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ITALIA: what else?

Prima di raccontarvi la mia avventura svoltasi in Germania, precisamente presso lo Jugendforum di Hannover, devo ringraziare il “Lions Club” di San Daniele del Friuli e in particolare il Presidente Mario Nicoloso, che ogni anno assegna un tema alle classi quarte dell’I.S.I.S. Manzini affinché i vincitori possano partecipare agli scambi giovanili in Europa.  Infine ringrazio il mio prof. di lettere Paolo Patui, che mi ha dato la sua opinione a tema ultimato.

Sabrina ed io saremmo dovute essere state ospitate per una settimana da una famiglia tedesca e poi partecipare a uno dei tanti Campus in cui si parla la lingua inglese. Forse per destino o forse perché le famiglie disponibili erano poche, ci siamo ritrovate a far parte del “22. internationalen Lions Jugendforum Deutschland”, svoltosi quest’anno ad Hannover.  
Per tre settimane Hannover è stata la nostra città residenziale. 
Il Presidente dello Jugendforum e comandante della Polizia, Lutz Sass, era molto simpatico e ci ha trattato per tutto il periodo come figli, pagandoci tutto (a parte lo shopping!) e rendendoci il soggiorno interessante e divertente. 


Dopo due aerei io e Sabry siamo state accolte in aeroporto da Michele Donadei, un italiano residente a Hannover, che ci ha portate allo Jugendherberge, una specie di albergo per giovani dove abbiamo alloggiato. L’albergo era carino e non era sprovvisto di niente, il cibo (a volte italiano!) era buono …. nessuno poteva lamentarsi di niente. I nostri compagni di avventura provenivano da diverse nazioni europee: Repubblica Ceca, Ucraina, Francia, Portogallo, Finlandia e Turchia.  
In pochi minuti abbiamo tutti socializzato, spinti dalla curiosità di conoscere e confrontarsi con persone di diversa lingua e cultura.  
Balint, un ragazzo ungherese di 23 anni sa parlare ben otto lingue, tutte imparate viaggiando: tra di queste mancava però l’italiano! Marta, una ragazza portoghese parlava l’Italiano alla perfezione ed anche Imre, ungherese, non se la cavava male 
Tra di noi dovevamo parlare solo tedesco: questa era la regola da rispettare. Se Lutz avesse sorpreso qualcuno a parlare in turco o in altre lingue l’avrebbe “spedito” immediatamente a casa. L’obiettivo dello Jugendforum era di farci migliorare la lingua tedesca, che alcuni nemmeno sapevano parlare. A parte le occasioni in cui  qualche ospite parlava in inglese, poiché l’argomento da trattare erano difficile, comunicavamo solo in tedesco.  Devo ammettere però che quando il Presidente non era con noi sgarravamo: ognuno parlava la propria lingua.  Lutz lo sapeva, ma ha sempre fatto finta di niente! 
Ogni sera non mancavano i momenti di scambio culturale (con presentazioni power point) e due di noi dovevano scrivere un articolo sulla giornata appena trascorsa. 
I nostri articoli sono tutti inseriti sul giornalino che Lutz ha stampato e ci ha dato da portare a casa.  Dopo la presentazione avevamo tempo libero: potevamo fare un  giro alla Maschseefest che si svolgeva sul lago vicino al nostro albergo e se il tempo era brutto, ci divertivamo con i materassi party. Ogni camera aveva un letto a castello e un materasso extra. Noi ragazze portavamo i materassi extra nella camera dei ragazzi e qui ci divertivamo a risolvere gialli o a cantare fino alle 3-4 di notte per poi tornare in camera e dormire. Un giorno la signora delle pulizie ha trovato tutti i materassi e pensando che avessimo fatto chissà cosa ha riferito tutto a Lutz e quando quest’ultimo ci ha chiesto cosa avevamo combinato siamo scoppiati tutti a ridere!!  
Durante il nostro soggiorno abbiamo partecipato a interessanti seminari sulla crisi finanziaria del mercato, sull’organizzazione del nostro tempo per raggiungere i nostri obiettivi e sulla retorica.  Abbiamo visitato l’accademia regionale in cui studiano i futuri poliziotti e abbiamo incontrato il Presidente della Regione, la Polizia di Hannover ed alcuni detenuti (solo 4) con cui abbiamo giocato a pallavolo. Inoltre abbiamo incontrato anche una politica che ci ha parlato dell’emigrazione.  


Lo sport non mancava: oltre alle lunghissime camminate di tre ore o forse più, tornei di pallavolo e calcio, facevamo anche biciclettate e abbiamo girato Hildesheim con la bici a sei posti, è stato divertentissimo!  Non abbiamo visitato solo Hannover, ma anche Helmstedt (la città in cui si possono visitare i segni di confine che dividevano la Germania in due parti fino al crollo del muro di Berlino), Hildesheim (famosa per la caserma dei vigili del fuoco), Wolfsburg e Berlino.  A Wolfsburg abbiamo potuto ammirare le moltissime auto della fiera e a Berlino il Parlamento e la porta di Brandenburgo assieme ai giovani, tra cui c’era un’italiana, del Campus Lions  svoltosi vicino Hannover.   
Gli ultimi giorni sono stati i più tristi: eravamo diventati una famiglia e nessuno di noi voleva lasciare Lutz, gli amici trovati e Hannover.  In teoria tornare a casa dopo molto tempo trascorso senza la propria famiglia dovrebbe essere bellissimo. Per noi invece è stato molto doloroso: dopo dieci minuti volevamo già tornare ad Hannover e ritrascorrere quelle meravigliose settimane. Fortunatamente per mantenere i contatti c’è Facebook. 
Lutz è così contento di averci ospitato che sta già raccogliendo soldi per un nuovo incontro nel 2011.In attesa di Hannover 2011 (sperando di poter tornare!) non mi resta altro che ringraziare nuovamente Mario Nicoloso e Lutz Sass, rispettivamente i Presidenti del Lions Club di San Daniele e di Hannover!!
Grazie a Voi per questa 
esperienza indimenticabile e per tutte le emozioni che ho provato!!

 

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