26 luglio 2014, Partenza.
E’ l’alba, svegliarsi ancora prima per partire non sarebbe stato nemmeno possibile forse.
Ad aprire questa esperienza, tanto attesa e forse anche un po’ temuta ci sono due voli, due aeroporti, una valigia dispersa ad Amsterdam e sconosciuti gentilissimi ad attendermi ad Helsinki.
Non c’è più scampo, si comincia.
Passo la prima settimana a Muurame, con una famiglia perfetta, di quelle che non pensavo esistessero davvero.
Paivi ed Erkki insieme alle figlie Annika ed Heidi mi fanno vivere come una terza figlia e sorella, all’insegna dello sport e delle tradizioni più basilari di ogni famiglia, del baseball finlandese, delle serate a guardare film in una lingua a me incomprensibile, delle continue irruzioni in casa degli amici più cari.
Ogni giorno nuoto e cammino, dispersa in queste interminabili foreste che fanno da sfondo alla mia estate.
Persone semplici che mi hanno riempito di calore in ogni momento, mettendocela tutta affinchè non sprecassi nemmeno un istante di quella settimana.
Ma la settimana finisce, attraverso il giardino, scavalco la siepe e sono nella mia nuova famiglia, con Martti e Hannele, coppia di 68 anni ormai veterana per quanto riguarda gli scambi giovanili.
Con loro passo due giorni ad Helsinki, situata a tre ore di distanza dalla nostra casa, che si rivela essere una città davvero meravigliosa.
Il mare del nord ha il suo fascino, sempre, inconfondibile.
La settimana passa veloce, e quando mancano solo tre giorni al definitivo spostamento al campus ci trasferiamo a Kukko nel loro summer cottage (a quanto ho capito possederne uno è assolutamente obbligatorio per ogni famiglia della zona), una casa molto bella situata nel bel mezzo del nulla all’interno di uno sterminato bosco.
Inizialmente abbastanza traumatica, la sopravvivenza in questo locus amoenus con sauna, accesso privato al lago e nessun locale che corrisponda alla comune definizione di “toilette” diventa subito piacevole e divertente.
Ma anche questa residenza è temporanea: è il momento di trasferirsi per l’ultima volta, verso la più attesa delle tappe.
E così eccomi al campus che mi è stato assegnato, “Lions calls to the Plains”, nella località di Kuortane.
Il campus inizia a riempirsi e l’esperienza comincia: 27 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e quattro fantastici leaders poco più grandi di noi.
Ogni parola è abbastanza sprecata per descrivere le immense emozioni provate in questa settimana:
estranei che partendo da una notte in cui nessuno vuole veramente andare a letto iniziano a diventare amici fidati, iniziano a considerarsi “amici”, iniziano una settimana che forse un pochino li lascerà diversi.
Parchi divertimento, Zoo, Centri sportivi e tanto tanto (forse troppo?) cibo.
E ancora nuotate di mezzanotte nel lago, sauna di mezzanotte, terrificanti film finlandesi e partite di pallavolo notturne.
E tantissime risate, in continuazione, ad ogni ora possibile.
Il 17 agosto si avvicina, temuto un po’ da tutti.
Ognuno si prepara alla propria partenza, ai due o tre aerei che lo attendono, pronto, ma non troppo in realtà, a tornare a casa.
Ricco di un’esperienza pazzesca.
E di ricordi, che anche se raccontati non appariranno speciali come nell’averli vissuti.
Soltanto provando si potrà capire.