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ITALIA: what else?

Le tre settimane che ho passato a Goslar (una cittadina non lontana da Hannover) mi hanno fatto acquisire un enorme bagaglio culturale che, sicuramente, si rivelerà utile nel corso della mia vita e del mio percorso scolastico.
Frequentando infatti un liceo linguistico sperimentale e avendo avuto la possibilità ,tramite un concorso, di prendere parte a questo scambio giovanile, credo di aver reso più solide le basi della conoscenza di una lingua straniera che nel mio caso è stata quella tedesca.
L’aspetto linguistico infatti, era quello che suscitava in me ansie e preoccupazioni , ma al mio arrivo in Germania tutto si è rivelato piacevolmente semplice e immediato.
Il gruppo di giovani dai 18 ai 24 anni che hanno rappresentato i miei “compagni d’avventura”  sono stati fantastici! Qualcuno parlava perfettamente questa comune lingua straniera mentre qualcuno se la cavava con qualche vocabolo in meno e qualche gesto in più, ma alla fine eravamo tutti molto uniti e affiatati in qualsiasi tipo di attività.
Il nostro progetto  differiva dai soliti campus estivi per più motivi: la lingua innanzitutto ,poiché il nostro era un seminario intensivo di lingua tedesca, nel quale era  quasi proibito comunicare in altre lingue durante le lezioni; inoltre per noi non erano previste attività ludiche e sportive, ma al contrario ogni nostra attività o programma era rivolto al nostro  futuro o imminente ingresso nel mondo del lavoro( a seconda delle varie età).


Non sono mancati però gli incontri con i maggiori esponenti della sezione tedesca dei LIONS e più in particolare della regione in cui ci trovavamo: riunioni pomeridiane, qualche buffet, giochi all’aperto  e attività serali molto divertenti sono stati i progetti che i “Lions” del luogo organizzavano per noi, 20 ragazzi provenienti da Italia, Turchia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Romania, Repubblica Ceca, Portogallo e Ucraina.
10 Nazioni diverse per lingua, cultura e religione e ognuno di noi un rappresentante di queste ultime;  non sono mancati infatti dibattiti e discussioni , che spesso nascevano spontaneamente al momento del pranzo o della cena , in cui ognuno di noi aveva la possibilità di  esprimere la sua opinione senza essere per questo discriminato.
Personalmente sono riuscita a confrontarmi con delle realtà completamente diverse dalla mia, anche se geograficamente limitrofe, scoprendo qualcosa di più da ognuno dei miei compagni e imparando a “crescere” con loro grazie a questa esperienza che ci darà la possibilità di rimanere in contatto  per sempre (internet fa miracoli!).
Un viaggio positivo sotto tutti gli aspetti quindi, poiché, oltre agli amici nuovi e ai programmi svolti, ho imparato ad apprezzare un Paese che prima conoscevo poco  scoprendo che, come l’Italia , ha mille risorse da offrire.
Un grazie particolare a tutti i Lions e a Mario Nicoloso che mi ha permesso di prendere parte a questo scambio giovanile al quale spero di partecipare nuovamente!

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