Ciao a tutti, mi chiamo Jennifer e ho 17 anni. Quest’anno, come tanti altri ragazzi, ho avuto la fortuna di visitare la Finlandia.Tutto è iniziato grazie alla mia scuola: una mattina mi hanno chiamato in Presidenza e mi hanno comunicato che grazie al mio profitto scolastico i Lions mi offrivano una borsa di studio all’estero. Non ho scelto io la destinazione, ma di sicuro non ci ho perso niente.
Sono partita da Malpensa il 12 luglio 2014. Viaggiavo da sola perché l’altra ragazza che sarebbe dovuta venire con me ha avuto un imprevisto ed è partita qualche giorno dopo, ma nonostante questo è andato tutto in modo molto tranquillo. Non ho avuto problemi neanche coi bagagli: non sono stati persi e non ho dovuto aspettare molto prima che arrivassero. Inoltre non ho avuto bisogno di fare scali.
Il viaggio è durato 3 ore. All’aeroporto di Helsinki mi aspettavano Rosita, la figlia maggiore della mia host family, e Terhi, la mamma. Una volta arrivata a Naantali (Turku) sono rimasta sbalordita dalla casa in cui abitavano: 3 piani, ampio terrazzo e il massimo dei comfort!
Lì mi aspettavano il papà Jari e Sofia e Julia, le altre due figlie rispettivamente di 19 e 7 anni. Mi hanno fatto accomodare in questa casetta di legno molto accogliente dove c’erano un letto matrimoniale, un bagno, un frigorifero e la sauna, così che potessi avere comunque la mia privacy.
All’inizio è stato un po’ difficile esprimersi in inglese, soprattutto perché loro lo sapevano parlare molto più fluentemente e molto meglio rispetto a me. Probabilmente a causa dello scarso insegnamento qui in Italia, ma dopo qualche giorno ero già più sciolta e iniziavo già ad imparare cose nuove.
Già fin da subito si sono dimostrati gentili, disponibili ed educati, infatti durante le due settimane che ho trascorso da loro mi hanno portato ovunque mi si potesse portare.
Il centro di Naantali è molto bello, soprattutto perché si trova in riva al mare e le tipiche case in legno lo rendono molto particolare. Amo i posti di mare e mi si è riempito il cuore quando mi hanno portato alla piccola spiaggia che c’è a due minuti da casa loro. Andavamo lì spesso a guardare il tramonto (strano ma vero, prima o poi anche in Finlandia il sole tramonta. Alle 10.00 di sera, ma tramonta!).
Ovunque vai è sempre pieno di foreste e prati verdi, escluse ovviamente le città principali in cui c’è molta più modernità.
Una distesa erbosa visibile costeggiando semplicemente la strada statale.
Il tramonto visto dalla spiaggia distante 2 minuti dalla casa della mia host family.
L’unica cosa che mi ha un po’ sconvolto sono le abitudini alimentari. Spesso capitava che io e le altre figlie più grandi ci alzavamo alle 11.00, ma non si facevano problemi a fare una ricca colazione con pane, burro, affettato, formaggio, tortini salati e per fortuna anche del semplice latte, yogurt e frutta fresca. A mezzogiorno (o qualsiasi altra ora in cui in Italia si è usuali fare pranzo) non si aveva ovviamente fame dopo tutto quello che si aveva mangiato poco prima, quindi si arrivava a fare pranzo/cena alle 5.00 di pomeriggio e magari avere un altro snack alle 11.00 di sera! Mangiano davvero in continuazione e qualsiasi cosa li capiti davanti, senza farsi problemi! Ma va beh, a quello poi ti ci abitui. Non sono nemmeno cibi troppo particolari, quindi non preoccupatevi di quel che mangerete.
Un’altra cosa è che a causa della continua presenza di luce durante la notte facevo fatica a dormire, infatti i primi giorni mi sono fatta prestare una mascherina da notte. Alle 4.00 del mattino è già chiaro come fossero le 8.30! Ma ci si abitua anche a questo.
Ne vale la pena ingrassare un po’ o dormire un po’ di meno pur di visitare la Finlandia almeno una volta nella vita! Mi è rimasto tutto impresso e ancora adesso molte cose mi riportano lì! La mia host family mi manca molto, loro e i loro animali. Infatti credo che tornerò a trovarli in futuro, magari con i miei genitori o con qualche amico.
MA NON E’ FINITA QUI….
Dal 26 luglio al 3 agosto iniziava il camp, questa volta nel centro della Finlandia, a Mäntyharju.
Da Naantali al luogo del camp c’erano 4 ore circa di macchina, quindi la mia famiglia mi ha chiesto gentilmente se mi andava di andare lì in treno. Appena me l’hanno comunicato ero abbastanza preoccupata, ma poi si è rivelato veramente molto facile e anche molto sicuro. In due ore ho raggiunto il camp, dove mi aspettava un organizzatore e un altro ragazzo dalla Germania.
Eravamo gli ultimi due e stavano aspettando solo noi per dare finalmente via al camp.
Ci hanno fatto sedere attorno a dei tavoli, che sarebbero stati quelli della sala dove avremmo mangiato ogni giorno e ognuno si è presentato. Ci hanno spiegato le regole del camp e poi mi hanno fatto accomodare nella mia stanza.
C’erano circa 30 ragazzi provenienti da 20 paesi diversi: India, Stati Uniti, Canada, Germania, Turchia, Messico, Lituania, Danimarca, Belgio, Olanda, Estonia, Taiwan, Giappone, Slovenia, Slovacchia, Austria ecc…
Ognuno aveva la sua personalità, le sue usanze e le sue abitudini, ed è stato bellissimo conoscerle tutte una ad una. Tutti avevano qualcosa da insegnare. Ogni volta che avevamo un pasto non importava vicino a chi eri seduto o se quello non era il posto in cui eri seduto la volta prima. Tutti parlavano con tutti, senza nessuna differenza o discriminazione. Anzi tutti erano sempre molto curiosi delle tue origini e nessuno ti prendeva in giro se il tuo inglese non era perfetto.
Ogni giorno facevamo qualcosa di diverso: abbiamo visitato vari musei, pescato, fatto rowing (nonostante avessi mal di testa per il sole mi è piaciuto farlo! E’ più bello di quanto pensassi), giocato, ballato, visitato un bellissimo parco nazionale, una scuola (completamente diversa dalle nostre..ci sono tantissimi laboratori che qui forse possiamo solo sognare e dei campi per fare attività fisica e praticare diversi sport tenuti perfettamente).
Il tempo poi era di grande aiuto. C’erano 30° ogni giorno (al contrario che in Italia), ma nonostante questo alla sera non rinunciavamo alla sauna, seguita da un rinfrescante tuffo nel lago! Era davvero rilassante ed era una delle nostre cose preferite.
Purtroppo è arrivato anche il 3 agosto..ed era il momento di andare. La maggior parte di noi è partita alle 4.30 del mattino per andare in aeroporto e poi ognuno ha aspettato il momento di imbarcarsi. Eravamo in piena autonomia, ma eravamo in gruppo quindi è stato molto facile. In Finlandia non hai da preoccuparti che qualcuno possa derubarti o farti del male, siamo stati in aeroporto per quasi 10 ore completamente da soli, ma siamo stati tranquilli per tutta la durata dell’attesa.
Devo dire che i coordinatori del camp sono stati molto permissivi, al contrario di quel che mi aspettavo.
Mi manca tanto tutto quello che ho passato e farei volentieri una seconda esperienza come questa. Spero un giorno di rivedere le persone che ho incontrato lì, oltre a quelle con cui sono ancora in contatto!
Per questo ringrazio il mio Preside e membro dei Lions Santino Mondello, la responsabile degli scambi della Finlandia Maria Martino, il coordinatore del camp Tuomo Mannisto, il Presidente del Comitato degli Scambi Giovanili Gualtiero Roccati e il distretto YEC108.