Durante tutta la mia permanenza in Danimarca mi sono sentita dire sempre la stessa frase: “Sei così fortunata! Questa è una delle estati danesi più calde di sempre!”.
Ma non è stato soltanto il clima (insolitamente caldo e soleggiato) a rendere la mia esperienza così unica.
Per la prima settimana sono stata in una “host family”.
Ho soggiornato a Haarby con la splendida famiglia Lauridsen, in una casa di campagna accanto a un bellissimo castello. La mia nuova famiglia mi ha accolto come se fossi già parte di essa e mi ha sempre fatta sentire a mio agio.
Insieme a loro ho avuto l’opportunità di visitare innumerevoli città tra cui la stessa Haarby, Odense e addirittura Copenaghen. Mi sono sentita veramente molto fortunata e grata per l’opportunità di visitare la capitale della Danimarca per tre indimenticabili giorni.
Stare in una “host family” significa vivere con loro e come loro, conoscere le loro abitudini, la loro cultura e imparare a conviverci; questa esperienza è totalmente diversa dal visitare semplicemente un paese come un turista, vale molto di più.
La mia famiglia è sempre stata gentile, cortese e spero di rivederli, chissà, magari ospitandoli in Italia.
Alla fine della settimana, i miei genitori mi hanno accompagnata al mio camp, alla “Kongeadalens Efterskole”. Ovviamente i primi giorni sono stati i più difficili in quanto tutti sembravamo molto timidi, ma dopo un po’, grazie ai camp assistants e alle attività che avevano pensato per noi, abbiamo iniziato a conoscerci meglio.
L’attività “Country Presentation” è stata veramente molto utile ed interessante: ogni sera tre persone, provenienti da diversi stati, dovevano illustrare agli altri membri del camp il proprio paese di origine, utilizzando foto, video e presentazioni power point. Grazie a questa attività abbiamo avuto moto di scoprire, conoscere e apprezzare molte diverse culture.
Io e gli altri tre ragazzi italiani presenti al camp abbiamo pensato insieme alla presentazione dell’Italia: abbiamo quindi realizzato una presentazione ppt descrivendo il cibo, le città, le tradizioni e l’arte, poi ho fatto assaggiare delle caramelle italiane prodotte a Castelleone(dove abito) e infine abbiamo cantato una canzone italiana, accompagnate dal pianoforte suonato da Riccardo.
Grazie alla nostra approfondita presentazione e per la nostra allegria siamo stati uno degli Stati più apprezzati.
Il Camp è stata un’esperienza fantastica! Abbiamo fatto molte attività sia nella scuola sia fuori: abbiamo visitato la Lego Factory, la spiaggia di Esbjerg, antiche città e centri Vichinghi.
Una delle giornate più faticose, ma anche la mia preferita, è stata “the military day”. Siamo stati svegliati di soprassalto, alle 6.30 di mattina con un gran baccano, poi sono iniziate intense attività di fitness. I camp assistants hanno anche dipinto le nostre facce nello stile mimetico dei militari, abbiamo imparato a marciare, abbiamo fatto giochi di squadra e infine un ex capitano dell’esercito è venuto a farci visita.
Dopo una sola settimana tutti e 34 i membri del camp iniziavano a conoscersi meglio e dopo due settimane avevamo formato una grande famiglia di persone provenienti da 21 differenti stati.
Non dimenticherò mai i bei momenti passati in Danimarca e consiglio a chiunque questa bellissima esperienza.