La prima volta all’estero da soli è sempre un’esperienza indimenticabile. Se poi, giunti a destinazione troviamo persone disponibili, gentili e calorose che ti fanno sentire “a casa” per tutta la durata dello scambio…beh, quest ’esperienza rimane tra i ricordi più belli che una persona si porta dietro.All’arrivo all’aeroporto di Charleroi mi vengono a prendere i Teyssen, la mia prima hostfamily, e Beril, una ventenne di Istanbul con cui ho condiviso la stanza e le esperienze della prima settimana.Dopo un lungo viaggio in macchina arriviamo a Bree, vicino al confine con la Germania.
Durante il tragitto capisco già che il tempo in Belgio è molto instabile: nel giro di mezzora ha iniziato a piovere, ha smesso, il cielo si è schiarito e dopo dieci minuti ecco che torna la pioggia,che ci accompagna fino a destinazione.Bree non è molto grande (circa 15-20mila abitanti) ma c’è tutto quello di cui una persona ha bisogno, e nonostante le dimensioni, il centro è carino con bar, negozietti, ristoranti e pizzerie italiane e turche (sono molti gli immigrati che provengono da questi due paesi).
Tutta la famiglia è stata molto disponibile con noi e con loro siamo state a Maastricht, in Olanda, al castello dove è stato firmato il trattato europeo nel 1991.Il 14 luglio, giorno del mio diciottesimo compleanno, dopo una sorpresa e un brindisi augurale “notturno”, siamo stati al Walibi Fun Park con i figli, Yannick e Stephanie e la mamma. Sempre in onore dei miei 18 anni, la sera abbiamo mangiato pizza!!!E’ stato un compleanno veramente unico, divertente e emozionante…Nei giorni successivi siamo stati a Colonia con il papà, Yannick e Stephanie e ci siamo trasferiti due giorni sulla costa belga, dove i Teyssen hanno un appartamento nei pressi di De Panne,vicino al confine francese. Dal capo Gris-Nez siamo riusciti a vedere, con un po’ di difficoltà, le scogliere bianche inglesi. Il paesaggio è incredibilmente vario e colorato, con campi che toccano il mare, bunker risalenti alla seconda guerra mondiale, spiagge larghe inondate dalla marea…e un vento freddissimo!!!Perchè alla mattina non avevo preso con me la giacca??Abbiamo visitato Bruges, “la Venezia del Nord”, e anche qui il brutto tempo non ci ha lasciati. Peccato perché Bruges ha un’atmosfera magica e forse con un po’ di sole sarebbe stato più piacevole passeggiare per il centro, con scorci tipicamente belgi…Il venerdì, giorno prima del nostro trasferimento nelle altre hostfamilies è stato il giorno più divertente:senza particolari programmi, il pomeriggio l’abbiamo trascorso a Hasselt per fare shopping (e qui ci siamo scatenate ,dopo un astinenza di una settimana!) e per vedere un po’ la cittadina, famosa per la sua università e per l’aria giovane che si respira; tornando a casa abbiamo fatto la spesa e poi tutti ai fornelli!!Per lasciare un ricordo del nostro paese Beril e io abbiamo cucinato dei piatti tipici. Menu della serata: mozzarelle in carrozza (con tanto di lezioni di italiano per pronunciare bene le varie “z”), risotto ai funghi porcini, Käfte (piatto turco composto da polpette di manzo con verdure miste e patate al forno) e caffè, direttamente dalla Turchia. Tra una portata e l’altra e alla fine della cena le occasioni per chiacchierare, commentare la settimana passata e ringraziare per l’ospitalità ricevuta non sono mancate, tant’è che s’è iniziato a sparecchiare verso mezzanotte e mezza!Sabato mattina la prima a salutare Bree è stata Beril, dopo esserci scambiate gli indirizzi e-mail e la promessa di visitare ognuna il paese dell’altra.Poi è arrivato il mio turno e a venirmi a prendere è Cristiane Traen, una signora simpaticissima e supergiovanile di Mechelen,cittadina tra Bruxelles e Leuven. Arrivate a casa (la singora abitava a Schiplaken, una frazione di Mechelen) la sera abbiamo cenato con le famiglie dei suoi figli. Una bella serata di “benvenuto” che mi ha permesso di fare conoscenza e di passare il mio vocabolario “mentale” da inglese a francese: Cristiane infatti non parlava inglese e con gli altri ho preferito parlare francese.Le due settimane a Schiplaken sono volate e ogni giorno mi portava a visitare città e cose nuove. Domenica ho visitato il campo scout delle sue nipoti nel sud del Belgio; il 21 è toccato alla festa nazionale a Bruxelles (anche quel giorno pioveva e io battevo i denti dal freddo!) e il giorno dopo una visita a Mechelen accompagnate da Monique, la sorella di Cristhiane.Mercoledì siamo state a Bruxelles con due sue nipotine per vedere e visitare all’interno l’Atomo e ai suoi piedi il parco di divertimenti MiniEuropa mentre giovedì ho visitato la città universitaria di Leuven insieme a Beril.Venerdì fine settimana al mare, nella zona più vicina all’Olanda. L’appartamento era a Duinbergen, vicino a Knokke-Heist, la stazione balneare più rinomata.La sera mi ha portato a vedere “Cavalia”, un grande spettacolo sullo stampo del “Cirque du Solei”l, dove i protagonisti erano bellissimi cavalli che si esibivano con i loro maestri: acrobazie spettacolari in cui si vede il grande rapporto di fedeltà tra uomo e cavallo, scenari unici, costumi degni di un’opera teatrale, coreografie, numeri di giocoleria… Inutile dire che mi è veramente piaciuto!La domenica è dedicata allo sport: approfittando della bella giornata di sole, partiamo in bicicletta per un tour, fino al paesino di Cadzand-Bad in Olanda. Dopo una sosta alla riserva naturale Zwin, mangiamo qualcosa in Olanda e poi ritorniamo a Duinbergen, passando per Knokke e fermandoci in alcune gallerie d’arte. Knokke è una cittadina molto ricca e lo si vede dallo stile di vita, dalle auto, dagli appartamenti (lussuosi e carissimi) e dalle boutiques.Il lunedì mattina si torna a Schiplaken e la sera, dopo la cena da Monique partecipo ad una visita guidata al campanile di Mechelen; da lassù si può vedere tutta la cittadina, fino a scorgere in lontananza l’Atomo.Mercoledì è il turno di Anversa dove visitiamo la casa-museo del pittore fiammingo Rubens, il MOMU, museo della moda, la piazza principale e la città. Anche questa volta in compagnia di Beril e della sua “hostmother”.Giovedì ancora a Bruxelles per visitare un’esposizione al Palazzo delle Belle Arti intitolata “It’s not only rock’n’roll baby!” dove alcuni musicisti rock contemporanei ( ad esempio Patti Smith e Yoko Ono) esponevano le loro opere: si va dai video, alle fotografie in bianco e nero, alle pitture su tela, tutto in chiave moderna.Le due settimane sono passate troppo in fretta e il mio viaggio in Belgio stava per concludersi; venerdì sera, dopo aver cucinato e insegnato la ricetta del risotto perfetto a Cristiane, preparo e metto in valigia le ultime cose. La sveglia di sabato è alle 6, l’aereo alle 10.35 e dobbiamo essere a Charleroi con almeno un’ora di anticipo…Fa un po’ strano tornare nello stesso aeroporto dove 20 giorni prima era iniziata la mia esperienza in terra belga; mi ritengo fortunata di aver avuto questa possibilità, che mi ha fatto crescere diventare più autonoma, dove ho messo alla prova me stessa e la mia personalità, il mio modo di comunicare e di condividere con persone nuove le stesse emozioni, anche se il tempo a disposizione è stato “relativamente” poco!Grazie a tutti!!