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ITALIA: what else?

Il primo luglio 2007 iniziava la nostra avventura in Finlandia, dove Anna, Marina ed io, assieme a molti altri ragazzi provenienti da tutta l’Italia e da molte altre parti del Mondo “sparsi qua e la nel grande Nord” avremmo dovuto trascorrere ventitre giorni.

L’avventura è iniziata con una pesante giornata trascorsa, faticosamente, viaggiando con aerei, automobili e treni per raggiungere la destinazione Tampere, una delle più importanti città finlandesi. Ad aspettarci c’erano le rispettive famiglie ospitanti, impegnate a riconoscerci nel luogo ed all’ora prestabilita, dopo aver precedentemente ricevuto informazioni sul nostro aspetto. Al termine del viaggio ci siamo smistati nelle famiglie dove ognuno di noi avrebbe intrapreso la propria esperienza personale che ci avrebbe impegnato fino al ventitre luglio.

Io mi sono sistemato in una graziosa e semplice famiglia composta da quattro persone, residenti in una modesta cittadina “molto nota per la conservazione di una parte composta ancora oggi da architetture e tradizioni originali e tipiche scandinave” di nome RAUMA. In questa famiglia ho trascorso tredici piacevolissimi giorni e, se devo essere sincero, sono riuscito a cavarmela molto bene con l’inglese, pur non studiando lingue a scuola; sono stato ospitato da persone gentilissime che mi hanno fatto conoscere ed apprezzare le tradizioni, il modo di vivere e la mentalità di questi fantastici paesi nordici che vivono tra la grande luce e la totale oscurità. La prima settimana  l’ho trascorsa visitando a fondo Rauma , con i suoi musei ed i suoi monumenti, che riescono a renderci l’idea della dura vita trascorsa in passato, ma che continua a vivere nelle pagine dei libri di storia. Ho visitato inoltre parecchi musei d’arte grafica “molto diffusa in Finlandia” e contemporanea ed ho conosciuto un celebre artista da caricatura, molto famoso a livello mondiale; evidentemente i miei ospiti hanno tenuto conto che frequento un istituto d’arte!

La seconda settimana è stata dedicata alla visita delle isole di Rauma, in barca, ed ho speso molto tempo nei tradizionali passatempi finlandesi, come la sauna, il bagno nel lago, tipici giochi e partite di basket; ho anche visitato alcuni paesi tra cui Laithita e le città di Tampere e Nokia assieme ad una famiglia che mi ha ospitato solo un fine settimana essendo la mia famiglia impegnata per due giorni in una festa di matrimonio; questo fine settimana è stato comunque ricco di contenuto culturale ed umano. Al mio ritorno nella famiglia ospitante iniziale, martedì dieci luglio, mi aspettavano solo tre giorni prima di trasferirmi a Noormarku, un piccolo paese situato più a Nord rispetto a Rauma; in questi ultimi tre giorni ho potuto visitare la realtà più interessante ed insolita del mio viaggio, la CENTRALE NUCLEARE di OLKILVOTO, situata in un’isola a Est di Rauma.

I tre giorni sono volati ed il tredici luglio, puntuali alle dieci del mattino, sono venuti a recuperarmi Ben, un ragazzo spagnolo, e Ina, due dei componenti della mia seconda famiglia ospitante. Noormarku è un  piccolo e grazioso paesetto situato vicino a Pori, una città di modeste dimensioni in cui ogni anno nel periodo tra il dieci ec il ventinove luglio si svolge un importante Festival chiamato PORIJAZZ, basato sugli eventi musicali, che mi ha riempito diverse serate. Oltre a Pori ho potuto visitare Turku, per la seconda volta Tampere e diversi paesetti circostanti a Noormarku.

E’ stata una fantastica esperienza la maratona in canoa a cui ho potuto partecipare. Ho alloggiato per quasi due settimane a poche centinaia di metri dalla casa di ALVAR AALTO, un architetto finlandese di fama mondiale. Anche qui ho trascorso dieci giorni fantastici in cui ho potuto arricchire le mie conoscenze sulla cultura finlandese e personale, visitando paesetti dall’aria tranquilla e fiabesca, che accompagnati dall’infinito tramonto estivo brillano di semplicità e si fondono nelle sterminate e selvagge foreste che ne caratterizzano l’unicità di questo straordinario paese in cui la popolazione vive a stretto contato con la natura selvaggia e indomabile, unica al mondo capace di resistere ai pungenti freddi dell’inverno polare.Il ventitre luglio finiva la nostra avventura e salutavamo da una splendida veduta aerea la terra dove tutto profuma di Natale.

A mio giudizio è stata una fantastica esperienza che mi ha permesso di conoscere una nuova cultura e nuovi paesi. 

Mi sono trovato molto bene nelle due famiglie perché sono state capaci di riempirmi le giornate nel migliore dei modi; nei primi giorni è stato un po’ difficile ambientarsi per la diversità di popolazione e clima, ma nei giorni seguenti è stato tutto più facile e naturale.

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