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ITALIA: what else?

Sono Luca Marcuzzi, il ragazzo che ha avuto la fortuna di andare in Estonia.
Causa un febbrone da cavallo non sono potuto partire il giorno previsto, ciò nonostante sono riuscito, grazie alla splendida collaborazione fra Guido Anderloni e Doris Reva, ad aggregarmi al gruppo.
Nonostante Doris fosse preoccupata per il mio lungo viaggio da solo (soprattutto le 4 ore di autobus), sono stato seguito alla grande dai LIONS che mi hanno accolto all’aeroporto e tutto è andato per il meglio.
Al campo mi sono trovato benissimo, le attività mi piacevano molto (essendo io un animatore in un campo estivo qui in Italia, ero abbastanza abituato al tipo di attività) e la compagnia era fantastica.


Gli animatori sono stati fantastici e mi sono veramente divertito un sacco! Se proprio devo trovare una cosa al campo che non mi è piaciuta (e non solo a me) era l’acqua al sapore nauseante di frutti di bosco che servivano a tavola ogni giorno!
Sono passato da una famiglia (quella del campo) a quella ufficiale, la host family di Maidu Kuuse che mi ha accolto con loro per dieci giorni.
Penso che fosse proprio la famiglia azzeccata per me (e qui il complimento è d’obbligo all’organizzatore!). Sia perché sono stati veramente ospitali e hanno cercato di farmi sentire veramente a casa in tutto e per tutto, sia perché ero situato in una località marittima, Parnu, dove ho avuto il piacere di andare in spiaggia e di fare il bagno (cose che io adoro!). Voglio spendere ancora qualche buona parola per la mia host family che è addirittura riuscita a farmi visitare il più grande stadio di calcio estone (Ale Coq Arena) e a farmi conoscere il responsabile degli arbitri estoni.
Essendo io un arbitro, la cosa è stata veramente emozionante!Se devo tirare le somme, l’esperienza è stata sicuramente positiva, soprattutto per la bellezza dei posti visitati (da Tallin, a Saaremaa, a Riga, a Parnu).
Sono rimasto felicemente impressionato da quanto siano avanti tecnologicamente in Estonia, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. A dire il vero prima di partire mi immaginavo spettacolo da tundra russa, ma per fortuna sono stato smentito!
Non sono una persona ipocrita e perciò non dirò “rifarei l’esperienza anche adesso” perché stare venti giorni in un altro Paese è una cosa alquanto impegnativa, ma sono sincero quando penso che sia stata una magnifica avventura, da consigliare a tutti quelli che si vogliono divertire e vogliono conoscere tanti nuovi amici! Ringrazio veramente tutti i LIONS, dai collabori italiani (che hanno proposto il concorso nella mia scuola), a quelli che hanno fatto da tramite fra me e l’Estonia e a quelli estoni che mi hanno accolto.Grazie di tutto!