Questo è stato il primo viaggio che fatto da solo, senza genitori, scuola o scout, e devo dire che ero anche un pò eccitato ma non a disagio perché, comunque, ho fatto molti viaggi in aereo.
Quando sono arrivato in tarda serata a destinazione, ho conosciuto un ragazzo italiano che, essendo arrivato già la mattina, mi ha dato informazioni sul funzionamento del campo.
Essendo circa 40 ragazzi di varie nazionalità primi giorni sono trascorsi dedicandoli alla conoscenza, ho fatto più amicizia con i miei compagni di stanza perché avevamo anche la notte per stare insieme.
La mattina stavamo tutti insieme. Abbiamo conosciuto e imparato canti e balli greci. Poi continuavamo con attività di gruppo come il mosaico o, a scelta, come cucina o basket, che io ho preferito.
Dopo pranzo le attività pomeridiane erano diverse per ogni giorno. Durante la siesta approfittavamo per giocare con la play station e per socializzare tra noi.
Ogni giorno andavamo in spiaggia e, un pomeriggio, abbiamo fatto una competizione di sculture di sabbia che è stata molto divertente.
Ogni tanto dopo cena siamo andati in un pub, l’Ambassaden, dove ci siamo divertiti ballando.
I 15 giorni, trascorsi molto piacevolmente, sono serviti a farci sentire uniti. La conoscenza di tutti questi ragazzi mi ha lasciato un ricordo di amicizia e solidarietà ma, purtroppo, tutto è finito troppo in fretta.
Il giorno più brutto è stato l’ultimo: quello delle partenze che si sono susseguite dalla mattina alla sera.
Fortunatamente abbiamo facebook, skype e i mezzi per comunicare tra noi e, infatti, sono in contatto ancora con qualche amico del campo.
Grazie per avermi dato questa opportunità.