Il mio viaggio comincia da solo su un Firenze-Francoforte e, solamente il volo è stato qualcosa di diverso. Ho viaggiato moltissimo con i miei genitori, ma per la prima volta nella vita mi sono ritrovato a volare da solo: è stata perciò una sensazione strana, qualcosa di diverso dal solito!
Arrivato a Francoforte mi sono imbarcato sul volo che mi avrebbe portato in un paese totalmente nuovo per me (sul quale sapevo molto poco)….l’Estonia.
Una volta atterrato a Tallinn, mi sono ritrovato nel tardo pomeriggio di una bellissima giornata col sole ancora molto alto nel cielo; ad accogliermi il mio “host-father “, il quale non parlava inglese quasi per niente, e Rain, il più giovane dei miei host-bros, di 17 anni. Dopo circa un’ora di strada siamo arrivati a casa, dove ho incontrato colei che sarebbe stata la mia host-mother per i seguenti dieci giorni.
Dopo l’ottimo barbecue per cena e un breve giro a piedi per Pärnu-Jaagupi, il piccolo paesino, è venuto il momento di andare a letto.
Dormire: dormire è stato difficile quasi sempre durante il mio scambio. Sono abituato a dormire col buio totale nella stanza, concetto che in Estonia (ma anche in tanti altri paesi al di fuori del nostro) non esiste. È stato però affascinante vedere che solo alle 22.30 il sole tramonta e che non scende mai un buio totale come da noi; in più verso le una di notte il cielo comincia a diventare più luminoso. La mia prima intera giornata Estone l’ho trascorsa a Pärnu, terza città dell’Estonia, nota per la spiaggia e quindi come località marittima. Abbiamo speso la mattina e buona parte del pomeriggio a prendere il sole in spiaggia, a divertirci sulle altalene estoni (qualcosa di divertente, incredibile quanto mortale: da provare!) e naturalmente a fare il bagno nel Mar Baltico: forse la più fredda esperienza della mia vita, nonostante Rain dicesse che l’acqua non era particolarmente fredda. Mi ha colpito proprio l’acqua, che è salata pochissimo, e in ogni caso ho sentito la nostalgia del “mio” Mar Tirreno, di sicuro più caldo! I due giorni successivi li ho trascorsi con Rain e i suoi amici. Vorrei precisare che il mio host-bro è stato sempre molto carino con me, parlando inglese, però non posso dire lo stesso dei suoi amici, che non parlavano quasi mai inglese con me, perciò molte volte sono stato “escluso”. In quel momento ho sentito veramente la nostalgia del mio precedente scambio e di un qualsiasi paese di lingua inglese, dove appunto mi è possibile parlare con qualsiasi persona. Quando è arrivato il momento per Rain di andare in ritiro con la nazionale Estone U18 di basket (lo sport nazionale) in vista degli Europei a fine Luglio in Bosnia, gli host-parents mi han portato finalmente nella capitale, dove ho vissuto l’esperienza migliore di tutto il periodo in famiglia. Mi hanno lasciato due giorni con Marko, host-bro di 27 anni e Kairi, host-sister di 29 anni. Entrambi sono stati simpatici e carinissimi con me. Subito nel tardo pomeriggio siamo andati a giro per il centro storico con i loro amici, poi a mangiare in un pub e infine sul tardi a ballare. Mi sono divertito tantissimo, e non scorderò mai di quando ero a ballare in questa stradina piena di disco-pub a Tallinn e, uscito a prendere una boccata d’aria alle 3.30, ho alzato gli occhi al cielo ed era completamente giorno!!!! Un’altra cosa che mi ha colpito tantissimo è stato il fatto che sono uscito con Marko, Kairi e i loro amici, persone che andavano dai 25 fino ai 29 anni, e nessuno ha dato importanza o peso al fatto che io avessi anche nove anni meno di loro. È stata un’esperienza incredibile.
Il giorno dopo, Sabato, siamo stati a fare un giro, poi a casa di alcuni loro amici e infine all’evento più importante in Estonia: il “Laulupidu”, o Festival della Canzone. È un evento molto sentito dalla popolazione, tenuto ogni cinque anni (da più di 100!), dove vengono suonate e cantate principalmente canzoni popolari. Purtroppo siamo arrivati tardi ed ha pure iniziato a piovere, costringendoci a scappare via.
La serata è finita in maniera simile a quella precedente, ovvero a ballare nei soliti locali. Per quanto riguarda il “Laulupidu” ho avuto l’occasione di rifarmi il giorno dopo, quando ci sono stato cinque ore in compagnia dei ragazzi Sloveni (che sarebbero venuti alcuni giorni dopo al Camp con me), dato che ci eravamo accordati su internet di trovarci lì. È stata una splendida giornata di sole, seduti su questa collina a sentire queste canzoni in mezzo a 80.000 persone cantanti che sventolavano bandiere Estoni. La sera son tornato a casa, ma subito il giorno dopo son ripartito in pullman da solo alla volta di Tallinn. Son stato lì altri due giorni, che mi han permesso di visitare meglio questa incantevole città sul Mar Baltico. Una cosa che mi ha colpito è di questa piccola nazione è che tecnologicamente all’avanguardia: punti d’accesso gratuiti wi-fi (quasi) dappertutto, anche in piccoli paesini come il mio! Gli ultimi due giorni in famiglia li ho passati a fare la sauna, tipica esperienza nordica che mi è piaciuta tantissimo, e ad andare in Discoteca a Parnu con Rain e i suoi amici. Sono stato fortunato con la host-family, parte fondamentale di ogni scambio.
E’ arrivato quindi il momento del Camp, il momento più atteso di solito in uno scambio, o almeno nel mio caso. È stato completamente diverso dall’anno scorso. Subito arrivato alcuni di noi si erano già conosciuti tramite internet, ed è stato così strano arrivare là e trovare 19 persone, con alcune delle quali avevo già chattato o per lo meno visto qualche foto. Eravamo a Mooste, piccolo paesino in mezzo al verde nella zona Est dell’Estonia. Così è iniziato il Camp, e devo dire che l’aspetto migliore sono stati sicuramente i Group Leader: la più “vecchia” aveva solamente 24 anni, quattro più di me, e i due più giovani addirittura un anno meno di me. Penso che in ogni “Lions Youth Camp” dovrebbe esserci gente giovane come loro fra i Group Leaders, non persone troppo anziane e restrittive come mi è successo l’anno scorso. Per tutta la durata del Camp i Group Leaders son stati semplicemente perfetti, ogni camper ha rispettato le semplici regole che ci erano state imposte e non li ho MAI visti lamentarsi di qualcosa. Anche le attività anche sono state buone: siamo stati a Tartu, graziosa città universitaria e seconda città, siamo stati una notte in un buon hotel con SPA (piscine e saune a volontà) nel sud-est del paese, abbiamo fatto un giro in barca a Tartu e uno su un lago arrivando al confine con la Russia, abbiamo fatto un orienteering game divertentissimo divisi in squadre da quattro camper (qualcuno si è anche perso nel bosco), fatto delle maschere di gesso sulle nostre facce, fatto un giro in canoa a coppie per quasi tre ore, tirato con l’arco, girato attraverso paludi nella pianeggiantissima Estonia, ballato canzoni folkloristiche e, ovviamente, riso e scherzato. Una delle esperienze a mio parere più divertenti è stata la Sauna, non la classica Finlandese ma una chiamata “Smoked Sauna” dove all’interno era buio quasi totale e le pareti di legno erano ricoperte da fuliggine nera.
Così dopo dieci giorni stupendi, si è concluso il Camp Poolvama 2009; a poco più di un mese dalla sua fine, ho già reincontrato due camper e ho in programma di rincontrarne altri al più presto!
Si conclude così il mio scambio, il secondo. Venti giorni indimenticabili, in un paese che non conoscevo (dove solamente alcuni mesi prima non avrei mai pensato di andare), che ora apprezzo e a cui sono in qualche modo legato da dei ricordi bellissimi; e naturalmente anche quest’anno mi ritrovo con tanti nuovi amici sparsi per il mondo. Lo scambio é finito da poco e già sono a pensare, sognare su quale possa essere la meta del mio prossimo scambio!
Non posso certo paragonare l’Estonia all’Australia, dove son stato un anno fa in scambio, di certo non c’è la Grande Barriera Corallina, la gente non parla l’inglese, ma è certamente un posto stupendo, dove ho vissuto momenti che non dimenticherò mai, un luogo da visitare poiché pieno di bei posti (su tutti Tallinn e le scogliere a strapiombo sul Mar Baltico) e oltre tutto un Camp gestito alla perfezione: lo consiglio vivamente quindi come meta per il vostro (prossimo) scambio col Lions Club. Quindi ancora una volta un enorme grazie al Lions Club che mi ha fatto vivere un’altra meravigliosa esperienza, unica nel suo genere, in un paese straniero.
Solo un’ultima cosa: il 19 Luglio è finito, come già detto, il mio scambio, ma a differenza degli altri 19 camper, che sono ritornati per lo più a casa o qualcuno è andato nelle rispettive host-family, ho preso un traghetto per Helsinki, Finlandia, dove sono stato 4-5 giorni ospite da una mia amica conosciuta l’anno precedente in Australia. Penso che andare in un altro paese a visitare qualche amico/a sia solo uno dei mille vantaggi e opportunità che soltanto uno Scambio Giovanile ti può dare.