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ITALIA: what else?

La mia avventura è iniziata il 13 luglio. Non posso negare l’agitazione fosse molta…una nuova cultura, una lingua diversa, persone mai viste e, soprattutto, un’esperienza del tutto nuova per me! Per migliorare la situazione, arrivata all’aeroporto di Amsterdam ho scoperto che la mia valigia era rimasta a Francoforte (dove avevo fatto scalo)!!! Tuttavia, nonostante il piccolo intoppo iniziale presto risolto, le mie preoccupazioni sono subito svanite.
Ad attendermi, più accoglienti e calorosi di quanto avrei mai potuto immaginare ecco Hans e Brigitte, i miei “host parents” e My, la ragazza svedese che è stata con me per l’intera durata dello scambio. La nostra casa non era in Olanda ma appena oltre il confine con il Belgio, in un piccolo paesino di campagna Meer…era così strano attraversare tutti i giorni più volte il confine! La cosa che più mi ha colpita è stato il modo con il quale ci hanno accolto, veramente come fossimo state membri della famiglia spiegandoci la loro storia, la loro routine, portandoci addirittura sul loro posto di lavoro! Le passeggiate, le visite a Breda(città olandese dove entrambi lavorano e alla quale sono molto legati), i mitici racconti di Hans sulle curiosità e sulle leggende del Paese, le serate passate a guardare film o ascoltare musica tutti insieme sul divano, con la tazza di latte macchiato(per loro specialità tutta italiana) che mi preparavano appositamente tutte le sere sono momenti che porterò sempre nel cuore. Pur non avendo figli della nostra età, hanno fatto di tutto per farci conoscere dei nostri coetanei, figli di loro amici o altri ragazzi dagli scambi. Non dimenticherò mai le pedalate verso casa alle 5 e mezza del mattino in mezzo al paese deserto tra risate e canti! 

I 10 giorni presso la famiglia sono passati in fretta e tra fiumi di lacrime e abbracci è iniziata una nuova e straordinaria parte del viaggio. 25 ragazzi di 23 nazionalità diverse, 6 fantastici membri dello Junior staff e il mitico Mr. Eagle, nostro coordinatore; in una parola il campo. È stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita. Nonostante non ci fossimo mai visti prima e fossimo così diversi tra di noi, abbiamo subito legato moltissimo. La sveglia all’alba tutte le mattine, la condivisione dei lavori domestici, i tentativi di trovare la posizione più comoda per dormire sul bus sfruttando gli altri come cuscini, le interminabili camminate e visite alla Philips, le serate passate a ballare e cantare hanno contribuito alla nascita di amicizie stupende e alla creazione di una vera e propria famiglia allargata. Inutile dire di come il tempo sia volato e di come sia stato difficile separarsi con la consapevolezza che probabilmente quella sarebbe stata l’ultima volta.

Non posso quindi far altro che ringraziare il Lions club per avermi permesso di vivere una delle più belle esperienza della mia vita grazie alla quale ho potuto crescere, conoscere nuove realtà, aprire i miei orizzonti e vivere momenti indimenticabili con persone stupende.