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ITALIA: what else?

Domenica 8 luglio 2007 sono partita per cominciare l’indimenticabile esperienza a Cipro che sarebbe durata fino a sabato 21 luglio.
Io e un atro ragazzo, Riccardo da Udine, siamo arrivati da Venezia all’aereoporto di Milano Malpensa, dove abbiamo incontrato gli altri due ragazzi italiani (Valentina da Grosseto e Gherardo da Brescia) che avrebbero condiviso con noi questa esperienza.
Finalmente dopo, cinque ore di attesa, ci siamo imbarcati per l’aereoporto di Larnaca a Cipro, dove, una volta arrivati, abbiamo trovato ad aspettarci un membro lion. Quest’ultimo, dopo averci fatto salire su un taxi, ci ha condotto fino ad Aja Napa, dove si trovava il nostro campo.  
Ad accoglierci i due fantastici leader, Maria e Manolis, che sarebbero stati le nostre guide per tutte le due settimane seguenti. Qui è iniziata la nostra”avventura”.

Eravamo quasi gli ultimi ragazzi ad essere arrivati, mancavano solamente un ragazzo e una ragazza dalla Bulgaria, due ragazzi slavi, un ragazzo polacco e una ragazza greca.Il rapporto tra noi quattro italiani è sempre stato molto bello tanto che tutti, almeno una volta, ci hanno chiesto se ci conoscevamo già da prima. Inizialmente, però, avvertivamo resistenze e molta diffidenza soprattutto da parte delle ragazze austriache e tedesche, al contrario di altre che facevano il possibile per metterci a nostro agio e che si sono dimostrate sin dal principio curiose nei confronti delle altre culture. Era solo questione di tempo e di abitudine, poiché dopo la prima settimana di campo gli obbiettivi ai quali era finalizzata questa esperienza si potevano definire raggiunti. Non c’erano più i gruppi di ragazzi che stavano solo con quelli provenienti dallo stesso paese, ma in ognuno di noi era cresciuta la voglia di comunicare con altre persone che vedevamo così diverse da noi, confrontarci con le loro culture, scoprire aspetti che avevamo sottovalutato e che, seppure piccoli, avrebbero potuto arricchirci.In questa atmosfera, oltre che all’opportunità di migliorare il nostro inglese, abbiamo avuto la possibilità di visitare la bellissima isola di Cipro, ripercorrere la storia delle sue città più importanti mediante il racconto di esperti e la vista di siti archeologici.
Durante le escursioni il pranzo era offerto dal lions club della città che visitavamo. Spesso i rappresentanti dei club con i quali mangiavamo ci davano l’opportunità di conoscere cibi tipicamente greci, ben diversi e decisamente più buoni rispetto a ciò che mangiavamo all’interno del campo. Non sono mancati neanche i momenti di svago come le mattine in spiaggia, le serate in giro per Aja Napa o l’intera giornata trascorsa al parco acquatico.
Tutta questa era una libertà che i leader ci lasciavano in cambio dal rispetto e dell’obbedienza nei loro confronti; alla trasgressione delle regole, infatti, abbiamo sperimentato la punizione, esperienza che ci ha permesso anch’essa di crescere.Il tempo è passato velocemente e la fine della nostra avventura si avvicinava fino a quando, la mattina di sabato 21 luglio, in seguito alla partenza dei ragazzi bulgari e del ragazzo polacco,è arrivato anche per noi il momento di lasciarci.  Il distacco è stato difficile, ma sapevamo che il ricordo di tutto quello che avevamo vissuto assieme non avrebbe mai potuto essere dimenticato.

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