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ITALIA: what else?

Appena arrivata all'aeroporto di Dusseldorf, vengo accolta calorosamente dalla moglie di uno dei leaders del campo che mi accompagna alla stazione e mi aiuta a prendere il treno per Rheinbach, dove incontro finalmente la mia host family. 
Loro sono una famiglia unita, allegra e in casa c'è sempre qualcosa da fare. 
Penso che la cosa più bella quando si è lontani dal proprio paese, da genitori e amici sia sentirsi a casa ed è come loro mi hanno fatta sentire sin dal primo momento!
Mi hanno trattata come una figlia e io sentivo davvero di avere tre sorelle.
Grazie a loro ho cavalcato un cavallo e piantato un albero per la prima volta!
E' incredibile come in soli 12 giorni si sia creato un legame così forte, nemmeno io ci credevo prima di partire.

La seconda parte del viaggio, quella trascorsa al campo, è stata ancora meglio. 
Veniamo accolti dai leader del campo con un barbecue di benvenuto che ci da modo di socializzare. 
Già dal primo giorno si è creata un'atmosfera amichevole e, sebbene io non fossi stata presente a una convention durata tre giorni prima del soggiorno nelle famiglie, non mi sentivo per niente esclusa. La prima settimana l'abbiamo trascorsa interamente nell'ostello, senza mai uscire, dato che eravamo impegnati in una Leadership training. 
L'idea di base non era male, sebbene molti di noi ritenessero che alcuni workshops non fossero appropriati a ragazzi della nostra età.

La seconda settimana è stata decisamente più movimentata, infatti tutti i giorni visitavamo una città diversa! E in ogni città c'era qualcosa di divertente da fare o di interessante da visitare. 
L'unica nota dolente dell'organizzazione del campo erano i due leader che ci accompagnavano: persone cattive e irrispettose nei confronti di tutti noi ragazzi.
A parte questo però, sono davvero felice di aver partecipato a questa esperienza !
Ricordo ancora il giorno del ritorno quanto è stato duro per tutti noi.

In aeroporto tutti piangevano!

Questo viaggio è davvero servito ad aprirmi la mente nei confronti di altre culture, ma soprattutto ora ho amici sparsi più o meno in tutto il mondo, ci sentiamo sempre e già progettiamo di rivederci!

 

PS: vorrei precisare che io prima di partire ero davvero molto indecisa. Un mese mi sembrava un tempo lunghissimo (che invece è passato in un attimo!), pensavo di non cavarmela dovendo parlare una lingua straniera (buttatevi! Si migliora solo sul campo!) e avevo timore di staccarmi dai miei genitori e amici sebbene io ami viaggiare. Quello che posso dire a chi sta eventualmente pensando di fare un viaggio del genere è di non farsi scoraggiare o fermare da niente e soprattutto da nessuno! Sono esperienze uniche e speciali e se sentite di doverle fare, fatele ! Non preoccupatevi che la vita di tutti i giorni torna sempre !