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ITALIA: what else?

Durante il periodo compreso tra il 7 e il 21 luglio ho partecipato al programma degli scambi giovanili per la mia prima volta; il campo si trovava in una città dell’isola di Cipro chiamata Ayia Napa.Sono arrivata verso le tre del pomeriggio con altri tre ragazzi italiani che avevano fatto il volo con me e con altri ragazzi stranieri che avevamo incontrato all’aeroporto di Larnaca.

Durante la giornata abbiamo sistemato le nostre valige e abbiamo iniziato a conoscerci meglio, mentre aspettavamo l’arrivo di altri due ragazzi italiani che sarebbero arrivati verso sera insieme al resto del nostro gruppo.
In questi giorni abbiamo svolto molte attività come le visite alle città più importanti: Pafos, Nicosia, Limassol, Famagosta e Larnaca; abbiamo passato una fantastica giornata in barca, siamo stati all’acquapark, abbiamo trascorso molto tempo in spiaggia e abbiamo approfittato dei momenti di siesta durante i quali siamo rimasti al campo per conoscerci meglio e legare fra di noi.
Due settimane sono trascorse molto in fretta e alla fine eravamo diventati come una famiglia; quando sono arrivata ero un po’ spaesata perché mi aspettavo qualcosa di diverso dal campo e dal programma, ed inoltre, anche a causa del mio carattere introverso, ci ho messo un po’ per legare con gli altri ragazzi.
In due settimane la situazione è cambiata del tutto: ho conosciuto delle persone fantastiche con cui ho legato molto e mi sono trovata benissimo durante questo periodo; siamo diventati molto uniti come gruppo e abbiamo trascorso dei momenti bellissimi: le sere in cui ci riunivamo nel chiosco per cantare insieme canzoni con la chitarra, ridere e ballare, la nostra uscita in uno dei pub di Ayia Napa, i momenti in cui, durante la siesta, ci riunivamo attorno al tavolo per giocare a carte o a parlare fra di noi.
Il momento in cui abbiamo dovuto salutarci è stato tristissimo, tutti noi eravamo in lacrime; io sono stata una delle ultime a partire ed è stato molto triste dover dire addio a quelle persone che erano diventate una famiglia per me, con cui avevo condiviso momenti bellissimi e purtroppo anche momenti meno belli durante queste due settimane, anche se siamo ancora tutti in contatto tramite Facebook e altri social network.
Ricorderò sempre questa esperienza che, nonostante le difficoltà iniziali, è stata bellissima e mi ha insegnato molte cose.

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