Sono tornata da pochi giorni dalla mia avventura tedesca.
In primis voglio ringraziare l’intera associazione dei Lions club international e la “mia” famiglia Giessmann per la fantastica esperienza che ho avuto la possibilità di vivere e godere.
Il mio viaggio è iniziato il 23 giugno con destinazione: aereoporto di Dusseldorf-Nordrhein-Westfalen.
Per i dodici giorni seguenti, fino al 5 luglio, ho vissuto con e nella famiglia di Felix, a Wuppertal.
Una famiglia dolcissima, ospitale, comprensiva ed estremamente educata.
Con loro mi sono trovata benissimo, si è subito instaurato un feeling particolare, che ci ha permesso di comunicare nel miglior modo possibile, scambiandoci opinioni sugli argomenti più disparati, confrontando le diverse abitudini dei nostri paesi, che nonostante siano così vicini, sono molto diversi da parecchi punti di vista.
Ho instaurato bellissimi rapporti anche con gli amici e le amiche di Felix, non ero percepita come un’ospite, ma come una di loro, e questo mi ha fatto davvero molto piacere e mi ha permesso di sentirmi a mio agio in ogni situazione.
Durante la mia permanenza in casa Giessman ho anche avuto l’occasione di cucinare la vera pasta alla carbonara italiana e il tiramisù, come sorta di ringraziamento per tutto quello che la mia famiglia ospitante aveva fatto per me, ma anche come veicolo per portare qualcosa di concreto della cucina Italiana sulla loro tavola tutta tedesca.
Come pensieri dall’Italia durante la settimana i miei genitori hanno spedito due pacchi con formaggi, bottiglie di vino, salami, una moka e il caffè, che sono stati molto apprezzati e per lasciare loro un ricordo proprio della città da cui vengo, Bergamo, gli ho regalato un libro con le foto più belle della mia città.
La mia permanenza in famiglia non poteva essere migliore!
Dopo i dodici giorni trascorsi nella graziosa cittadina di Wuppertal, Felix e i suoi genitori mi hanno accompagnato ad Essen e precisamente nel Campus 111 WR.
I primi giorni del campus sono stati abbastanza duri per me e questa cosa mi ha spiazzato molto perché solitamente io sono una persona che non ha alcun problema a relazionare con gli altri o ad adattarsi a situazioni diverse.
Invece devo ammettere che all’inizio della convivenza con gli altri ero realmente in difficoltà, mi sentivo completamente diversa dalle persone che vedevo intorno a me, e per i primi quattro giorni ho pensato solo a quanto mi sarebbe piaciuto tornare in famiglia e ne ho anche parlato con il campteam, nonostante in campus stessi facendo delle esperienze davvero uniche ed interessanti!
Successivamente ho iniziato a sentirmi meglio, forse perché ho capito che esperienza davvero unica fosse, ho cominciato ad avere la reale curiosità di sapere tutto dei paesi e delle nazioni degli altri ragazzi, proprio come quando ero atterrata il giorno del mio arrivo a Dusseldorf.
Dal quinto giorno in poi infatti il mio sorriso e la mia voglia di fare sono tornati a farmi compagnia e mi sono davvero goduta tutti e tutto del campus!
Ho fatto esperienze uniche come fare climbing tra gli alberi, dare da mangiare a una lontra e toccare un serpente all’aquazoo, visitare la magnifica “Floreade 2012” in Olanda.
Oggi sento una terribile mancanza di tutte le persone meravigliose che ho conosciuto! Sento di avere una maggiore considerazione di quello che posso essere e fare anche da sola e lontana da casa.
Mi sento cresciuta e penso che un’esperienza così a diciotto anni ti da molto più di quello che possa darti prima, perché hai la possibilità di riflettere davvero sullo scambio culturale, ma anche affettivo, che si può instaurare tra persone di culture così diverse.
Oggi mi sento arricchita, e molto da tutti i punti di vista, come per esempio quello culturale, linguistico, affettivo, quello dell’autostima personale.
E’ stata davvero un’esperienza unica, che mi ha dato molto e continua a darmi molto, perché sono rimasta in contatto con tutti.
Grazie, Grazie, Grazie a tutti coloro che l’hanno reso possibile.