Dall’8 al 21 luglio ho partecipato agli scambi giovanili organizzati dai Lions.
La mia meta è stata Cipro, la cosiddetta “isola di Venere”.
Ho viaggiato su un volo della Cyprus Airways insieme ad altri quattro italiani (Martina da milano, Giulia da Venezia, Lucia da Modena e Federico da Ancona) e siamo arrivati all’aeroporto di Larnaca intorno alle 6 di sera. Siamo stati accolti da un signore membro dei Lions molto gentile che ci ha illustrato come sarebbe stato il nostro soggiorno nell’isola. Il suo entusiasmo ci ha coinvolto e per questo abbiamo passato più serenamente le 3 ore nell’aeroporto ad aspettare due ragazzi della Mongolia e una ragazza Americana.
Una volta riuniti siamo partiti alla volta di Aja Napa ed il pulmino su cui viaggiavamo si è fermato davanti a un grosso cancello.
Entrando, siamo stati accolti calorosamente da tutti gli altri 35 ragazzi che erano già arrivati nel pomeriggio e sono iniziate le presentazioni. Un po’ stanchi e un po’ confusi da tutto quel vociferare di lingue straniere ( una vera Babele ! ), abbiamo cenato con cibi molto diversi da quelli italiani e siamo andati quasi subito a dormire.
Il campus, già a una prima vista, ci era sembrato molto bello: le ragazze avevano una loro casa, così come i maschi ed i leaders del campus; oltre a questi edifici erano presenti anche i bagni e le docce in comune, la sala da pranzo insieme alla cucina, due magazzini,un chiosco e un campo da basket e pallavolo.
Nei giorni successivi abbiamo conosciuto meglio tutti gli altri ragazzi e abbiamo imparato le regole del campus: ad esempio noi ragazze non potevamo passare davanti alla casa dei maschi, non potevamo andare in giro in costume o coperte con gli asciugamani; tutti dovevamo conservare le tazze per bere contrassegnate da un numero che ci erano state consegnate dai leaders; nessuno doveva buttare la carta igienica nel water per il rischio di intasamento; nessuno doveva esporsi al sole dalle 11 di mattina alle 5 di pomeriggio; tutti eravamo tenuti ad eseguire gli ordini dei leaders ecc ecc…
Come si poteva prevedere, molte volte queste regole non venivano rispettate e per questo venivamo sempre messi in punizione.
Già la seconda sera (cioè quella della finale dei mondiali di calcio), Anna (il capo di tutti) ha staccato la spina della televisione mentre tutti eravamo incollati a vederla, perché i gabinetti erano tutti intasati! È inutile sottolineare la rabbia di noi ragazzi italiani ed il disgusto di dover ripulire i bagni !! Ma lex dura lex.
Raccontando questi dettagli non vorrei fare intendere che il mio viaggio è stato brutto e noioso.
Al contrario penso che sia stata la più bella vacanza della mia vita. Come non ci si può divertire in un gruppo di 40 ragazzi nella capitale del divertimento dell’isola? È praticamente impossibile…
Così alternavamo momenti di divertimento allo stato puro in spiaggia, nei pub e nei locali, nel parco acquatico (e anche a pulire il campus per punizione, perché no?) a momenti culturali come ad esempio la visita di molti monumenti antichi a Paphos, Limassol, Nicosia e molti altri centri.
Durante questo campus sono venuta a conoscenza delle culture degli altri popoli e ho avuto l’occasione di migliorare il mio inglese. Inoltre sia la simpatia di tutti i ragazzi che la cordialità della gente del luogo mi hanno fatto passare moltissimi bei momenti che difficilmente dimenticherò.