Sole e mare con questi due sostantivi si può riassumere il mio viaggio in Finlandia. Normalmente pensando alla Finlandia, la maggior parte delle persone pensa ai boschi e al freddo, ma d'estate è un’altra storia: clima abbastanza mite, atmosfera solare e soprattutto tanta luce, d’estate la notte in Finlandia è solo un ricordo, tutto appare allegro e solare.
Ma partiamo dall’ inizio. Il viaggio é cominciato alle sei di mattina, quando i miei genitori mi hanno lasciato solo all’ aeroporto di Bologna, davanti all’imbarco, e dopo le ultime raccomandazioni di mia madre, mi sono avviato al gate. Stavano iniziando le mie prime tre settimane di vera indipendenza, mi aspettavano nuove esperienze. Non ero per niente preparato a questo viaggio, lo vedevo lontano, solo il giorno prima mi ero reso conto di quello che poteva significare per me ( un modo di fare vacanza completamente nuovo ).
Per la prima volta viaggiavo in aereo da solo, seduto sulla mia poltrona, mi passavano per la testa mille pensieri, si accavallavano paure ed emozioni, si combinavano e si mescolavano tra di loro senza seguire un filo logico. Ma non ero preoccupato o in ansia, al contrario mi sentivo pieno di energia e adrenalina, pronto ad affrontare questa avventura da vivere in uno dei luoghi più remoti dell'Europa. É stata dura ma sono arrivato a destinazione,Kokkola, stremato alle dieci di sera, dopo aver preso due voli attraversando l'Europa, ma niente in confronto alle sei ore di autostrada che ho dovuto passare con la mia nuova famiglia, i Lammi.
La stanchezza però ha lasciato ben presto il posto alla curiosità di ammirare le distese di boschi e ancora boschi, tutto in pianura, mentre in Italia siamo abituati a trovare questo tipo di natura solo in montagna. La Finlandia è una immensa pianura coperta da laghi e boschi.
Prima di partire pensavo ai finlandesi come persone fredde, poco socievoli e schivi, ma subito la famiglia Lammi mi ha catapultato in un mondo caldo e accogliente che mi ha fatto cambiare idea.
La prima notte guardando fuori dalla finestra della mia stanza non vedevo il buio e le stelle vedevo il sole tramontare a mezzanotte, era bellissimo anche di notte era giorno. Tutto era diverso e la mia testa era sottosopra, cercavo di capire dov’ ero e cosa stavo facendo lì, lontanissimo da casa e da tutto quello che conoscevo. In quella casetta color giallo, ho imparato a conoscere uno stile di vita più rilassato, dove tutto si muoveva con calma, le strade erano poco trafficate sia da macchine che dalle persone. Anche in centro città si potevano sentire gli uccellini cinguettare negli innumerevoli parchi e giardini, curati perfettamente con l’erba appena tagliata, l’aria profumava di un fresco sapore di ordine e di pulito. Tutto questo silenzio, questa calma perfetta, mi sembrava un po’ irreale, mi sembrava di stare quasi in una città fantasma, soprattutto per un italiano che è abituato a vivere sempre immerso nei rumori, schiamazzi, gente che urla, traffico, clacson, sirene che invadono continuamente le nostre città. La differenza e le motivazioni di ciò le ho subito individuate: un finlandese non deve essere alla moda, non frequenta abitualmente ristoranti e pizzerie, non va al cinema o a teatro, non ha neanche il desiderio di possedere una “grossa” automobile, chiede solo di vivere una vita tranquilla, serena e senza problemi.
La sorpresa più piacevole è stato il cibo, infatti oltre a gustosissimi frutti di bosco e alla delicatezza del salmone affumicato ho potuto mangiare delle buonissime torte e deliziose zuppe che la signora Palomaa cucinava ogni giorno.
A Kokkola ho avuto la fortuna di essere ospitato, dopo la famiglia Lammi, dai Palomaa. Qui ho travato un simpaticissimo “fratello” che mi ha portato a visitare ogni luogo della città e che mi ha fatto trascorrere del tempo nei boschi, siamo andati anche in spiaggia, dove non c’era il problema della folla e dello spazio, si poteva piantare l’ ombrellone ovunque, era deserta, non perché fosse brutta, anzi, era uno spettacolo fantastico vedere il verde del bosco che si incontrava con l’azzurro del mare, interrotto solo da una sottile striscia di sabbia e dune. Unica eccezione era l’acqua fredda, troppo fredda per stare a bagno più di qualche minuto, ma per fortuna c’ era una sauna mobile a riscaldarci.
Sauna, ho scoperto che è la parola chiave della Finlandia. Sauna, tutti hanno una sauna. Con questa parola si potrebbe quasi definire la Finlandia.
E nella terza e ultima settimana la mia meravigliosa vacanza mi ha dato ancora sorprese: il Camp. Il CAMP era situato in riva al mare, dalla mia finestra vedevo tramonti interminabili e indescrivibili, ho provato il Kayak e ho visitato parchi, ma soprattutto ho conosciuto tanti ragazzi, che come me aspettavano con ansia la terza settimana. In pochissimo tempo siamo diventati amici, condividevamo ogni momento della giornata, è stata un’esperienza eccitante vivere sempre insieme, colazioni, uscite, pranzo e cena, fino a quando, l’ultima sera, abbiamo aspettato l’alba in riva al mare, tra una sauna e un bagno in mare riscaldandoci poi intorno a un bel falò.
E’ stato tutto bellissimo e divertente, ho scoperto emozioni nuove e forti.
Ma ancor di più sono le meravigliose immagini che ho scelto per documentare la mia vacanza che mostrano cosa hanno visto i miei occhi:
La cosa più importante che mi resterà dentro è l’idea che costruire amicizie, creare nuove relazioni umane rimane l’aspetto fondamentale di ogni esperienza:
ricorderò sempre i Lammi, i Palomaa e tutti gli amici del camp, perché sono loro che hanno contribuito a far diventare questa vacanza ancora più speciale:
le cose belle sono ancora più belle se le condividi con gli atri.
Per questa bella e unica opportunità ringrazio i Soci e gli organizzatori LIONS