Anche quest’anno grazie al Lions Club ho avuto l’occasione di effettuare un incredibile viaggio, la cui meta è stata il Giappone.
Durante la mia permanenza sono andata incontro a qualche problema causato principalmente dalla lingua, visto che poche erano le persone che parlavano inglese. La mia Host Family in primo luogo non lo parlava, o meglio ne aveva una conoscenza molto scarsa ma non gliene faccio una colpa. Sono state persone gentilissime e molto disponibili: grazie a loro ho visitato numerose città diverse, templi a mio parere fantastici, luoghi affascinanti e numerose persone simpatiche e ospitali (alcune di queste fortunatamente parlavano inglese e un paio perfino italiano!).
Tutti hanno fatto veramente del loro meglio per rendere la mia permanenza fantastica nel migliore dei modi, poiché ogni giorno c’era qualcosa da fare anche se questo qualcosa era di solito una sorpresa visto che non capivo cosa mi dicevano (spesso parlavano in giapponese), ma ciò ha reso l’avventura più sensazionale in un certo senso se non si considerano le scomodità che ciò comportava.
Un altro problema è stato causato dal cibo, ma non oserei chiamarlo un vero e proprio problema visto che era divertente poter provare nuovi sapori come il sushi, di cui non sono una grande amante, gli udon con la carne, ossia noodles o erroneamente spaghetti con brodo di carne e carne a pezzi che mangiavo molto spesso o l’okonomiyaki, carne cotta in una padella insieme ad altre verdure.
Anche se all’inizio è stata dura dover cambiare le proprie abitudini culinarie, non ho impiegato molto tempo a saper riconoscere ciò che mi piaceva da ciò che non mi piaceva e quindi tutto si è risolto per il meglio. Inoltre tutti guardavano sempre divertiti le mie facce ogni qual volta provavo qualcosa di nuovo e ridevamo tutti di gusto quando trovavo quel piatto che non mi piaceva.
Durante la mia permanenza in Giappone ho avuto l’occasione di partecipare al Summer Camp e di conoscere altri ragazzi che come stavano vivendo un’esperienza unica e indimenticabile. La cosa triste è stata che il Camp è durato solo 4 giorni e quindi abbiamo iniziato a conoscerci quando era ormai già tempo di salutarci.
Sono veramente grata per l’occasione avuta e nonostante gli alti e bassi passati mi sono divertita e sono rimasta affascinata da questo popolo ricco di tradizioni e paesaggi incredibili. Ho stretto amicizie che spero durino nel tempo nonostante la distanza ed ho visto luoghi che porterò sempre con me tra i miei pensieri in quella che è stata un’esperienza indimenticabile.