Eccomi qui a scrivere qualche riga sulla mia esperienza in Bulgaria. Come in passato, anche quest'anno ho aderito al progetto “Youth Exchange” del Lions Club, trovandomi così a trascorrere dieci giorni a Dobrich, in Bulgaria.
Non vorrei essere banale o sembrare “di parte” in quanto membro del Leo Club, ma non posso negare che queste esperienze di vita aiutano a crescere, sia culturalmente che come persona. Non è facile riuscire ad ambientarsi in così poco tempo in una famiglia conosciuta solo pochi giorni prima via e-mail, in un Paese straniero e comunicando in una lingua che, per quanto la si possa conoscere bene, non sarà mai la propria. Incredibile poi la rapidità con cui ci si affeziona alla propria Host Family, tanto che i rapporti restano vivi a distanza di anni e si spera sempre che un giorno ci si possa incontrare nuovamente.
Inoltre il progetto in questione offre a giovani e giovanissimi la possibilità di viaggiare, non solo limitando notevolmente le spese, ma anche in posti meno conosciuti e apparentemente poco interessanti. Il mio caso lo conferma. Precedentemente ho avuto la possibilità di soggiornare in Arizona e in Canada e,in tutta onestà, la Bulgaria non era proprio nei miei piani di vita. Ma-come si dice-tentar non nuoce. Con il senno di poi posso affermare che non avevo alcun motivo per essere dubbiosa.
La gente è disponibilissima e comprensiva e il paesaggio è molto interessante. Certo, non è l'America. Oserei dire,piuttosto, che l'Italia potrebbe essere definita “la loro America”. Purtroppo la povertà è evidente, sono in pochi a potersi permettere una vita (per i nostri canoni) normale. Tuttavia, ripeto, è un'esperienza che ho vissuto con gioia ed entusiasmo. Purtroppo sia l'età che gli impegni universitari mi impediranno di continuare a viaggiare con il Lions Club; sono convinta tuttavia che le nuove generazioni saranno in grado di seguire la scia mia e dei miei compagni di viaggio,pugliesi e non, e che il Lions Club potrà esserne orgoglioso ancora per molto.