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ITALIA: what else?

Prima di partire per la Guadalupa avevo aspettative talmente grandi che avevo paura di rimanere delusa.
Invece i 26 giorni che ho passato là, sono stati ancora più belli di quanto mi aspettassi.
Sono arrivata il 2 luglio e per la prima settimana del mio soggiorno sono stata accolta da una meravigliosa famiglia francese, composta dai genitori e un figlio grande. Appena li ho conosciuti mi sono sentita perfettamente a mio agio, come se fossi a casa.
Mi hanno accolta come una figlia (e una sorella) e hanno fatto per me molto di più di quanto mi sarei mai aspettata.


Hanno cercato in tutti i modi di farmi conoscere la Guadalupa in ogni suo aspetto: mi hanno fatto vedere molti posti, ascoltare musica creola e assaggiare cibi e bevande tipiche così che dopo pochi giorni ero già completamente immersa nell’atmosfera caraibica!

 

Tra di noi è quindi nato un legame molto forte, sono venuti a trovarmi al campo e mi hanno riempita di regali, e anche adesso ci sentiamo molto spesso.
E’ bello sapere di avere una famiglia in Guadalupa!
Dopo pochi giorni però ho dovuto cambiare casa, e sono finita con altre due ragazze del campo da un’arzilla e simpaticissima signora! All’età di 72 anni aveva più energie di noi e ha cercato in tutti i modi di farci divertire il più possibile senza farci mai annoiare. E direi che il suo obiettivo l’ha centrato con successo!
Ma dopo soli 3 giorni ho dovuto salutare anche lei, era giunto il momento del campo!

 

Qui non so proprio da dove cominciare, ho fatto talmente tante cose che non posso certo raccontarle tutte, ma per darvi un’idea vi farò qualche esempio.
Abbiamo visitato due isole vicine, abbiamo fatto catamarano a vela, siamo andati in un parco avventura con teleferiche senza fine immerse nella giungla, abbiamo fatto il bagno nei fiumi e in spiagge paradisiache. Inoltre abbiamo scoperto l’arte, la musica e le danze locali, senza tralasciare le immancabili degustazioni di Rhum, un vero e proprio simbolo per la Guadalupa.
Ogni giorno era la scoperta di qualcosa di nuovo, un fiore, un frutto, dei colori, una tradizione; ogni luogo aveva le sue meraviglie e la bellezza era ovunque.
Ma questo posto stupendo è solo stato un contorno, perché ciò che veramente ha reso bella la mia esperienza, sono state le persone che ho incontrato. All’inizio le famiglie e poi, soprattutto, i ragazzi del campo.

 

Prima di partire pensavo che le diverse lingue e culture sarebbero state un ostacolo tra noi ragazzi, e invece è incredibile come nel gruppo sia nata un’amicizia e un’intesa fortissima fin dai primissimi giorni.
Io non ci riuscivo a credere, ma con alcuni di loro è nata un’amicizia veramente forte e sincera, e per me è stato questo, e non tanto il posto, la vera magia della mia esperienza.
Quindi questa avventura è stata fantastica, averla vissuta in Guadalupa è stato ancora meglio!