Dire che il Giappone è un altro mondo potrebbe sembrare riduttivo.
Infatti nelle 3 settimane passate nel Sol Levante ho avuto la possibilità di avvicinarmi e conoscere sempre più una cultura millenaria e vedere con i miei occhi posti che anni fa avrei solo potuto immaginare di visitare.
Il mio soggiorno è stato diviso in 3 parti: la prima settimana di famiglia in cui ho soggiornato in una località di mare, Ise, dove ho potuto passare del tempo immerso nella natura e gustare già da subito parte della cucina tipica giapponese: devo ammettere che tra tutti i piatti deliziosi che ho assaggiato, la carne giapponese è tra le più buone che io abbia mai mangiato.
Dopo questa esperienza "balneare", ho passato probabilmente la settimana più divertente, ossia quella in camp dove ho stretto amicizia con ragazzi provenienti da tutto il mondo.
Il programma è stato fantastico. Eravamo super impegnati da mattina fino a sera a visitare luoghi d'interesse, soprattutto templi e Shrine (a seconda della religione a cui si fa riferimento), ma anche di divertimento, dato che un giorno siamo andati in un grande parco acquatico fuori Nagoya.
Le tre città che ci hanno fatto da base in questo camp mi hanno lasciato invece a bocca aperta: Tokyo, grandissima metropoli piena di vita e con forti contrasti (tra cultura tradizionale e quella moderna), Kyoto, antica capitale, e infine Shizuoka, dove ho potuto scalare il monte sacro Fuji, probabilmente luogo più rappresentativo del Sol Levante.
L'ultima settimana infine sono stato ospite in un'altra famiglia, questa volta a Nagoya, che mi ha permesso di conoscere anche questa città famosa non solo per il suo castello ma anche per i bellissimi parchi e per essere importantissimo centro economico del paese.
Sicuramente l'avventura giapponese è stata ricca di nuove esperienze che porterò con me per tutta la vita. Devo quindi ringraziare infinitamente l'organizzazione lions che ha organizzato ogni singolo particolare.
L'unico punto negativo che ho incontrato è stata l'eccessiva rigidità da parte delle famiglie e dello staff del camp che non ha permesso a nessuno di poter uscire la sera e di provare perciò la normale vita al di fuori dell'organizzazione, piccolo inconveniente che non mi farà sicuramente cambiare idea sulla fantastica e indimenticabile esperienza che ho passato in queste fantastiche 3 settimane in Giappone.