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ITALIA: what else?

Appena uscito dall’aeroporto, ho subito trovato i vicini di casa della mia hostfamily, venuti a darmi il benvenuto e a portarmi a Gifhorn, il paese dove avrei trascorso la mia settimana in famiglia. Nella mia hostfamily c’erano quattro figli, di cui due più o meno della mia età, con i quali ho passato gran parte del tempo. Mi sono divertito tantissimo, in particolare con il più piccolo, che aveva la passione del calcio e riusciva sempre a convincermi a giocare con lui, benché io non sia molto sportivo.
Durante la settimana in famiglia ho potuto visitare con la mia hostmother il paese in cui mi trovavo e la zona circostante; ho anche avuto la possibilità di andare a scuola con due dei miei hostbrother, anche se, essendoci andato l'ultimo giorno di scuola, non ho assistito alle lezioni. 
Benché fossi già stato in Germania con i miei genitori, l’esperienza in famiglia mi ha permesso di conoscere meglio la cultura e il modo di vivere tedeschi, cosa che le normali visite turistiche non permettono.


È stato uno scambio reciproco: mentre io, vivendo con loro, imparavo a conoscere le  abitudini del paese, raccontavo loro dell'Italia e della mia famiglia.Finito il periodo in famiglia, è cominciato quello del campo, se possibile ancora più bello. 
Nel campo eravamo sedici ragazzi provenienti da tutto il mondo. È stata un’esperienza bellissima entrare in contatto con tante culture diverse dalla mia, ho potuto fare amicizia con persone di altri Paesi e conoscere meglio, tramite i loro racconti, luoghi lontanissimi dall’Italia per tradizioni e mentalità.Sono state divertentissime inoltre le varie attività organizzate dal campo: ogni giorno, esclusi tre giorni liberi, erano previste escursioni o visite in vari luoghi nelle vicinanze di Hannover. Siamo stati in canoa lungo il fiume, in bicicletta attorno a un lago, in uno zoo che raccoglieva animali tipici del nord Europa e in vari paesi nei dintorni.
La gita più bella però è stata quella a Berlino. 
Nella capitale siamo rimasti due giorni: il primo giorno, dopo l'arrivo, ci è stato lasciato il pomeriggio libero, ognuno di noi ha così potuto scegliere cosa andare a visitare, se musei, chiese o semplicemente negozi. Il secondo giorno invece abbiamo visitato il Bundestag con l’enorme cupola di vetro, sulla quale ci hanno fatto salire; nel pomeriggio abbiamo poi visitato il castello di Sanssouci a Potsdam.
Il momento più brutto è stato quando abbiamo dovuto dirci addio: non è stato facile, anche perché non sarà facile avere la possibilità di rivedere persone che abitano in posti così lontani.Ma nonostante questo è stata un’esperienza fantastica, indimenticabile, che spero di poter ripetere al più presto!