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ITALIA: what else?

Per me, l'esperienza di scambio vissuta ad Istabul, è stata la prima di questo tipo.
I dieci giorni trascorsi in famiglia sono stati utilissimi per introdurmi nella città, nelle usanze naturalmente molto diverse e per conoscere la gente del posto.
Inizialmente tutto mi sembrava molto "diverso", non mi sentivo assolutamente fuori luogo ma ero molto curiosa.
La mia famiglia è stata gentilissima e molto accogliente con me, non è un modo di dire che mi abbiano fatta sentire esattamente come se fossi a casa.Ogni giornata era stata già organnizzata per filo e per segno prima del mio arrivo.Ho trascorso giornate con gli amici della ragazza che mi ospitava, che mi hanno fatto vedere quali erano le loro consuetudini, come organizzavano il loro tempo e le loro serate.

Altri giorni sono stata con i genitori della stessa che mi hanno portato in posti tipici, mi hanno mostrato le parti più tradizionali di Istanbul.
E anche quando si stava a casa, si parlava delle differenze tra le nostre nazioni, della diversa organizzazione, ma anche delle cose in comune.
A questo proposito è molto importante, per me, dire che le conversazioni, il guardarmi intorno, ha demolito tutti i pregiudizi che avevo, sicuramente per poca informazione, per questo paese, l'ho trovato ancora più simile e vicino al mio di quanto immaginassi.
Naturalmente staccarsi  dalla  famiglia è stato triste ma la realtà che ho trovato nel Camp è stata altrettanto, se non maggiormente, divertente ed utile.
Anche qui conoscere tutti quei ragazzi, provenienti da tutte quelle città che avevo già sentito nominare, ma che conoscevo ben poco mi ha aiutata innanzitutto a diventare più aperta, più disponibile e meno introversa.
Non c'è stata persona, nel Camp, che non mi abbia aiutata quando ne avevo bisogno..mi ritengo più che fortunata perchè sono riuscita a stabilire un bellissimo rapporto con tutti.
Naturalmente i legami più forti con diverse persone ci sono stati, ma tutti, in un modo o nell'altro, hanno lasciato un impronta non irrilevante dentro di me.
Anche le attività organizzate dallo staff erano sempre interessantissime e la cosa importante è stata che tra i 10 giorni in famiglia ed i successivi 10 in camp non ho mai visitato due volte lo stesso museo, o due volte lo  stesso posto.
Insomma nessuna nota negativa nella mia esperienza, solo note positivissime.
Ringrazio tutti per avermi offerto quest'opportunità così costruttiva e davvero davvero utile per il mio inglese.