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ITALIA: what else?

Quest’anno ho chiesto ai miei genitori di poter fare domanda per gli scambi giovanili Lions Club International. Quando mi è stato proposto di andare in Brasile ero molto eccitata ma, trattandosi della mia prima esperienza, da una parte ero spaventata perché non sapevo cosa mi sarebbe aspettato. Infatti, pochi giorni prima della partenza non volevo più partire. Ora sono davvero entusiasta di aver avuto l’opportunità di andare e per questo devo ringraziare i Lions e, ovviamente, i miei genitori che me l’anno permesso. Un fattore che un po’ mi preoccupava era il fatto che a luglio in Brasile era inverno. In realtà, mi sono accorta che la temperatura non era stabile; quando siamo arrivati c’erano 18° e quando siamo partiti per tornare in Italia ce n’erano si e no 3°.  

Lo scambio è durato tre settimane (due settimane in famiglia e una in campus). Sono partita da Roma insieme ad altre due ragazze italiane, abbiamo fatto scalo a San Paolo dopo dodici ore di aereo e, infine siamo atterrate all’aeroporto di Porto Alegre.

 

La famiglia cui sono stata affidata è stata davvero gentilissima, mi trattavano come un membro della loro famiglia. La città dove vivevano, Erechim, si trovava nella regione più a sud del Brasile (Rio Grande Do Sul), che è la zona più ricca. Oltre a me, anche un’altra ragazza italiana si trovava nella mia stessa città e molto spesso le famiglie si accordavano per organizzare uscite tutti insieme. Abbiamo viaggiato un po’; mi hanno portato a vedere una delle sette meraviglie del mondo, ovvero le cascate di Foz do Iguazù; mi hanno portato, inoltre, in Argentina e in Paraguay. Una cosa che ho apprezzato molto è che hanno organizzato una passeggiata a cavallo, la mia passione. 

 

Il campus è stata un’esperienza unica, non ci sono parole per descriverla. Il campus si trovava a Serafina Correa, una città dove il 90% della popolazione aveva origini italiane, soprattutto venete. Quest’anno per alcuni problemi tecnici hanno organizzato soltanto un campus per cui ci siamo ritrovati 34 ragazzi provenienti da 12 paesi diversi (di italiani eravamo sette). Il campus ha organizzato molte visite in alcune città come Gramado, Canela, Passo Fundo… Hanno organizzato molte attività tra cui una gita in jeep, è stata quella più divertente a parer mio. Consiglio a tutti di andare in Brasile, è un posto meraviglioso, molto diverso da come me lo aspettavo.