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ITALIA: what else?

Il 7 Luglio 2012 sono partito per trascorrere tre settimane in Finlandia, che si sono rivelate a dir poco fantastiche ed indimenticabili. Era la prima volta che partecipavo ad uno scambio giovanile ed a dire la verità, prima di partire, ero un po’ perplesso e teso; tensione che dopo tre giorni è svanita e ha lasciato il posto alla felicità e all’allegria.

Ho trascorso le prime due settimane in una città chiamata Kokemäki con la mia famiglia ospitante, che si è dimostrata davvero gentile e molto ospitale nei miei confronti; con loro ho visitato alcune delle magnifiche foreste del comune e due bellissimi laghi, tipici della Finlandia.

Inoltre ho potuto visitare la città di Pori durante i preparativi di un concerto Jazz, che si sarebbe svolto il giorno in cui era prevista la mia partenza verso la meta della mia ultima settimana in Finlandia: la sede del campo Lions. 

In queste due settimana in cui ho vissuto con la mia famiglia ospitante ho potuto capire molto della loro cultura e delle tradizioni finlandesi; ad esempio ho potuto apprezzare cosa e quando mangiano, il loro sistema scolastico; ho imparato alcune parole, tra cui la più importante : Kiitos (Grazie). Ho conosciuto i nonni paterni che hanno visitato molto l’Italia e che quindi mi hanno parlato dei loro viaggi; qualche giorno dopo ho conosciuto la nonna e il nonno materno, con il quale abbiamo fatto una piccola gita alla città di Eura, una città dalla storia molto antica.

L’esperienza più tipica della Finlandia è fare la sauna, e per me è stata la prima volta in vita mia, un momento della giornata dedicato al relax e di conversazione e nel mio caso di confronto tra la cultura italiana e quella finlandese.

Infine quattro giorni prima della mia partenza ho trascorso tre giorni con la madre, il padre e il figlio nel loro cottage estivo: un luogo immerso nella natura sulle rive del mare, dove regnavano la pace e la tranquillità. Durante il primo giorno nella loro casa estiva, ho provato anche l’originale sauna Finlandese, dove si brucia la legna per scaldare le pietre e non l’elettricità, come nelle saune moderne.

Il secondo giorno, siccome la mia famiglia disponeva di una barca, abbiamo navigato per quasi tutto il giorno nelle acque dell’arcipelago della città di Rymattyla, dove ho potuto vedere dei paesaggi stupendi, molto differenti dai nostri ma sempre molto belli. Nel pomeriggio ho addirittura provato per la prima volta lo sci nautico ! L’ultimo giorno al mare lo abbiamo trascorso visitando la città di Rymattyla, dove ho visto l’isola dei Moomin, che sono dei personaggi di una serie di cartoni animati, che assomigliano o ad ippopotami bianchi o ad umani bianchi. Sono rimasto molto colpito dal fatto che questi personaggi sono molto amati non solo dai bambini ma anche dai ragazzi e dagli adulti !

Durante le mie due settimane oltre a conoscere la mia famiglia, ho conosciuto una ragazza di Kokemaki che con uno scambio giovanile dei Lions ha trascorso tre settimane in Italia, oltre a lei ho fatto conoscenza con 8 amici dei fratelli che mi ospitavano, trascorrendo con loro dei piacevoli pomeriggi.

Il 21 Luglio ho dovuto salutare la mia famiglia per trascorrere una settimana su un veliero di nome Ihana, con altri 24 ragazzi di diverse nazioni (Italia, Turchia, Svizzera, Ungheria, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Slovacchia, Germania, Cina, Israele, Polonia, Romania, Canada, Macedonia e Giappone!) e con 6 membri dell’equipaggio tutti Finlandesi.

Devo dire che è stata un’esperienza indimenticabile e difficilmente realizzabile, dato che questo è solo la seconda volta che lo propongono. Un’avventura dove ci hanno coinvolto in tutte le attività che servono a vivere su una barca, come ad esempio : cucinare, attraccare o salpare dal porto, lavare le stoviglie, pulire la nave, prove di emergenza per l’evacuazione dalla nave, aprire e chiudere le vele e perfino pilotare la nave ! 

Insomma siamo diventati dei giovani marinai !

Ogni sera o pomeriggio attraccavamo in un porto e visitavamo l’isola o la città dove ci eravamo fermati, infine si cenava e puntualmente la sera di faceva una bella sauna rilassante prima di andare a dormire.

Nonostante si facessero i turni di notte ( per motivi di spazio ognuno poteva dormire una notte intera e la notte successiva doveva stare in piedi ad esempio dalle 2 alle 6 del mattino) eravamo tutti sempre allegri e pronti a confrontarci sulle nostre culture. Dopo il primo giorno in cui ci si doveva ancora conoscere, si sono cominciate a formare delle amicizie internazionali fortissime che spero possano durare per moltissimi anni.

Inoltre durante quella settimana fantastica, abbiamo assistito alle presentazioni di tutti i paesi di provenienza da parte di noi ragazzi, un momento dove si è potuto imparare moltissimo di un determinato paese, che magari non si conosce neanche tanto bene.

Purtroppo a metà dell’avventura, un ragazzo è dovuto rientrare a casa per una perdita in famiglia: una serata davvero molto triste, per lui soprattutto, ma anche per noi che perdevamo un amico molto simpatico.

Qualche giorno dopo invece è entrata nel gruppo una ragazza che invece di passare sette giorni in barca ne ha passati quattro; nonostante sia mancata per i primi tre giorni, si è subito integrata e ha fatto immediatamente amicizia con tutti gli altri. L’ultima sera abbiamo finito tutte le presentazioni dei paesi e subito dopo con un computer portatile e delle piccole casse abbiamo improvvisato una piccola discoteca !

Purtroppo alle 3:00 del mattino abbiamo dovuto sbarcare dal veliero per prendere il pulmino che ci avrebbe portato dal porto di Uusikaupunki all’aeroporto Helsinki per prendere l’aereo che ci avrebbe riportato a casa. La metà di noi, compreso io, prendemmo quel pulmino e dovemmo salutare tutti gli amici che ci eravamo fatti in quella stupenda settimana.

È stato un momento, posso dire, molto commovente: c’erano moltissimi ragazzi e ragazze che piangevano per il dispiacere di non poter rivedere e scherzare con i propri nuovi amici.

Spero proprio di poter rivedere tutti i 23 ragazzi e tutte le persone dell’equipaggio e spero di rivederli anche presto dato che ho passato una settimana di puro divertimento con loro.

Per concludere vorrei dire a chi nei prossimi anni dovrà affrontare per la prima volta questa avventura (come è capitato a me) di partire consapevoli che non è solo un viaggio dove si possono visitare tanti bei luoghi di un paese straniero ma anche un viaggio per imparare nuove culture e dove molto probabilmente si deve aiutare nelle faccende di casa quando si è in famiglia, oppure dare una mano quando si è nel campo; il consiglio che voglio dare è quello di non tirarsi mai indietro ! Inoltre non ci si deve preoccupare se i primi giorni ci si sente un po’ spaesati e sembra tutto un po’ strano: è normale! L’importante è pensare positivo e avere una mente aperta alle nuove culture e sarà possibile trascorrere delle bellissime ed indimenticabili settimane !

Come ultima cosa vorrei ringraziare infinitamente il Lions Clubs International che ha organizzato tutto questo programma: grazie a questa organizzazione ho potuto trascorrere tre settimane bellissime e che sicuramente mi resteranno nel cuore.

Grazie di tutto! Spero proprio di poter ripetere un’esperienza così entusiasmante.