Ho conosciuto gli scambi giovanili Lions quasi per caso lo scorso inverno, e non mi sono di certo lasciata scappare l’opportunità di vivere un’esperienza del genere! Cosi il 13 luglio sono partita con mille paure, dall’aereo di cui non ero per niente pratica, al fatto di dovermi relazionare con persone sconosciute in una lingua di cui avevo solo una preparazione scolastica; ovviamente però ero anche super felice e non vedevo l’ora di iniziare questa nuova avventura.
Pochi minuti dopo l’atterraggio le mie paure si sono volatilizzate; ho subito riconosciuto la mia host family che mi è corsa incontro e mi ha accolto a braccia aperte. Arrivati a casa ho conosciuto anche Roosa-mari, la ragazza finlandese che era ospitata con me e con cui ho stretto un rapporto bellissimo e condiviso un sacco di emozioni. Nella settimana seguente i nostri “host parents” avevano organizzato moltissime attività interessanti, abbiamo visitato città, paesaggi mozzafiato, fatto shopping, organizzato un sacco di barbecue squisiti, sia con i parenti della mia “host family” che con la “host family” di una ragazza turca che sarebbe stata nel camp con me e Roosa-mari. Ma la cosa più bella e strana allo stesso tempo è il fatto che abbiamo dialogato veramente di tutto, dalla scuola, agli amici, ai sogni, ai film o libri preferiti, cosa che forse non faccio nemmeno con i miei veri genitori!!
Dopo sette giorni cosi intensi, inutile dire che la voglia di iniziare le due settimane di Camp era immensa, ma lo era anche la tristezza di dover lasciare la mia nuova mamma, il mio nuovo papà e la mia nuova sorella, persone magnifiche che mi avevano trattato in tutto e per tutto come parte della loro famiglia, e le lacrime, anzi un pianto abbondante, non si è fatto attendere.
Cosi, in un batter d’occhio, sono stata catapultata nell’esperienza più bella, stravagante, pazza e assurda della mia vita: 34 ragazzi da 25 nazioni diverse, un giovane staff pieno di energia e un direttore pronto a fare del suo meglio per rendere le due settimane di permanenza fantastiche! Tra viaggi verso isolette quasi deserte e natura incontaminata, visite in carinissime città come Aarhus e Horsens, super tornei di bigliardo serali, notti passate a chiacchierare con nuovi amici e sveglie ogni giorno sempre più traumatiche, si è creato un gruppo pazzesco, fatto di amicizie pure e reali. Mi è sembrato di conoscere tutte quelle persone da una vita. Si era creato qualcosa di magico, surreale forse, e doverli lasciare non sapendo se e quando li rivedrò, è stato veramente difficile, avrei voluto rimanere ancora qualche mese con tutti loro! Le amicizie però sono rimaste, chatto con le persone a cui sono più legata quasi giornalmente, anche se la loro presenza fisica, a distanza di settimane, mi manca.
Grazie Lions per questa magnifica esperienza e per i rapporti umani che riesci a creare. Sono entrata in contatto con nuove culture, lingue e opinioni; lontano da qualsiasi pregiudizio o luogo comune, ho imparato ad apprezzare le uguaglianze e diversità fra popoli, e ho scoperto che in fondo siamo tutti simili e che ognuno può ricevere e al contempo donare moltissimo. Sono cresciuta, migliorata e diventata più consapevole di ciò che mi sta attorno, ho scoperto parti di me stessa di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. Sono partita con la speranza di fare una bella vacanza, sono tornata con molto di più, qualcosa che con queste parole, forse, non riesco nemmeno a trasmettere.
Grazie di tutto, Federica.