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ITALIA: what else?

"Mi capita puntualmente tutte le volte che mi ritrovo ad aspettare il mio volo affacciata alle grandi vetrate dell'aeroporto: stomaco in subbuglio, ansia, agitazione, ma al tempo stesso speranza e quell' incontrollabile voglia di scoprire. Non importa quale sia la meta: viaggio per scoprire la bellezza che caratterizza questa misteriosa Terra, per imparare, conoscere ambienti e persone diverse da me, a cui potrò donare e da cui potrò ricevere.

Viaggio perché faccio parte di questo mondo come cittadina e il mondo è la mia casa e non ci sarà mai un paese a me straniero, ma solo un altro rifugio.
E come diceva il vecchio e caro Baudelaire: " i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente."
Inizia il viaggio, inizia una nuova avventura: Giappone 2014!"

Queste sono alcune righe che avevo scritto prima della mia partenza alla volta di quella che è stata un'avventura strabiliante ed indimenticabile in Giappone. 
Se dovessi riassumere in una sola parola questa esperienza, la parola giusta sarebbe: mozzafiato. Si, perché il Giappone è una terra che nel vero senso della parola "mozza il fiato": per la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi modi di fare... e il suo caldo! 

Sin dal mio arrivo i Lions giapponesi hanno dimostrato la loro grande organizzazione ed attenzione per i loro ospiti degli Scambi giovanili. Ad accogliermi all’aeroporto erano arrivati in una decina di persone, con un simpatico sventolio di bandiere italiane; per parte mia ho ricambiato la loro attenzione, conquistando il loro affetto, esibendo una mega bandiera Giapponese, che prima della partenza mi ero riuscita a procurare con non poca fatica a Milano, dove studio.

La prima famiglia che mi ha ospitato vive nella cittadina di Miyazaki: era simpaticissima. Pur non conoscendo l'inglese ha fatto di tutto per farmi sentire come se fossi a casa mia. Le conversazioni erano spesso fatte di gesti e con l’uso di un traduttore tascabile: ma quante risate abbiamo fatto insieme! 

I miei giorni a Miyazaki sono trascorsi troppo velocemente, sempre ricchi di attività coinvolgenti: tutti i giorni venivo affidata a membri Lions diversi che mi portavano alla scoperta dei dintorni della città e della cultura giapponese: templi, monumenti, usi e tradizioni .


 
In seguito ho partecipato al breve ma spettacolare campo Lions ad Aso. Il monte Aso è il più grande vulcano attivo del Giappone ed è tra i maggiori al mondo. Esso si trova nella prefettura di Kumamoto, sull'isola di Kyūshū. Qui ad ASO ho conosciuto gli altri exchangers con cui ho trascorso momenti memorabili e con cui ho condiviso le attività mirate a farci conoscere i "must" giapponesi: shodo, origami, kagura e Ikebana.

 

Successivamente mi sono trasferita a Shintomi, piccola cittadina poco più a nord di Miyazaki. La seconda famiglia che mi ha ospitato era più numerosa, composta da padre , madre, e da 3 figli: Megumi, Ayumi e Yudai.
A Shintomi ho trascorso momenti splendidi svolgendo attività interessanti, quali aiutare le girls scouts, partecipare ai festival locali, gite e feste; addirittura sono stata ospite della scuola frequentata da Ayumi. E’ stata davvero un’esperienza importante poter confrontare il lodevole comportamento e l’educazione tenuta dagli allievi di quella scuola con quello che spesso vedo in Italia. 
In uno scambio culturale Lions, mai come prima di questa ospitalità, mi sono sentita davvero così parte della famiglia: sono stata considerata proprio come una figlia, ero parte attiva della famiglia.

 

Non riuscirò mai a trovare abbastanza parole di ringraziamento per i Lions italiani che, ancora una volta, mi hanno permesso di partecipare all'iniziativa Lions Youth Exchange e di vivere una così intensa avventura in Giappone. 
E un grande ringraziamento va anche ai Lions Giapponesi che hanno reso questa mia esperienza indimenticabile.
Il Giappone è una terra affascinante e ricca di mistero, una terra che concilia tecnologia e tradizione, terra di persone GENTILI, disponibili senza voler nulla in cambio, una terra che in pochi giorni mi ha ammaliato, conquistandomi il cuore.