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ITALIA: what else?

Salve a tutti cari viaggiatori Lions, sono Sara e nell'estate del 2013 ho avuto l'opportunità di visitare uno dei posti più incredibili al mondo: il Giappone. 
E' stata la mia seconda esperienza con gli scambi giovanili dopo l'Alaska dell'anno scorso e posso assicurarvi che, rotto il ghiaccio, la strada è tutta in discesa.
Il mio soggiorno è durato 5 settimane e, durante questo lungo periodo, ho conosciuto persone, visitato luoghi, appreso una nuova cultura.
Prima di riassumervi la mia esperienza, vorrei solo dire che ogni viaggio all'estero richiede grande spirito di adattamento, educazione e pazienza. 
I giapponesi sono persone molto originali, bizzarre e ai nostri occhi potrebbero risultare un po' strane, ma sono anche assai accoglienti e disponibili; nonostante viviamo nel 21 secolo, il Giappone presenta tradizioni assai diverse dalle nostre, sono quelle che bene o male tutti conoscono: togliersi le scarpe all'ingresso di casa, inchinarsi per salutare e ringraziare, mangiare con le bacchette, indossare l'abito tradizionale ecc. ve ne sono altre che vi lascio la curiosità di scoprire.

La cosa che più di tutte mi ha colpito, è stato il loro interesse al “nuovo”: sebbene siano uno dei paesi più avanzati di tutto il mondo, sembra che non conoscano quello che sta oltre oceano. Si stupivano che anche in Italia ci fossero cose normali come marche di auto, ristoranti, i jeans, autostrade, spiagge e altro. Sono rimasta davvero impressionata. Non pensavo non conoscessero ciò che, più o meno, in tutto il mondo è ormai comune.
Per quanto mi riguarda ho avuto la grande fortuna di girare 4 famiglie, rimanendo sempre nella prefettura di Hyogo, cosi da conoscere più persone e vedere più posti. Sono stata accolta molto bene e, fin dall'inizio, ho preso parte alla famiglia in cui mi trovavo vivendo la loro vita di tutti i giorni; con le diverse famiglie ho svolto attività sempre diverse: ho potuto visitare templi, castelli e i centri di città come Osaka, Kobe, Kyoto.
Ho partecipato a vari festival di paese indossando il kimono, assaggiato cibi mai mangiati prima e persino imparato un po' del loro vocabolario complicatissimo.
E' stata un'esperienza davvero unica, non mi sarei mai aspettata di rimanerne cosi affascinata e attratta; mi piacerebbe senza dubbio ritornare in questo mondo magico visitando il paese restante.