Martedì 25-luglio 2007, sono partita dall’aeroporto di Venezia alle ore 7:15 e dopo tre transfer trascorsi in solitaria sono arrivata alle 16:35, ora finlandese, nel piccolissimo aeroporto di Savonlinna, dove ho trovato ad accogliermi la famiglia ospitante Sirpa H. e Jouko T., due signori molto chiusi e timidi,che fin da subito hanno lasciato trasparire molta disponibilità.
Dopo un ora di strada in auto siamo arrivati a Kesalahti, un piccolo centro abitato dominato dalla presenza di laghi e boschi, che sembravano nascondere e sovrastare le case posizionate molto distanti l’una dall’altra al contrario da quanto siamo abituati nel nostro paese!Arrivati alla loro casa, nascosta in mezzo ad un grande bosco, mi sono sistemata nella piccola casetta di legno, dove oltre ai miei ospiti ci vivono cinque gatti ( che dormono in qualsiasi momento della giornata sul tavolo della cucina) e due cani uno dei quali era più simile ad un cavallo, viste le dimensioni..! Fin dal primo momento quindi ho notato che l’igiene e la pulizia non era un loro punto di forza.. nonostante tutto la camera nella quale ero sistemata, non era affatto male, anzi, molto grande, luminosa e spaziosa. Durante la cena, purtroppo sono venuta a conoscenza che i ragazzi che dovevano vivere quest’esperienza assieme a me: Kaisa N., Turca di 17 anni e Kristian H., Finlandese di 17 anni, nipote di Sirpa H.; non ci sarebbero stati.
Devo dire che in questa vacanza non ci sono stati molti momenti entusiasmanti in quanto ho passato molti giorni a casa a causa del gran lavoro che occupava i miei genitori adottivi, quindi ho passato molte giornate nella mia stanza a cercare di occupare il tempo nel miglior modo possibile. La prima settimana ho avuto solo la possibilità di visitare il centro, se così lo si può definire, di Kesalahti, che dista circa 40 minuti di macchina da casa loro, dove si trova: un supermercato, un negozio di elettronica e di spedizioni, le scuole elementari, medie e superiori, ed una struttura, ex scuola elementare, dove si tengono corsi di pittura e mostre locali. La prima domenica abbiamo passato una lunga e uggiosa giornata su un lago a pescare.
Mercoledì 29-luglio,per soddisfare un mio desiderio, mi hanno regalato, e hanno regalato a loro stessi tre giorni di vacanza. Siamo andati verso nord, e dopo due giorni di viaggio, abbiamo passato una notte nell’Artic Hotel, l’albergo situato nella zona del Circolo Polare Artico, dove purtroppo non sono riuscita a vedere il sole a mezzanotte, a causa del brutto tempo. Durante la strada oltre a dei paesaggi fantastici ho visto lo strano scenario delle renne che passeggiano tranquillamente sulle strade.
Al nostro ritorno, sabato primo agosto, abbiamo partecipato, ad una festa organizzata dal Lions di Kesalahti, di cui fa parte anche la famiglia che mi ha ospitato; è stata una serata di balli e satira Finlandese, ma purtroppo anche in quest’occasione non ho incontrato giovani. Il periodo successivo al nostro rientro, è stato piuttosto noioso, anche accentuato dal fatto che iniziava a farsi sentire la solitudine, e quindi il fatto di passare molti giorni senza uscire di casa mi ha spinta a parlare con la signora. Le ho spiegato il mio stato d’animo, dicendole che mi stavo annoiando perché a casa non avevo niente da fare, e le ho chiesto di vedere qualche cosa in più in quanto i giorni a mia disposizione stavano arrivando al termine. Lei, molto disponibile come sempre si è subito data da fare e nel giro di una mattinata ha organizzato un weekend a Helsinki dandomi così la possibilità di visitare un’altra parte della Finlandia.
Il giorno seguente sono venuta a conoscenza da parte degli organizzatori che mi stavano cercando una nuova sistemazione ancora dai miei primi giorni di permanenza in Finlandia, ma a causa dei miei ventun’anni, non era facile trovare una famiglia che mi ospitasse, e che mi avrebbero dato la possibilità di spostarmi da sola ad Helsinki. Ormai mi ero già organizzata con la famiglia, così venerdì pomeriggio siamo partiti e dopo cinque ore di viaggio siamo arrivati ad Helsinki, e siamo stati ospitati con molta cordialità da Vippy H., la sorella piccola di Sirpa, che ci ha accolto a braccia aperte a casa sua.Sabato, ci siamo svegliati molto presto e dopo un ora e quaranta di navigazione in battello, siamo arrivati a Tallin, capitale dell’ Estonia, una città antica molto bella, dove abbiamo passato l’intera giornata.
Domenica invece, ho avuto la possibilità di visitare Helsinki, che devo dire la verità mi è piaciuta veramente tanto.In questi due giorni ho provato una strana sensazione, in quanto dopo quindici giorni trascorsi in mezzo al nulla , trovarsi catapultati nella civiltà, è stato, per lo meno nei primi minuti, leggermente traumatico.I giorni seguenti sono stati di preparazione per il rientro.Nonostante la solitudine è stata una splendida esperienza grazie al fatto che ho avuto una famiglia, molto disponibile e che ha assecondato ogni mio desiderio.Se posso esprimere la mia opinione ritengo che ci sia stata forse poca attenzione da parte dell’organizzazione nell’ intervenire in un momento di difficoltà ; io sono stata fortunata perché ho trovato una famiglia splendida, ma non tutti possono avere questa fortuna e la forza di superare i momenti di solitudine e di difficoltà in un paese lontano da casa. A me è mancata molto anche una riunione pre-partenza per avere maggiori informazioni e per non partire “ad occhi chiusi”. In più io ho avuto un problema ulteriore, mi era stato detto che andavo in un luogo dove parlavano tutti in inglese, invece ho avuto la possibilità di incontrare una persona su quattro che lo parlava; addirittura il signore che mi ospitava non sapeva l’inglese, infatti con lui l’unico tramite di comunicazione per venti giorni, sono stati i gesti e la moglie che faceva da traduttrice tra me e lui.
Spero che le mie critiche vengano considerate in modo costruttivo per migliorare l’organizzazione dei vostri scambi giovanili.