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ITALIA: what else?

La mia esperienza fatta in Ontario – Canada  - Distretto A-15 è stata diciamo un pò sfortunata. 
Questo è stato probabilmente dovuto alla famiglia da cui sono stata ospitata durante il mio soggiorno che evidentemente non mi aveva presa molto in simpatia. In più di un'occasione hanno dimostrato di non essere state persone corrette nei miei confronti, nonostante io sia sempre stata sempre più che educata con loro. Tanto per fare qualche esempio più di una volta sono stata lasciata a casa da sola, spesso senza nemmeno essere avvertita, talvolta anche senza un pranzo, senza il permesso di uscire nemmeno per fare un telefonata; ho visitato le Niagara Falls tre giorni prima della mia partenza dopo che li avevo implorati per settimane e questo è avvenuto non tanto perchè gli importasse che io visitassi qualcosa, quanto più perchè ero l'unica ragazza del distretto a non averle ancora visitate e questo era troppo vergognoso perfino per loro. Non per niente, nonostante sia rimasta lì un mese, nonostante le mie innumerevoli richieste e nonostante abbia fatto un totale di 24 ore di volo per visitare quell'unica cosa, non ho avuto l'opportunità di visitare Toronto (se non attraversandola in macchina la mattina della mia partenza prima di andare in aeroporto). 

So con certezza che anche Nicola, l'altro ragazzo italiano che era ospitato nel mio stesso villaggio (Innerkip) popolato quasi esclusivamente da mucche e con il quale ho condiviso gioie e dolori di questo scambio, non ha avuto un'esperienza migliore della mia, dato che non solo non era evidentemente ben accetto in quella famiglia, ma per giunta i suoi tre host brothers avevano rispettivamente 8, 8 e 10 anni, naturalmente urlavano dalla mattina alla sera, non c'era una connessione internet in quella casa e l'unica cosa che ha visitato durante la prima settimana è stata un supermercato. Mi rendo conto che è difficile credere a tutto questo, ma posso assicurare che la situazione era davvero tale. Inoltre le uniche persone davvero amichevoli e disponibili delle nostre famiglie (nel mio caso la madre e la sorella maggiore di 19 anni, nel suo caso il padre) lavoravano giorno e notte (nel vero senso della parola) e conseguentemente o che non erano presenti, oppure dormivano. Ma credo che la cosa peggiore di tutto ciò sia il fatto che il coordinatore degli scambi Michael Salter fosse irreperibile in quel periodo e che il suo sostituto David Rumble non si interessasse della nostra situazione, nonostante lo avessimo informato più e più volte.Ora mi sembra anche giusto parlare della parte positiva di questa esperienza, il Camp. Nonostante il programma non sia stato studiato molto accuratamente (dato che non erano presenti la visita alle Niagara Falls e a Toronto, cosa che invece sarebbe stata opportuna dato che alcune persone, tipo la sottoscritta, non hanno avuto la possibilità di visitare), l'esperienza del Camp è stata a dir poco sensazionale. Fortunatamente abbiamo avuto quegli 8 giorni a dir poco indimenticabili dove siamo venuti in contatto con altri ragazzi provenienti da tutto il mondo e non smetterò mai di ringraziarvi per avermi dato l'opportunità di vivere una tale esperienza. Entrare in contatto con altre culture e capire che in realtà siamo tutti così simili è una soddisfazione che non ha prezzo e instaurare amicizie che sono sicura andranno avanti per molto tempo è un qualcosa di indescrivibile. Perciò posso dire che è stata un'esperienza molto completa, ho provato dal massimo sconforto alla massima gioia durante quel mese. Ora se ripenso a questa esperienza non penso più a quei simpaticoni che mi hanno ospitata e che mi auguro non ospiteranno un altro italiano in futuro, ma ripenso ai miei amici da tutto il mondo che resteranno con me per sempre. Stiamo già organizzando una reimpatriata per incontrarci di nuovo durante le vacanze di Natale e il prossimo Ottobre ospiterò per 10 giorni una ragazza dalla Finlandia che appunto ho conosciuto al Camp. Questo è quello che mi rimarrà di questa esperienza. A questo punto l'unica cosa che posso dire è che mi auguro sia possibile         evitare che un altro italiano sia ospitato dalla famiglia xxxxxx ad Innerkip (potrei estendere questo anche alla famiglia che ha ospitato Nicola, i xxxxxx) perchè in tal caso avrebbe bisogno dei nostri migliori auguri.Comunque l'esperienza che abbiamo avuto come famiglia ospitante (più che altro i miei genitori, dato che io ero in Canada) è stata da quello che mi dicono più che positiva, anche se impegnativa, e la ragazza che abbiamo avuto il piacere di ospitare, Marisol dal Messico, è stata sempre educata e disponibile. Io ho avuto il piacere di passare con lei solo qualche giorno e questo mi è un po' dispiaciuto perchè mi sarebbe piaciuto approfondire il ruolo della host sister.Vi ringrazio da parte mia e della mia famiglia per questa esperienza che ha dato tanto, soprattutto a livello umano, a tutti noi.

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