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ITALIA: what else?

La mia avventura è cominciata il 16 luglio, quando sono partita da Malpensa per arrivare a Tokio in Giappone.
In aeroporto a Milano  ho incontrato una ragazza di Vigevano che aveva la mia stessa destinazione, per cui abbiamo viaggiato vicine (per fortuna perché il viaggio era abbastanza lungo!). Dopo 12 ore di viaggio siamo arrivate finalmente a Tokio, dove abbiamo avuto qualche difficoltà con i bagagli, ma niente di grave…siamo riuscite a prendere l’ aereo per Sapporo grazie all’ aiuto di un membro dei lions che era venuto per aiutarci, per fortuna!. Abbiamo viaggiato per altre 2 ore e finalmente siamo arrivate a destinazione. All’ aeroporto di Sapporo ci aspettavano le nostre famiglie e un gruppo di lions che ci hanno accolto e ci hanno fatto un sacco di foto!!! Dopo aver salutato l’ altra ragazza sono andata finalmente a casa.
La mia prima famiglia è stata davvero molto gentile e disponibile, mi ha portato a vedere dei posti molto belli e interessanti. L’ unico problema era la comunicazione poiché nessuno della famiglia parlava bene in inglese, comunque con l’ aiuto dei gesti, dei dizionari e delle immagini alla fine siamo riusciti a capirci lo stesso! Dopo 5 giorni con la prima famiglia sono andata al campo ad Hakodate, dove mi sono davvero divertita.

Al campo ho rincontrato Cecilia la ragazza di Vigevano e ho conosciuto molti ragazzi che provenivano da varie parti del mondo. Abbiamo alloggiato in dei bungalow. Con il campo abbiamo fatto delle esperienze interessanti, perché abbiamo potuto provare a calarci nei costumi tradizionali giapponesi: abbiamo indossato la Yukata ( Kimono estivo) e abbiamo partecipato a delle feste e cerimonie tradizionali, ci hanno insegnato la scrittura giapponese, ci hanno insegnato come partecipare alla cerimonia del tè e come prepararlo, abbiamo visitato molti posti interessanti, e siamo andati in canoa sul lago di Onuma!! 
Quando è stato il momento di tornare dalle nostre famiglie eravamo tutti dispiaciuti perché eravamo diventati un gruppo molto unito, infatti ancora oggi sono in contatto con molti di loro e ci siamo promessi di rivederci.
Io sono tornata dalla mia prima famiglia e sono rimasta con loro altri 10 giorni.
Poi sono partita per andare dalla seconda host family (è stato molto triste salutare la famiglia che mi aveva ospitato così tanto tempo) ho viaggiato in treno per quasi 6 ore, ma quando sono arrivata alla stazione ad aspettarmi c’ erano Cecilia e altri 2 ragazzi del campo eravamo tutti contentissimi di rivederci, abbiamo pranzato e abbiamo passato il pomeriggio insieme. Purtroppo poi ci siamo dovuti salutare…loro sono partiti mentre io e Cecilia siamo rimaste nella stessa famiglia per 10 giorni. Siamo state davvero benissimo, e siamo diventate molto amiche. Durante il nostro soggiorno con la seconda famiglia abbiamo visitato uno zoo e un acquario molto grandi e molto belli, abbiamo imparato a fare dei vasi di argilla, abbiamo partecipato a feste di paese e abbiamo rincontrato delle ragazze del campo.
Poi purtroppo è arrivato il giorno di partire per tornare in Italia…io e Cecilia eravamo tristissime e non volevamo lasciare la nostra famiglia perché ci eravamo affezionate molto.
In fin dei conti nel mio viaggio non ho incontrato nessun aspetto negativo, anche le piccole difficoltà che ho incontrato mi hanno aiutata a sbrigarmela da sola e a crescere.
Grazie a questo viaggio ho potuto conoscere e vivere a stretto contatto con una cultura completamente diversa dalla nostra.
Forse c’è una piccola nota negativa…ho mangiato pesce a pranzo cena e colazione….e io non amo il pesce!!