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ITALIA: what else?

Mi chiamo Gabriele, ho 19 anni e studio per diventare ragioniere. Quest’estate il Lions Club mi ha offerto, tramite la mia scuola (Collegio Rotondi di Gorla Minore VA), un viaggio indimenticabile in Belgio per imparare la cultura del paese e migliorare la mia conoscenza nelle lingue straniere.Sono partito il 28 luglio dall’aeroporto di Malpensa e ho volato fino a Bruxelles, dove Henri, padre della famiglia Bleuzè, è venuto a prendermi accogliendomi nel suo paese e poi nella sua casa per 4 giorni. Insieme alla sua famiglia ho visitato le città più importanti nel circondario imparando diverse usanze tipiche del Belgio. Ho avuto anche del tempo per conoscere e parlare con i suoi due figli (13 e 17 anni) e diventare parte del loro nucleo familiare.

Il 1° di agosto Henri mi ha accompagnato al Campus giovanile organizzato dai Lions, dove sono giunti, oltre a me, 33 ragazzi da 20 diverse nazionalità. Guidati da tre “camp leaders” e dal responsabile del campus, il primo giorno ci siamo ambientati e abbiamo fatto amicizia reciprocamente con un buffet di benvenuto e dei giochi studiati per farci stare insieme il più possibile e per imparare i nomi di tutti gli altri ragazzi.

Dal 2° giorno in poi abbiamo sperimentato e vissuto le esperienze più belle che il Belgio e l’organizzazione Lions ci potessero offrire! Giochi di squadra all’interno del campus, gite in giornata nelle città importanti, serate di musica, sport acquatici sul mare, affascinanti visite in diversi tipi di musei e perfino giornate in parchi divertimento. Il tutto senza dover pagare neanche un euro. Per due settimane siamo stati ospitati nel campus di Mount Kemmel e ci siamo affezionati gli uni agli altri giorno dopo giorno diventando un’unica squadra affiatata di 34 ragazzi provenienti da tutto il mondo, riuniti per imparare, divertirci e crescere, grazie alla benevolenza e la generosità del Lions Club.

Dall 11 al 14 agosto, il nostro gruppo (sempre accompagnato dai camp leaders e dall’organizzatore) si è trasferito nella città di Lussemburgo e abbiamo soggiornato nella sede Lions della città. Abbiamo avuto l’opportunità, quindi, di visitare monumenti, musei, chiese, sedi politiche vie e piazze della città, scortati da guide e persone del posto.

L’ultima sera ci siamo salutati con una cena e una festa particolari, con i debiti ringraziamenti a organizzatori e a tutti coloro che hanno reso possibile l’esperienza meravigliosa che abbiamo vissuto in Belgio.

Il giorno seguente Ludovicus Brocatus, padre della mia seconda famiglia ospitante, è venuto a prendermi al campus per portarmi a casa sua, dove sua moglie e le sue due figlie mi hanno dato il benvenuto. Nei 3 giorni seguenti la famiglia Brocatus mi ha accompagnato nella visita delle bellissime città del Belgio e nella scoperta delle abitudini di una tipica famiglia Belga.

L’esperienza, che mi ha sicuramente fatto crescere, culturalmente e anche umanamente, si è conclusa il 18 agosto, quando la famiglia Brocatus mi ha riaccompagnato nell’aeroporto della capitale europea per prendere l’aereo di ritorno a casa.