Sono stato ospite del Lions Club MD334 dal 17 Luglio al 18 Agosto.
Il viaggio è stato piuttosto faticoso (circa 20 ore di viaggio), ma tutto si è svolto senza problemi.
La mia prima famiglia ospitante mi ha subito accolto all'aeroporto, accompagnata anche da alcuni rappresentanti del Lions Club.
La permanenza in famiglia è stata ottima, la signora che mi ospitava parlava un buon inglese e anche la famiglia di sua figlia era molto simpatica. Mi hanno presentato al sindaco di Seto, la città in cui ero ospite, a provare il kendo in prima persona, a vedere degli incontri di sumo, e ad un sacco di cene organizzate con il Lions Club.
Il periodo trascorso nel campo (circa 10 giorni) è stato forse il più divertente del viaggio. Insieme ad altri 49 ragazzi da 24 paesi diversi abbiamo condiviso un sacco di esperienze uniche e visitato posti fantastici. Si sono subito instaurate delle buone amicizie, alcune delle quali cercherò di mantenere anche a distanza.
Dopo il campo sono tornato nella prima famiglia per altri 6 giorni, poi sono stato trasferito in un'altra famiglia, questa volta a Inuyama. Solo la figlia più grande (19) sapeva qualcosa di inglese, la madre sapeva solo le parole essenziali, mentre il padre e la figlia più piccola (15) non dicevano una parola. Nonostante la barriera linguistica siamo comunque riusciti ad instaurare un buon rapporto e a condividere alcuni momenti di allegria. Anche la seconda famiglia mi ha portato dal sindaco di Inuyama, al castello, a fare un giro sul fiume.
Per motivi di lavoro non hanno potuto ospitarmi per tutto il periodo previsto, quindi ho trascorso tre notti in una terza famiglia. Anche qui mi sono trovato molto bene, soprattutto perchè passavo il tempo con il figlio di 26 anni che parlava un inglese perfetto e con cui condividevo i gusti musicali.
Tutte le famiglie sono state gentilissime con me, hanno dimostrato un senso dell'ospitalità incredibile e una grande comprensione delle diversità di cultura e di costumi, spiegandomi ogni volta le loro usanze e scusandomi con pazienza ogni eventuale errore facessi.
Il campo è stato ben preparato, con anche un'ottima integrazione dei camp leader giapponesi all'interno del gruppo di ragazzi. In definitiva il viaggio è stato bene organizzato, ciò che ancora non ho trovato perfettamente soddisfacente sono state le prese di contatti con le famiglie ospitanti prima della partenza.
Spero di poter partecipare anche l'anno prossimo a questi viaggi, che trovo occasioni uniche per conoscere paesi, persone e culture diverse, nel migliore dei modi, cioè vivendo a diretto contatto con esse.
Sono stato ospite del Lions Club MD334 dal 17 Luglio al 18 Agosto.
Il viaggio è stato piuttosto faticoso (circa 20 ore di viaggio), ma tutto si è svolto senza problemi.
La mia prima famiglia ospitante mi ha subito accolto all'aeroporto, accompagnata anche da alcuni rappresentanti del Lions Club.
La permanenza in famiglia è stata ottima, la signora che mi ospitava parlava un buon inglese e anche la famiglia di sua figlia era molto simpatica. Mi hanno presentato al sindaco di Seto, la città in cui ero ospite, a provare il kendo in prima persona, a vedere degli incontri di sumo, e ad un sacco di cene organizzate con il Lions Club.
Il periodo trascorso nel campo (circa 10 giorni) è stato forse il più divertente del viaggio. Insieme ad altri 49 ragazzi da 24 paesi diversi abbiamo condiviso un sacco di esperienze uniche e visitato posti fantastici. Si sono subito instaurate delle buone amicizie, alcune delle quali cercherò di mantenere anche a distanza.
Dopo il campo sono tornato nella prima famiglia per altri 6 giorni, poi sono stato trasferito in un'altra famiglia, questa volta a Inuyama. Solo la figlia più grande (19) sapeva qualcosa di inglese, la madre sapeva solo le parole essenziali, mentre il padre e la figlia più piccola (15) non dicevano una parola. Nonostante la barriera linguistica siamo comunque riusciti ad instaurare un buon rapporto e a condividere alcuni momenti di allegria. Anche la seconda famiglia mi ha portato dal sindaco di Inuyama, al castello, a fare un giro sul fiume.
Per motivi di lavoro non hanno potuto ospitarmi per tutto il periodo previsto, quindi ho trascorso tre notti in una terza famiglia. Anche qui mi sono trovato molto bene, soprattutto perchè passavo il tempo con il figlio di 26 anni che parlava un inglese perfetto e con cui condividevo i gusti musicali.
Tutte le famiglie sono state gentilissime con me, hanno dimostrato un senso dell'ospitalità incredibile e una grande comprensione delle diversità di cultura e di costumi, spiegandomi ogni volta le loro usanze e scusandomi con pazienza ogni eventuale errore facessi.
Il campo è stato ben preparato, con anche un'ottima integrazione dei camp leader giapponesi all'interno del gruppo di ragazzi. In definitiva il viaggio è stato bene organizzato, ciò che ancora non ho trovato perfettamente soddisfacente sono state le prese di contatti con le famiglie ospitanti prima della partenza.
Spero di poter partecipare anche l'anno prossimo a questi viaggi, che trovo occasioni uniche per conoscere paesi, persone e culture diverse, nel migliore dei modi, cioè vivendo a diretto contatto con esse.