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ITALIA: what else?

Sono partito il 13 Luglio per l'Olanda, da un caldissimo aeroporto di Bologna.
Dopo un'ora e mezza di volo, atterro nella famosa Amsterdam, il primo trauma è trovare la mia valigia che vedo girovagare sola sul nastro trasportatore. Incontrai immediatamente i Lions accanto al meeting point e poco dopo la mia "mamma" olandese.
Siamo andati a fare un giro in spiaggia, ho visto il freddo mare del nord e la meravigliosa sabbia dorata, tutto sembrava un sogno e solo ora mi rendo conto che lo era.La sera mi trasferisco nella nuova casa, bellissima, classica, ordinata, pulita con delle splendide persone; la mia famiglia si è subito dimostrata particolare, partendo dal fatto che una decina di anni prima adottarono Feng e forse da quel momento non persero mai il desiderio di conoscere, di vivere la cultura degli altri per poi imparare a rispettarla.
La famiglia ci porta ovunque, in barca, a giocare a tennis e a bere tanta buona BIRRA!


Era veramente un luogo fuori dal tempo, la mia vita si era fermata, là non mi interessavano i miei problemi e tutto il contorno di una vita normale, il desiderio di conoscere e di fare parte di un progetto di questa portata mi aveva cambiato, sono cambiato.
La mia famiglia ospitava oltre a me anche un islandese, con il quale sarò al Camp Panta Rhei e con il quale spero non smetterò mai di essere amico, conosciamo inoltre altre quattro persone del progetto, dalla Spagna, Ungheria, Croazia e Turchia, tutti diversi ma con lo stesso sguardo, di chi cerca nuovi stimoli, di chi vuole far parte dell'intero mondo, di chi non vuol essere diverso, ma uguale a tutti solo per condividere, per creare.
Andiamo ad Amsterdam, bellissima, storica, io da solo vado al Rijkmuseum e guardo Rembrandt, Van Gogh, Vermeer, Goya ecc.
Sì, ho visto anche i "vizi" di Amsterdam! 
La mia famiglia va in vacanza in Italia e noi andiamo ad abitare con altri nostri amici, in una casa bellissima, tanto quanto la famiglia.
Dopo 10 celeri giorni, andiamo al Camp Panta Rhei, lo ammetto ero spaventato, immerso in pentolone di culture e personalità, potevo e temevo di essere oppresso, schiacciato, ma mi sbagliavo, quanto mi sbagliavo!Ogni giorno era un'avventura e lo staff era meraviglioso così come la struttura del Camp, andiamo a Breda, Amsterdam, Rotterdam, ad un parco a tema, in un borgo storico, ovunque, l'Olanda è piccola ma satura di cose da ammirare, di meraviglie uniche. 
Siamo 26 nazionalità diverse nel Camp, ma con la stessa lingua che ormai sostituiva quasi il mio Italiano!
Tanto che sognavo in inglese, pensavo in inglese e ormai faticavo a tradurre nella mia lingua madre.Insomma, la mia esperienza termina il 3 Agosto ma con essa non terminerà mai la voglia di viaggiare e di entrare in tutte le culture per farle diventare mie.
Ringrazio il Lions perché mentre scrivo mi commuovo, perché grazie a questa enorme macchina promotrice di bontà e condivisione sono veramente cambiato, la mia mente si è espansa e ora riesco e vedere tutte le etnie, vite, storie, devo soltanto arrivare a toccarle e grazie al Lions ora ne ho le capacità.Grazie

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