioni che la musica trasmetteva erano molto intense ed inoltre… non volevo lasciare le fantastiche persone che ho incontrato e con le quali ho instaurato un rapporto di fraterna amicizia.
Ritornare alla normalità è stato molto duro: non sentire nessuno che cantava, rideva o imitava una nota pubblicità del Nord Europa….. Ma siamo ancora uniti come una grande famiglia, seppur lontani (maledetta la distanza!). Citando Kacper – il nostro mitico rapper polacco- say "SEE YOU" instaed of goodbye!
Per un resoconto dettagliato delle attività al camp: http://www.lionscamp.at