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ITALIA: what else?

Sono appena tornata dalla mia magnifica esperienza in Finlandia e scrivo questo breve report con i ricordi ancora vivissimi in testa.
Non partecipando ad un camp ho avuto modo di passare tutto il mio periodo da finlandese (3 settimane) con la famiglia Jakonen (i genitori Kari ed Eija, Heidi, Henri ed Hermanni).
All'inizio ero molto nervosa: non ero mai stata 3 settimane lontano da casa ma dopo due giorni mi sono accorta che in realtà io ero a casa!
Sono diventata come una figlia e loro la mia famiglia.

Non ho fatto particolarmente fatica con il cibo, soprattutto con i dolci che sono deliziosi, ma nonostante ciò ho avuto il piacere di portare un po' d'Italia a tavola con una pasta alla carbonara.

La cosa che non mi aspettavo riguardo alla tavola è il latte: in pratica bevono più quello che acqua.
Sono stata fortunata sotto molti aspetti oltre la cucina, primo fra tutti il tempo: non ricordavano un periodo di caldo così lungo da tanto e io ne sono stata molto felice! E poi quanta luce! In pratica non calava il buio neanche due ore a notte.
La Finlandia è un bellissimo paese nonsolo per le persone ma anche per la natura a cui tutti tengono molto: molte foreste dominano il paesaggio ma la cosa più bella sono i laghi dove ho potuto nuotare svariate volte.

Grazie alla mia famiglia ho avuto modo di vivere moltissime esperienze diverse: ho provato la sauna che a quanto pare ogni famiglia possiede ed è una delle cose più rilassanti che abbia mai fatto, ho potuto visitare altre città oltre Eura, il paese dove abita la mia famiglia finlandese e infine passare un week end alla loro “summer house”: un piccolo cottage in riva ad uno dei mille laghi dalle acque pulitissime che riempiono questo paese.

Tra le tante attività ho anche assistito a due cresime, non molto diverse dalle celebrazioni italiane, e ho potuto conoscere altri ragazzi e ragazze filnandesi molto aperti; grazie al mio “little host- brother” ho persino imparato qualche parola in finlandese, lingua totalmente incomprensibile, siamo sinceri.
Insomma non mi sono di certo annoiata e mi sono affezionata davvero moltissimo ai miei fratelli e mia sorella, è stato molto triste dover tornare a casa.
È stata un'esperienza davvero indimenticabile e ringrazio il Lions club per averla resa possibile.