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ITALIA: what else?

La mia avventura è iniziata il 14 luglio 2012.
Dopo una notte insonne, sono partita la mattina presto per l'aeroporto di Linate: destinazione Aalborg, Danimarca. Ho salutato i miei genitori e l'Italia, pronta ad affrontare questa meravigliosa esperienza.
Dopo cinque ore e uno scalo a Copenhagen sono arrivata. Là mi aspettava la mia famiglia danese, i Dyrvig, delle persone speciali e che non smetterò mai di ringraziare per i fantastici ricordi che mi hanno lasciato.
Ho passato una settimana stupenda con loro, sono stati molto disponibili e soprattutto simpatici. Sembrava proprio di vivere nella mia vera famiglia! Oltre a me ospitavano anche una georgiana e a pochi metri da noi abitavano anche una ragazza turca e una thailandese. Inoltre, un po' tutte le famiglie che ospitavano noi campers si conoscevano tra di loro e hanno deciso di organizzare delle serate in compagnia, in modo da farci conoscere prima dell'inizio del camp.

Così con le gite che abbiamo fatto in famiglia e gli incontri con tutti gli altri, quella settimana è passata forse troppo rapidamente. Arrivata al mio secondo sabato danese, ho dovuto rifare le valigie per trasferirmi nel dormitorio della Ingstrup Efterskole, dove avrei alloggiato per le due settimane seguenti.
La prima giornata è stata completamente dedicata ad ambientarci nella scuola e nelle nostre camere. La mia compagna di stanza era la ragazza thailandese che abitava a pochi metri dalla mia host family; ma in ogni caso passavamo più tempo fuori dal dormitorio, quindi potevamo stare sempre tutti insieme.
Il secondo giorno e quelli successivi abbiamo visitato delle città, come quella di Skagen (la punta a nord della Danimarca) e Aalborg (la grande città del nord) o delle fabbriche. Due giorni sono, inoltre, stati dedicati a delle attività nel camp: giochi sulla spiaggia, tornei di beach volley ed una sfida di orientamento.
Nonostante tutte queste attività che ci tenevano parecchio impegnati, abbiamo avuto molto tempo per noi, per poter socializzare e stare insieme. Potevamo usare la palestra, i campi da beach volley e da tennis e anche la “stanza svago”. Insomma, avevamo tutto!
E poi, con delle persone del genere, come potevo non divertirmi anche solo stando seduti su un divano? Non potevo chiedere di meglio, davvero.

Purtroppo quest'esperienza, come tutte, è dovuta terminare. Una ragazza slovena ed io abbiamo dovuto lasciare tutti gli altri alle 5 del mattino per andare all'aeroporto dirette a Copenhagen e poi, io, verso Milano. 
È stato davvero bruttissimo lasciare là i miei nuovi amici e pensare che probabilmente mi sarà difficile rivedere la maggior parte di loro. Però, ci siamo salutati con un grande abbraccio di gruppo e con la promessa di rivederci prima o poi, ma, soprattutto, di tenerci in contatto.

Ho avuto la grande opportunità di conoscere così tante persone diverse, così tanti AMICI diversi che in questo momento vorrei riavere ancora qua con me per poter rifare tutto dall'inizio. Grazie Lions Club per dare la possibilità a noi ragazzi di poter fare questi scambi giovanili e permetterci di incontrare nuove persone, nuove culture e nuovi modi di vivere!