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ITALIA: what else?

Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare a uno degli scambi giovanili organizzati dal Lions Club.L’iniziativa mi ha permesso di trascorrere tre settimane in Finlandia: ho partecipato a un campus chiamato Helsinki City Camp e successivamente sono stata ospitata da una famiglia finlandese.

Helsinki City Camp (HCC)

L’Helsinki City Camp ha sede presso l’Hotel Vuoranta, un albergo immerse nel verde della costa dell’isola di Vuosaari, a soli 14 Km dal centro di Helsinki.Benché il tema principale dell’HCC sia la città di Helsinki, il campus pone particolare attenzione alle attività di gruppo.Queste ultime sono state essenziali per aiutarmi a socializzare con gli altri “campers” (così erano definiti i giovani presenti al campo). 

Il gruppo era composto da 28 ragazzi provenienti da ben 21 stati diversi: (USA (Hawaii e Texas), Malaysia, Giappone, Cina, Israele, Turchia, Slovacchia, Irlanda, Ungheria, Ucraina, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Finlandia e Italia.

Al nostro arrivo ci è stato subito presentato il programma della settimana, molto vario e organizzato nei minimi dettagli.I primi giorni siamo rimasti presso il giardino dell’hotel dove abbiamo partecipato ad alcuni divertenti giochi a squadre. Siamo stati divisi in cinque piccoli gruppi per fare in modo che i ragazzi della stessa nazionalità non stessero tutto il giorno insieme e che ci conoscessimo tutti. Queste attività, che a prima vista potevano sembrare “semplici”, hanno “abbattuto” le nostre diffidenze e la nostra timidezza.Il terzo giorno abbiamo preso parte ad una gita in barca, grazie alla quale abbiamo potuto apprezzare la bellezza dell’arcipelago di Helsinki.Giovedì è stata la giornata dedicata al divertimento: la mattina ci siamo recati con un traghetto sull’isola di Suomenlinna, di fronte alla città di Helsinki. Una gara, simile a una caccia al tesoro, organizzata dallo staff, ci ha permesso di visitare l’isola e di godere dei suoi meravigliosi paesaggi.In seguito, abbiamo trascorso alcune esilaranti ore nel famoso Parco dei divertimenti della capitale, Linnanmaki, nel quale ci siamo fermati fino a tarda sera.Le attività del venerdì sono state più tranquille per consentirci di riprenderci dopo una così stancante giornata: visita guidata della città in pullman (con sosta ai monumenti e ai luoghi più conosciuti) e tanto tempo libero.Il pomeriggio le nostre future host families sono venute a farci visita, in modo da poterle conoscere e incontrare per la prima volta.Purtroppo sabato mattina siamo stati “costretti” a lasciare il confortevole hotel per raggiungere il Campo Scout dove abbiamo trascorso l’ultima notte.Durante il breve soggiorno nei rigogliosi boschi finlandesi, abbiamo potuto osservare e sperimentare le abilità degli scouts ad esempio, accendere il fuoco, montare le tende, orientarsi con semplici mappe del territorio.L’ultima sera è stata organizzata una festa sulla riva di un immenso lago. Seduti attorno al fuoco, abbiamo chiacchierato e scherzato fino a tardi, mentre il suono della chitarra e i canti allietavano le ultime ore insieme. Lo scenario suggestivo, la costante presenza di un flebile spiraglio di luce del sole fino alle 3 del mattino e la compagnia dell’HCC group al completo hanno reso la serata indimenticabile. Assonnati e tristi, abbiamo dedicato la domenica mattina a scambiarci gli indirizzi e a scattare numerose foto insieme. A malincuore, questa stupenda “avventura” è terminata verso mezzogiorno quando le famiglie ospitanti sono venute a prenderci, appena tornati presso l’Hotel Vuoranta.

Considerazioni

Questa è stata una delle esperienze più interessanti e coinvolgenti che io abbia mai vissuto, in quanto ho potuto confrontarmi con giovani provenienti da Stati lontani, geograficamente e culturalmente, dall’Italia. 

Nonostante il poco tempo a nostra disposizione, non è stato difficile per ognuno di noi fare amicizia con tutti gli altri.Ogni ragazzo ha cercato di fare conoscere agli altri il proprio “mondo” regalando i piccoli souvenirs (come monetine, ventagli con ideogrammi giapponesi, corone di fiori hawaiane,…), facendo assaggiare dolcetti tipici, insegnando parole nella propria lingua,…Dall’altra parte, ognuno si è mostrato interessato ad ascoltare, ponendo domande sul modo di vivere, sul territorio, sugli interessi altrui.Anche i camp leaders erano estremamente disponibili: ascoltavano le nostre esigenze, erano attenti ad ogni nostro problema e, ad ogni ora, raggiungibili sul telefono cellulare per qualsiasi emergenza. Ci accompagnavano quotidianamente nelle nostre visite, per farci da guida e per divertirsi insieme a noi.Mi sono davvero sentita parte di una grande famiglia.L’aspetto più interessante è sicuramente aver trovato dei nuovi preziosi amici con cui tenersi in contatto nella speranza di potersi incontrare un giorno in una delle svariate parti del mondo.

Ogni ragazzo ha cercato di fare conoscere agli altri il proprio “mondo” regalando i piccoli souvenirs (come monetine, ventagli con ideogrammi giapponesi, corone di fiori hawaiane,…), facendo assaggiare dolcetti tipici, insegnando parole nella propria lingua,…Dall’altra parte, ognuno si è mostrato interessato ad ascoltare, ponendo domande sul modo di vivere, sul territorio, sugli interessi altrui.Anche i camp leaders erano estremamente disponibili: ascoltavano le nostre esigenze, erano attenti ad ogni nostro problema e, ad ogni ora, raggiungibili sul telefono cellulare per qualsiasi emergenza. Ci accompagnavano quotidianamente nelle nostre visite, per farci da guida e per divertirsi insieme a noi.Mi sono davvero sentita parte di una grande famiglia.L’aspetto più interessante è sicuramente aver trovato dei nuovi preziosi amici con cui tenersi in contatto nella speranza di potersi incontrare un giorno in una delle svariate parti del mondo.

Permanenza in famiglia

Le due settimane in famiglia sono state più rilassanti ma non meno ricche di interessanti attività.

La mia host family era composta da Harri e Patarina, genitori di tre vivaci bambini: Kira 85 anni), Henri (3 anni) e Samuel (18 mesi).Vivevo in un tranquillo quartire residenziale di Helsinki a posa distanza dal mare: Marjaniemi.I genitori hanno cercato di organizzare spesso degli incontri con le “cugine” Kia e Nora, rispettivamente 20 2 22 anni, per permettermi di stare con ragazze della mia età.Insieme siamo andate allo zoo con i bambini, abbiamo trascorso un soleggiato pomeriggio in una delle sabbiose spiagge di Kelsinki e abbiamo dedicato alcune ore allo shopping nei numerosi negozi della città.Qualche sera sono venute a “casa mia” a giocare a carte o a guardare un film.Con la famiglia invece abbiamo intrapreso un viaggio attraverso la Regione dei Laghi.Abbiamo sostato tre giorni a Mikkeli presso la casa dei genitori di Patarina: l’abitazione era un antico motel, ormai inutilizzato da quindici anni, sulla sponda del lago più grande della zona.La suggestiva vista sul lago, la meravigliosa sauna posta in una casetta di legno e il giardino circondato dalle maestose conifere rendevano il luogo davvero incantevole.Con questo viaggio i genitori hanno pensato di non fermarsi a visitare le città, bensì di arricchirmi di esperienze di diverso genere: abbiamo trascorso alcune ore alle terme, ho provato a giocare a golf e abbiamo fatto una crociera sul lago. Una sera hanno invitato una famiglia di loro amici ad una cena in riva al lago a base di pesce alla griglia e ci pancake per fare felici i bambini.Il weekend è stato allietato da due feste finlandesi: un brunch party con i parenti di Patarina in un summer cottage vicino alla città di Lahti e una cena per il 50° compleanno di un conoscente di Marjaniemi. Durante questi  momenti ho avuto la possibilità di conoscere molte persone e di rispondere alle loro curiose domande riguardo alla vita in Italia.Purtroppo, la terza e ultima settimana di permanenza in Finlandia, non sono stata molto seguita dalla famiglia, impegnata nei lavori di casa e d’ufficio.Di conseguenza ho iniziato a muovermi da sola per Helsinki utilizzando i sicuri mezzi di trasporto e imparando a conoscere meglio questa particolare città.Oltre a fare ore e ore di shopping, ho avuto il piacere di rivedere alcuni campers ancora presenti in Finlandia con i quali ho passato una lunga e divertente giornata all’insegna delle risate e del ricordo dei momenti passati.L’ultima sera la famiglia ha organizzato una cena di “arrivederci” per farmi concludere al meglio questa vacanza.Domenica 5 agosto, accompagnato da Harri, Henri e Samuel, sono andata all’aeroporto dove ho trovato i miei amici dell’HCC ad aspettarmi per l’ultimo saluto.Alle 16.05, con un po’ di tristezza, mi sono imbarcata sull’aereo della Finnair:ARRIVEDERCI FINLANDIA E …A PRESTO!

Considerazioni

Grazie a questa famiglia, mi sono sentita una “vera” finlandese dato che ho potuto conoscere le tradizioni e lo stile di vita di questo popolo.

Queste due settimane sarebbero state ancora migliori se avessi avuto con me un coetaneo/a con cui scambiare impressioni e considerazioni o se fossero stati organizzati alcuni incontri tra le famiglie ospitanti, per consentirci di passare un po’ di tempo con i ragazzi del camp.Tuttavia questi non sono altro che piccoli suggerimenti dato che questo soggiorno è stato del tutto positivo.Questa vacanza ha fatto crescere in me la voglia di visitare il mondo e incontrare di nuovo le persone conosciute: in poche parole, la voglia di VIAGGIARE.Penso che questa iniziativa sponsorizzata dal Lions Club, sia davvero meravigliosa.Sono esperienze che lasciano un segno profondo in noi giovani viaggiatori e che ci arricchiscono molto, consentendoci di vedere da sempre nuovi punti di vista il nostro piccolo multietnico pianeta.

Grazie per questa preziosa opportunità che mi è stata offerta!